Spiare i conti correnti si può

Il controllo sui conti correnti è una "misura straordinaria" e "spero che si possa tornare alla normalità". Così il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Befera, durante la trasmissione 'Porta a Porta' . Un'evasione fiscale pari a "120-150 miliardi di euro è un'emergenza e qualcosa in questa guerra deve essere fatto", ha aggiunto. In Italia "tutte le categorie evadono: dall'artigiano alle grandi banche".

Impossibile non andare di corsa a rispolverare Eric Arthur Blair meglio conosciuto dal suo pseudonimo George Orwell, e il suo romanzo "1984" nel quale ipotizza un mondo diviso in tre. Una delle tre potenze, sede centrale a Londra é rigidamente organizzata sotto l'ala protettrice, si fa per dire, del Grande Fratello che peraltro nessuno ha mai visto. Lui controlla però tutti e tutto. In ogni casa una telecamera che registra tutto quello che si fa.

Oggi non siamo lontani. Telecamere dappertutto ci registrano. Se ci spostiamo col cellulare anche da Bordeaux o dal Pireo o da Sharm possono controllare il nostro andare. E poi altro ancora visto che usiamo tutti le carte dei supermercati un altro controllo é possibile, del dove e come andiamo a fare la spesa e che cosa compriamo.

L'intromissione nei conti va oltre ogni immaginazione. E' evidente che di fronte ad una evasione irriducibile occorre attrezzarsi ma é altrettanto evidente che i grandi evasori una volta ancora dimostreranno la fondatezza del detto 'fatta la legge fatto l'inganno.

In secondo luogo la diffidenza. Sono venute mille assicurazioni. Oltre a quella che la misura serve per redditi più alti l'altra che indica come obiettivo soprattutto quelli che vedono uno scostamento eccessivo fra denunciato e reddito speso.

La diffidenza resta. Non si riescono a tenere segreti i segreti dei Palazzi di Giustizia (tranne, come ha detto Alfano, le cose che riguardano il Monte dei Paschi di Siena...), figurarsi, dice la gente, se qualcuno non riuscità a venire in possesso dei dati per usarne poi per suoi personali interessi.

Si é citato lo scontrino fiscale e il rapporto "1 su 3". Su tre cioè uno solo rilascia lo scontrino. Non dappertutto. Da noi le cose sembrano non andare male ma altrove? La gente a questo punto pensa subito a Napoli (x). Nossignori. In uno dei blitz della Finanza il record l'ha battuto Ravenna con il 70% di portoghesi.

L'unica è prendere in parola il dr. Befera e sperare in meglio. Chissà?

(x) salvo la figura di quello che era chiamato "l'accompagnatore fiscale". All'uscita del Ristorante accompagnava fuori chi aveva mangiato con tanto di regolare scontrino. Arrivato ad una certa distanza tornava indietro con lo scontrino pronto per scortare altri clienti in uscita...

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