7 10 3 DALLA CORTE DEI CONTI UNA FOTOGRAFIA DELLE SOCIETA' (ED ENTI VARI) DEGLI ENTI LOCALI

3.787 società e 2.073 organismi diversi ma la manovra economica ne falcidierà tantissime. Rischi anche per quelle valtellinesi

5.860 organismi partecipati da 5.928 enti (Comuni e Province), costituiti da 3.787 società e 2.073 organismi diversi. Sono i dati fotografati dalla Corte dei Conti e relativi ad un'indagine sul fenomeno delle partecipazioni degli enti locali negli anni 2005-2008. Il 64,62% è rappresentato da organismi aventi forma giuridica societaria. Di essi, il 43,17% è formato da società per azioni, il 37,02% da società a responsabilità limitata, il 14,68% da società consortili ed il 5,12% da società cooperative.

Per ciascuno degli anni componenti il triennio 2005/2007 (lasso temporale in cui si dispone di un numero maggiore di informazioni), gli organismi societari rilevati nell'istruttoria presentano un aumento dell'11,08 per cento. Per quanto riguarda le performance societarie, osserva la Corte dei Conti, l'area di approfondimento è stata lo stock di 2.541 società partecipate sempre presenti nel triennio 2005-2007. All'interno di queste, l'area di maggiore criticità è rappresentata da 568 società sempre in perdita, corrispondenti al 22,35% delle società ricorrenti nel triennio. L'area di attività prevalente è quella dei servizi diversi dai servizi pubblici locali, in cui è presente il 63,32% delle società sempre in perdita. Il settore che espone la percentuale più elevata di perdite reiterate è quello delle attività culturali sportive e di sviluppo turistico, seguito dai servizi di supporto alle imprese.

Nel documento approvato dalla Corte si ricorda, inoltre, che con la manovra 2010 il legislatore ha vietato la costituzione di società ai Comuni con popolazione inferiore a 30mila abitanti i quali, entro il 31 dicembre 2010, dovranno mettere in liquidazione quelle già costituite ovvero cederne le partecipazioni (da valutare il testo finale per stabilire la sorte, quantomeno delle partecipazioni comunali, di ASM Sondrio, di quella di Tirano, di SECAM, di STPS nonché delle varie forme operanti nel campo della depurazione - ndr) e sicuramente di Eventi Valtellinesi. I Comuni tra 30mila e 50mila abitanti possono detenere la partecipazione di una sola società e dovranno liquidare le altre società già costituite entro il 31 dicembre 2010. Il divieto, scrive la Corte, «è dirompente» e «avrà indubbiamente effetti significativi, sotto il profilo sia economico che sociale» e inoltre «la previsione di un termine cosi ravvicinato, per quanto non perentorio, potrebbe indebolire la posizione dell'ente rispetto ai terzi interessati, che potrebbe essere chiamato a deliberare la dismissione di una quantità anche rilevante di partecipazioni, determinando un presumibile depauperamento economico del valore dell'impresa».

15 - Federutility

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Economia