3 20 "BANCHE E PICCOLE IMPRESE -SOLUZIONI PER AFFRONTARE IL MERCATO"
Nei giorni scorsi sono stati pubblicati gli atti del convegno "Banche e PMI - Soluzioni per affrontare il mercato" che si è tenutosi martedì 2 marzo scorso a Sondrio presso la sala "Arturo Succetti" del CESAF - Centro di Eccellenza per i
Servizi Avanzati e la Formazione dell'Unione Artigiani. Il convegno organizzato da Confartigianato Imprese in collaborazione con il Gruppo Credito Valtellinese è stato un momento di confronto e di informazione che ha permesso di illustrare i prodotti e le nuove opportunità di finanziamento per le Piccole e Medie Imprese ed ha registrato un notevole successo con la presenza di numerosi imprenditori artigiani. La presentazione multimediale degli interventi e gli atti del convegno sono disponibili al seguente indirizzo:
http://www.creval.it/convegni2007/banchePmi.html sul portale internet del Credito Valtellinese.
Sul sito è possibile riascoltare e rivedere l'introduzione del Presidente di Confartigianato Sondrio, Fabio Bresesti, l'intervento del Direttore Generale del Credito Valtellinese Miro Fiordi e le seguenti relazioni tecniche:
- I prodotti di finanziamento per le PMI - Edoardo Semeria, Responsabile Direzione Commerciale Credito Valtellinese.
- Nuove Opportunità di finanziamento. Accordo con Banca Europea per gli Investimenti e Cassa Depositi e Prestiti - Franco Sala -Vice Direttore Generale Credito Valtellinese
- la Moratoria ABI per le PMI e informativa sul rating - Renato Cannizzaro, Responsabile Direzione Crediti del Gruppo
Imprese e internazionalizzazione - Ernesto Galimberti, Responsabile Direzione Estero Gruppo Credito Valtellinese,
Con la pubblicazione degli atti del convegno, al quale hanno preso parte massimi responsabili del Gruppo Creval, vengono messe a disposizione di tutti gli interessati le informazioni emerse dagli interventi dei relatori.
In Lombardia tra i giovani resiste la voglia di fare impresa:
E' la regione con il maggior numero di giovani imprenditori
La crisi non ha sconfitto la voglia dei giovani di fare impresa. Nel 2009, 4.637 piccoli imprenditori under 40 si sono aggiunti alle nuove leve dell'artigianato italiano portando a 615.239 i giovani 'capitani' d'impresa nelle cui mani è affidato il futuro della piccola impresa italiana. L'identikit dei giovani a capo delle piccole imprese italiane emerge dal 4° Osservatorio sull'imprenditoria giovanile artigiana presentato all'Assemblea dei Giovani Imprenditori di Confartigianato organizzato a Firenze il 6 e 7 marzo. L'Osservatorio rivela che l'Italia ha il primato europeo per numero di imprenditori e lavoratori autonomi tra i 15 e i 39 anni. Nel III trimestre del 2009 il nostro Paese registra 1.886.000 giovani imprenditori contro 1.217.000 del Regno Unito, 1.080.000 della Germania, 1.011.000 della Spagna e gli 838.000 della Francia. Questa leadership europea viene confermata dal peso degli imprenditori under 40 sul totale degli occupati della stessa classe di età, che in Italia è del 18,5%, quasi doppia rispetto al 10,3% della media europea. Nel dettaglio la propensione al 'fare impresa' dei giovani italiani è superiore al 10,7% della Spagna, al 9,0% del Regno Unito, al 6,9% della Francia, e al 6,6% della Germania.
Dove sono - In termini assoluti, il 31% delle nuove leve dell'imprenditoria artigiana è concentrato nel Nord Ovest, in particolare in Lombardia dove operano 113.998 giovani imprenditori pari al 18,5% del totale.
Dove crescono: l'aumento maggiore di piccole imprese guidate da giovani si è verificato nel Nord-Ovest (+ 1,2%). A seguire il Centro (+0,9%) e il Mezzogiorno (+ 0,8%), mentre il Nord-Est ha evidenziato una minore vivacità, fermandosi a un modesto + 0,1%.
Cosa fanno - Tra i diversi settori economici è il comparto delle costruzioni quello su cui puntano maggiormente i giovani artigiani (con percentuali che toccano il 37,9%). Seguono il comparto manifatturiero (27,2%), e i servizi (10,9%). Positiva la tendenza nelle costruzioni con una crescita dell'1,6% e nei Servizi con una crescita dello 0,8%. Bene anche il comparto alimentare (+3,7%, pari a ben 1.402 unità in più) e quello della produzione, installazione e manutenzione di macchine ed apparecchi meccanici che segna un +1,8%. Il settore manifatturiero, invece, ha perso lo 0,4% dei giovani imprenditori. Tra i comparti che hanno visto le maggiori diminuzioni di imprese 'giovani' il tessileabbigliamento (-2,7%) e la lavorazione dei metalli con la forte flessione della metallurgia (- 4,5%) e della fabbricazione, installazione, riparazione di macchine ed apparecchi elettrici ( -6,4%).