UTILITY, DIMAGRIMENTI IN VISTA NEI CDA ENTRO IL 7 NOVEMBRE
Nessuna deroga per le ex municipalizzate, che alla scadenza del 7 novembre dovranno «tutte e senza eccezioni» essere in linea con la dieta dimagrante messa a punto da Linda Lanzillotta. Il provvedimento - inserito nella Finanziaria 2007 - prevede un taglio significativo nel numero di consiglieri nominati per i cda delle utility partecipate o tatalmente pubbliche. Sindaci e Presidenti di Provincia dovranno adeguare gli statuti delle aziende non quotate, di cui sono azionisti, alle nuove norme: non più di 5 posti nei cda e un netto taglio agli stipendi (che dovranno essere inferiori all’80% del compenso spettante al presidente o al sindaco dell’ente di riferimento). Solo nella Capitale andranno saranno “licenziati” più di 20 amministratori.
Per il Ministro Lanzillotta “il risparmio non è l’unico obiettivo del provvedimento. Il giro di vite sui cda servirà a separare gli interessi politici dall’amministrazione e ad aumentare il livello di efficienza delle aziende. Insomma, i cda non possono essere dei piccoli Parlamenti dove collocare gli esponenti dei vari partiti”.
Quindici – Federutility