ENERGIA 2007: IN ITALIA ABBIAMO AVUTO BISOGNO DI 194,45 MILIONI DI TONNELLATE EQUIVALENTI DI PETROLIO

Nel 2007 calano i consumi energetici e l'intensità energetica. Tra le fonti in crescita ci sono carbone e gas, diminuisce il consumo di petrolio, stabili le rinnovabili con un forte incremento dell'eolico. I dati del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Parla anche di energia la "Relazione Generale sulla Situazione Economica del Paese" che il Ministero dell'Economia pubblica annualmente. Il rapporto, che raccoglie i dati relativi al 2007, riferisce di un fabbisogno energetico in leggero calo, per merito anche di un anno dalle temperature piuttosto miti: nel 2007 è stato di 194,45 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep), con una diminuzione dello 0,9% rispetto al 2006 a fronte di un aumento del PIL del 1,5%.

Cala del 2,3% (rispetto al 2006) l'intensità energetica del nostro paese, cioè il rapporto tra domanda di energia e prodotto interno lordo, un indicatore rimasto stabile negli anni dal 2003 al 2005 e che negli ultimi due è invece sceso di ben 4,8 punti percentuali: si produce di più con meno energia.

Tra le fonti che hanno soddisfatto la domanda di energia primaria nel 2007 crescono carbone e gas naturale e scende il petrolio. Il carbone passa dall'8,7% del 2006 al 9% dell'anno appena concluso; il gas naturale passa dal 35,5% al 36%, mentre la quota del petrolio, che rimane la più importante, scende di quasi un punto percentuale: dal 43,4% al 42,5%. In leggera crescita l'energia elettrica importata, che soddisfa il 5,2% della quota del consumo lordo di energia.

Le fonti rinnovabili, invece, restano ferme mantenendo la loro quota: soddisfano il 7,3% del consumo totale di energia primaria. Un risultato che sconta soprattutto un'annata di scarsità idrica che ha penalizzato l'idroelettrico che, comunque, da solo fornisce il 62,4% dell'energia elettrica da rinnovabili in Italia.

La dipendenza energetica del nostro paese diminuisce leggermente. Infatti, rispetto al fabbisogno energetico nazionale, la quota delle importazioni nette è passata dall'86,9% del 2006 all'85,3% del 2007, per la contemporanea diminuzione delle importazioni ed aumento delle esportazioni. Ciò ha portato ad una diminuzione del peso della fattura energetica che è stata nel 2007 di 46,7 miliardi di euro, con un'incidenza sul valore nominale del PIL del 3%, con una leggerissima diminuzione (0,3%) rispetto al 2006.

Il fabbisogno totale di energia elettrica (produzione lorda al netto degli apporti da pompaggio più saldo importazioni dall'estero) nel 2007 è stato pari a 354,7 TWh, con un incremento dello 0,6% rispetto al 2006, pari a 2,4 TWh.

Nel settore dell'elettricità da rinnovabili (l'83% del totale consumo interno lordo di rinnovabili), come abbiamo visto, l'idroelettrico rappresenta il 62,4%, ma è da rilevare la riduzione della sua produzione del 9,5% rispetto al 2006, cioè di quasi 3,5 TWh (33,5 TWh totali), con un ulteriore passo indietro rispetto al 2008. Motivo: la continua minore disponibilità di acqua nei bacini e corsi fluviali.

In totale la produzione elettrica lorda da fonti rinnovabili è scesa, anche a causa della scarsa idraulicità, da 52,2 miliardi di kWh nel 2006 a 50,5 TWh nel 2007, con una riduzione del 3,3%.

A crescere invece sono l'eolico, aumentato del 41% (+1,2 TWh/anno) e la produzione termoelettrica da biomasse e rifiuti che aumentano del 6,7% (+0,5 TWh/anno). Leggera crescita anche per la produzione geotermoelettrica.

Altri dati importanti che emergono dal documento del Ministero dell'Economia sono gli indici dei prezzi energetici. In particolare nell'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale la voce "energia elettrica" relativa ai consumi domestici, ha registrato un aumento del 4,8% nel 2007 (con un rallentamento rispetto al +12,6% del 2006).

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