VACANZE DI PASQUA E DEL I° MAGGIO ALL'INSEGNA DELLA TRADIZIONE: CHI PUO' NON RINUNCIA
Il terremoto in Abruzzo ha modificato in misura molto ridotta la propensione degli italiani a mantenere la tradizione delle vacanze pasquali. Smentendo le previsioni pessimistiche connesse alla recessione, i prossimi "ponti" di Pasqua e del I° maggio confermano sostanzialmente, ed anzi in qualche caso migliorano, i dati su presenze e movimento dei turisti italiani (tra cui i Lombardi) della Pasqua 2008. In altre parole: chi le vacanze le faceva, continuerà a farle, sia pure riducendo le spese e i giorni di permanenza fuori casa.
Il Presidente di Assoedilizia e dell'associazione Amici dei Grandi Alberghi avv. Achille Colombo Clerici: «Si prevede il "tutto esaurito" nel turismo esotico da parte dei nostri connazionali. Qualche segno di debolezza nella tenuta del turismo domestico. Occorre,dunque, rafforzare la capacità attrattiva, in questo campo, del nostro Paese, soprattutto agli occhi degli italiani che alimentano oltre il 60% del bilancio nazionale del settore.
E la ricostruzione post-terremoto dell'Abruzzo deve trasformarsi nell'occasione perchè una rinnovata fratellanza degli italiani faccia di questa terra della poesia il modello di un polo turistico moderno, funzionale, ma al tempo stesso fortemente legato alla cultura, ai valori artistici, paesaggistici ed alle tradizioni del luogo; in grado di esercitare,per la sua diversità, un forte e incontrastato richiamo dei flussi turistici , anche nazionali.»
L'analisi del CESCAT giunge alla conclusione secondo la quale circoleranno sulle strade italiane oltre 16 milioni di autoveicoli nelle diverse tipologie di spostamento. Partiranno complessivamente poco meno di 20 milioni di persone: meno di 2 milioni i turisti ferroviari, un milione e mezzo utilizzeranno l'aereo. Un quarto dei vacanzieri sceglierà l'albergo (unico settore in contenuto calo), mentre oltre il 50% troverà alloggio da parenti e amici e nella casa di proprietà. Bene gli agriturismo e i bed&breakfast.
Questo imponente movimento attiverà una spesa di oltre 2 miliardi di euro.
La durata media di entrambi i "ponti" sarà di 2-3 giorni; meta, località della propria regione (un terzo) e di altre regioni (circa la metà). Il 12% varcherà i confini sia con crociere che toccano i porti di diversi Paesi, sia puntando su mete europee quali Spagna, Gran Bretagna, Francia, Germania. In calo la Grecia a causa dell'instabilità sociale. Le mete esotiche vedono in testa l'Egitto (Mar Rosso), la Tunisia, il Marocco, la Turchia (Istanbul): che sia l'effetto della pubblicità-Smirne?
Sia in Italia che all'estero vince il richiamo del mare, con un terzo abbondante delle preferenze; al secondo posto si piazzano le città d'arte (25%), con Roma di gran lunga in testa, preferita da turisti italiani e stranieri anche rispetto ad altre tradizionali mete europee quali Parigi e Londra. Sempre al vertice Venezia e Firenze. Le città d'arte sono comunque in netta concorrenza con la montagna (la stagione sciistica è ancora in piena attività), mentre la campagna attirerà il 15%.
Una classifica per regioni vede al primo posto la Toscana, sul filo di lana con Emilia Romagna; seguono Sicilia, Campania, Lazio e Liguria. In ottima posizione anche Lombardia, Trentino Alto Adige, Piemonte.
Infine gli stranieri: la loro presenza non cresce, ma non mancheranno Tedeschi, Francesi, Inglesi, Spagnoli, Olandesi.
