CRISI ECONOMICA E COME RISPARMIARE: SUGGERIMENTI DEL CCCVa PER LE FAMIGLIE

Cellulari, situazione - Cellulari, come risparmiare - L'acqua minerale, costi - Tante cose al posto dell'acqua minerale (pasta per mesi ad esempio) - Il prodotto X, a costo dimezzato (e non è una promozione)

Si parla molto di famiglie in crisi con problemi seri nella quarta settimana, per taluni addirittura nella terza. Molti si ingegnano per trovare, da soli, i modi di risparmiare, persino contraendo consumi primari. Altri per le ragioni più varie non ci riescono. Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina non ha la bacchetta magica ma intende avanzare alcuni suggerimenti dopo averne verificato la validità. Si tratta sostanzialmente di esempi che però si riferiscono ad una metodologia per cui chi dovesse metterli in pratica può poi applicarli anche ad altre situazioni con ulteriore vantaggio. Vediamo questi esempi.

Cellulari, situazione

Il numero di cellulari in Italia secondo una infadine di Eurostat della primavera scorsa era tale da far pensare che ogni italiano abbia mediamente due cellulari dato che il rapporto con gli abitanti era infatti di 1,22 ma considerando anche bambini, anziani, impediti. Quanto spende al mese una famiglia per questa voce? Una piccola nostra indagine ha appurato che ben pochi lo sanno. Fin che c'è stata la bolletta il riscontro c'era. Da quando si acquistano le schede, e non solo i giovani, il controllo pare divenuto evanescente.

Tempo fa avevamo messo gratuitamente a disposizione un esperto per i consigli del caso anche se a dir la verità ne hanno usufruito in pochi. Riproponiamo due dei suggerimenti allora dati.

Cellulari, come risparmiare

a) controllo spesa. Il primo sistema è molto semplice consistendo sostanzialmente in un incentivo all'autocontrollo. Si tratta in un'agenda, in un calendario, nel computer, dove si vuole insomma, di annotare la data e l'importo pagato per le schede telefoniche di tutti i componenti della famiglia. Dopo un congruo periodo, ad esempio un mese, controllare la spesa effettuata e confrontarla con quanto, all'inizio della "cura", si era stimato di spendere.

b) controllo telefonate. Ci sono i due metodi, il PAF e il PAV.

PAF. Il primo è l'acronimo di "Passare a fisso" e riguarda, reciprocamente, gli interlocutori telefonici. Ha doppia valenza. In primis prendere l'abitudine di chiedere se chi ha chiamato sta usando il fisso o il cellulare e quindi, se entrambi sono in prossimità del fisso passare a questo. In secondo luogo se si tratta di comunicazioni non urgenti prendere l'abitudine di rinviare il seguito della telefonata a momento successivo usando appunto solo i fissi. Per taluni potrebbe trattarsi di un risparmio considerevole.

PAV. Il secondo è l'acronimo di "Passare a Voce". Anche qui, se c'è possibilità di contatto diretto abitando entrambi nella stessa località, o frequentando lo stesso luogo di lavoro o di tempo libero e simili, prendere l'abitudine di rinviare il seguito a quando ci si incontra. Modo meno incisivo perché più difficilmente praticabile dai più, però utile anche questo.

L'acqua minerale, costi

In Italia siamo a consumi folli di acqua minerale, ormai mediamente vicini ai 200 litri per abitante all'anno. Non sono affatto valide le motivazioni che si portano. La prima è che l'acqua del rubinetto non sia buona. Questo è vero in alcune parti del Paese, non lo è nel resto e soprattutto non lo è in Valtellina. La seconda motivazione abbastanza fasulla è che la scelta dell'acqua minerale è motivata dal gusto per la gasata. Circa due terzi infatti dell'acqua minerale venduta in Italia è "naturale".

Il CCCVa ha verificato i costi visitando i diversi centri della grande distribuzione. Abbiamo individuato una diversità di costi tra marchi, i più diversi, e magari anche tra i diversi centri ma questo non interessa ai fini del nostri leit-motiv. Interessa la gamma dei prezzi: da 0,79 a 0,17 €uro la bottiglia di 1,5 litri.

Abbiamo scritto più volte che può esserci il cittadino Scarpasacchi che preferisce l'acqua imbottigliata in uno stabilimento in provincia di Venezia a 16 metri sul livello del mare rispetto a quella di alta montagna, sia di bottiglia che di rubinetto. Sarebbe bene che lo sapesse però e questo, chiedendo all'uscita dalle casse dell'Iperal ad acquirenti di tale acqua, in genere non succede. Torto sicuramente dei consumatori che non leggono le etichette ma interrogativo da rivolgere alle competenti autorità ministeriali e, se occorre, al Parlamento circa la ragione per cui molte etichette richiedono occhi da falco per leggere quello che c'è scritto.

Tant'è, le cose stanno così ma il nostro fine è un altro. E' quello di vedere cosa succede se una famiglia, specie chi ha problemi di quarta, se non di terza, settimana, passa all'acqua di rubinetto, acqua, in Valtellina, quasi dappertutto DOC, anzi DOCG.

Tante cose al posto dell'acqua minerale (pasta per mesi ad esempio)

Sono tante le cose che potrebbero essere acquistate con i soldi risparmiati passando dall'acqua in scatola a quella del rubinetto. Secondo i consumi medi e i prezzi medi di vendita passare dall'acqua minerale in scatola di plastica - tale è la bottiglia poche essendo quelle di vetro - all'acqua sostanzialmente minerale come può essere quella dei nostri acquedotti con sorgenti in alta montagna vuol dire un risparmio che non quantificheremo in soldi ma in natura. Una famiglia di tre persone, ad esempio, che beve solo acqua minerale mediamente passando al rubinetto con il risparmio ottenuto potrebbe comprare pasta alimentare in misura tale da soddisfare i bisogni della famiglia sino a sette mesi (considerando pasta solo a mezzogiorno). O frutta di stagione da quattro e sino a sei mesi. Eccetera

Il prodotto X, a costo dimezzato (e non è una promozione)

C'è un prodotto alimentare confezionato di abbastanza largo consumo anche se non larghissimo che registra dati interessanti per quanto riguarda il prezzo. Abbiamo valutato le confezioni di quattro marche visitando diversi centri di grande distribuzione, iper, super, superette, discount. Abbiamo rilevato per tre marchi primari notissimi costi variabili, in vecchie lire, tra le 15 e le 20.000 lire. Abbiamo rilevato la quarta confezione con un marchio sconosciuto ma con un particolare da noi conosciuto: l'indirizzo dello stabilimento di produzione (in centro Italia), lo stesso di uno tre dei tre marchi primari. Prezzo circa 10.000 lire. Qualcuno ritiene che il prodotto sia diverso. E' assolutamente lo stesso per tipo di confezione, per ingredienti, per quantità degli stessi. Non facciamo i nomi al contrario dell'acqua minerale perché si tratta di pochissime marche, quattro sole, e di un prodotto speciale per una delle quattro aziende della grande distribuzione cui non intendiamo fare pubblicità. Per altro prodotto, questa volta nel Nord Italia, variabilità analoga. Eccetera. Maggiore attenzione da parte dei consumatori nella normalità, ovvero indipendentemente dalle promozioni, occasione di maggiore risparmio.

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