CRESCONO I PROFITTI DELLE SOCIETÀ CINESI DI PROPRIETÀ DELLO STATO: CRESCITE RECORD PER PETROLCHIMICA, TELECOMUNICAZIONI, ENERGIA
Al 1 giugno dell’anno le prime 450 Società Cinesi sotto il controllo del Governo di Pechino hanno registrato un aumento dei profitti di oltre il 10%, attestandosi su un valore di 42 Miliardi di dollari, e raggiungendo un valore in termini di assets pari a 1.800 Miliardi di dollari, ovvero, +13% in un anno. In termini di assets il settore Petrolchimico (quello a maggiore crescita) ha pesato per circa 300 Miliardi di dollari, registrando un incremento del 29% rispetto all’anno precedente, seguito dall’industria del Carbone che registrava assets totali per 90 Miliardi di dollari, con una crescita del 25%. In termini di Profitti, sempre al 1 giugno 2006 i settori industriali sotto il controllo dello stato in cui sono state registrate le crescite piu’ significative (+ 20%) sono risultati essere l’industria petrolchimica, le telecomunicazioni, l’energia.Nonostante la crescita ed i record industriali cinesi, ciò che sembra angosciare maggiormente il Governo cinese è la dipendenza delle industrie cinesi dalla tecnologia occidentale: le prime 160 industrie cinesi hanno registrato in media 220 brevetti ciascuna, che rappresenterebbe solo il 20% della attività brevettuale delle società occidentali.“E’ un aspetto importante per il Governo cinese: basti considerare che circa il 90% dei brevetti utilizzati per le Telecomunicazioni in CINA sono di proprietà di società occidentali, ovvero, nei settori a maggiore crescita i cinesi sono tenuti a pagare una quota significativa dei loro ricavi alle società occidentali per i diritti di IPR ” commenta Ermanno Delia ( www.assolaw.com ). Un dato interessante è rappresentato dalle dispute tra la CINA e gli altri Paesi in termini di IPR: dal suo ingresso nel WTO la CINA ha già dovuto pagare circa 1 Miliardo di dollari per dispute sugli IPR.
CS