LE AGENZIE DECLASSANO L'ITALIA. LA PAURA CONSEGUENTE VIENE SMENTITA DA UNA BORSA MAI COSI' POSITIVA. 11 10 10 36

La paura

Quasi una settimana fa l'Agenzia di Rating Moody's declassava il nostro debito sovrano da Aa2 a A2 dall'attuale Aa2 con l'outlook, ovvero le prospettive, negativo. Confermato solo per il rating di breve termine Prime-1. Per la verità tre settimane fa ci aveva pensato Standard & Poor's a calare per il debito sovrano a breve e a lungo termine rispettivamente da A+ a A e da A-1+ ad A-1. (E poi ha voluto allinearsi la Fitch da Londra e New York.

Si ricorderà quasi il panico in quel pomeriggio con il timore che l'indomani vi fosse il collasso della borsa e un balzo verso l'alto del differenziale fra i tassi tedesco e italiano. Occhi puntati quindi l'indomani sulle borse ed in particolare su Piazza Affari. Quel mattino la gente non credeva ai propri occhi con un risultato alla chiusura sul quale nessuno avrebbe prima scommesso un €uro contro un milione. Il 4,94! Non negativo ma positivo!!!

Subito le spiegazioni di quelli che credono di conoscere situazione e prospettive quotidianamente ammannendoci dai vari TG valutazioni e spiegazioni che sarebbero andate bene 29 anni quando, in particolare, le Banche centrali riuscivano a tenere saldo il timone. Secondo questi soloni - però lo hanno detto solo il giorno dopo - non c'è stato contraccolpo perché la notizia era già nell'aria e quindi il mercato ne aveva già tenuto conto. Ebbene dopo quattro sedute il positivo in borsa che non capitava così cospicuo chissà da quanto tempo, svettava verso il 14%::::::::!!!!

Il segreto

Il segreto non è affatto un segreto. Le borse se ne stanno fregando delle decisioni di questa o quella sede internazionale, dei dati, delle congiunture. Algoritmi complessi in tutto il mondo hanno elevato il gioco borsistico a livelli altissimi indipendentemente dalla realtà concreta quotidiana. Basta pensare ai 'su e giù' degli indici nel giro di poche ore con numeri contrapporti tra il mattino e il pomeriggio. Questo il segreto che tale non è della virulenza dei mercati: una speculazione senza precedenti.

Che fare?

La politica, difficilissimo, deve riprendere il controllo sulla finanza anche per sviluppare l'economia. Forse a Bruxelles hanno capito alcune cose come, ad esempio, la tassazione delle rendite finanziarie e delle transazioni, o la questione dei Tremontiani eurobond. L'alternativa è il disastro, un disastro che trascinerebbe tutti, anche quelli che oggi stanno alla finestra o addirittura, come la Gran Bretagna, sono fuori casa.

GdS

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