Fioriscono le curiosità, frutto di analisi degli operatori turistici locali. Ad esempio, i singles preferirebbero Umbria (più 20% rispetto al 2008), Garda e Costa Amalfitana mentre è in forte affermazione il turismo enogastronomico con 6,5 milioni di appassionati e un fatturato di 2,5 miliardi di euro (che comprende però, prevalentemente, il costo dei generi alimentari).
I fattori di rilancio del settore sono: il miglioramento della qualità dei servizi e del territorio (oltre il 40% dei turisti); per il 20% bisognerebbe aumentare intrattenimenti e manifestazioni culturali; la qualità dell'ambiente è fondamentale per il 16% mentre oltre il 10% lamenta un insufficiente rapporto qualità-prezzo. Gli operatori, dal canto loro, chiedono la riduzione dell'iva e il miglioramento della qualità del territorio.
I TURISTI LOMBARDI
Da Milano città sono pronti per l'esodo 300.000 abitanti, dalla regione 1.200.000, diretti per il 60% nelle seconde case e presso parenti.
Una ricerca specifica del CESCAT fornisce questi dati:
Montagna giovani - Bormio-Madesimo-Cervinia-Courmayeur-Macugnaga-Livigno- Ponte di Legno-Madonna di Campiglio-Cortina-Cavalese-Selva-Aprica-S.Moritz-Crans-Verbier-Megeve.
Montagna anziani (in misura minore) - Pinzolo-S.Pellegrino-Chiesa di Valmalenco-Barzio- Pian dei Resinelli-Presolana-Lanzo d'Intelvi- S.Fedele-Canzo-Asso-Ghisallo-S .Ambrogio-Varese-Brinzio.
Mare - In maggioranza in Liguria ed in Costa Azzurra: Tigullio, Cinque Terre, Ponente Genovese e Savonese, Imperia e S.Remo. Quindi Montecarlo,Nizza, Cannes, Venezia.
Lago - Maggiore (Stresa-Angera-Sesto Calende-Meina-Laveno-Baveno-Intra -Pallanza-Luino-Ispra-Cannobbio); Varese (Calcinate-Morosolo); Orta; Montorfano; Annone; Segrino; Como (Cernobbio-Moltrasio-Brunate-Menaggio-Torno-Bellagio-Bellano-Lenno-Tremezzo); Garda (Desenzano -Moniga-Gardone-Salò-Sirmione). Statisticamente meno rilevanti ma socialmente interessanti la dislocazione delle case di campagna dove buona parte della più antica borghesia milanese trascorre la Pasqua. Circa 5mila famiglie posseggono magioni avite, situate prevalentemente nel Milanese e dintorni (Varesotto, Comasco, Pavese, Cremasco, Bergamasco) e nel Bresciano, in Valtellina, nel Monferrato e nel Biellese, nel Piacentino e nel Parmense. Molti hanno acquistato case antiche o tenute nel Piacentino, in Lomellina, in Franciacorta, nel Fiorentino, nel Senese ed in Maremma. Infine le case sui campi da golf o in prossimità: Barlassina, Monticello, Luvinate, Montorfano, Bogogno, Stresa, Carimate, Appiano Gentile, Castel Conturbia.
Osserva ancora il CESCA T: la dislocazione prevalente delle case in proprietà nelle diverse località funge da catalizzatore sia per le case in locazione, sia per il turismo alberghiero.
I milanesi, infatti, tendono ad andare in vacanza non isolatamente o in località frequentate da turisti provenienti da altre regioni, ma preferendo i luoghi nei quali è già presente un forte nucleo di concittadini; anzi, si può dire che coloro che dimorano nelle proprie case esercitano una notevole attrazione verso il turista occasionale, non solo milanese, ma anche di altre regioni.
I milanesi creano le mode turistiche. In altri termini, non solo tendono a far vacanza tra loro, ma fanno a loro volta "tendenza" creando le località di moda.
Benito Sicchiero (x)
(x) Assoedilizia