IL PORTALE ISTITUZIONALE ITALIA.IT IGNORA LE TIPOLOGIE RICETTIVE
Consultando il portale nuovo di zecca dell'ENIT - costato la bellezza di 45 milioni 45 di euro - si capisce il motivo della gragnuola di critiche che lo ha investito da quando è apparso. Io ne vorrei aggiungere una o due.
In primo luogo, si evince che per il Belpaese si tratta essenzialmente d'una questione acquatica. Di montagna poco e, soprattutto, poche immagini e grafica adeguata.
Ma c'è di più.
Gli autori del sito, in particolare, hanno le idee assai confuse per quanto riguarda le tipologie ricettive definite dalla legge quadro sul Turismo e - quel che più conta - storicamente presenti sul suolo patrio.
Aprendo la tendina "Dove dormire" in homepage e selezionando per la categoria "Tutte", ecco che appare il seguente elenco:
Albergo
Albergo 1-2 stelle
Albergo 3 stelle
Albergo 4 stelle
Albergo 5 stelle
Bed & Breakfast
Appartamento Residence
Affittacamere
Agriturismo
Ostelli
Rifugi
Dunque, uno spreco di righe per la tipologia Albergo e niente - dicasi nulla - per le categorie relative all'importante settore "Strutture ricettive all'aria aperta" (Campeggi, Villaggi turistici e qualche altra tipologia minore), del resto ben chiaramente individuate nella legge quadro nazionale sul Turismo.
Cosa pensare: ignoranza, dimenticanza, marchiana sottovalutazione?
A prima vista parrebbe una beffa vera e propria, una sorta di affronto non si sa motivato da cosa, nei confronti di uno dei settori più importanti del Turismo italico, perlomeno quanto a numeri e indotto, secondo solo a quello alberghiero in senso stretto.
Visto però che alcuni Campeggi sono comunque inseriti sotto la incongrua categoria "Alberghi" (ma chi li andrà mai a cercare lì?), viene addirittura il sospetto che quei fighi dell'ENIT (sempre incrovattati e abbronzati come manichini) e del Governo (ministro Rutello in primis), abbiano fatto passare la "ruspante" categoria camping sotto altre spoglie, temendo di fare brutta figura a nominarla.
Non oso pensare addirittura di peggio, anche se l'omissione è talmente incredibile che l'assurda idea mi frulla: almeno una volta l'anno capita un ignorantone che ci paragona ai gestori di campi con le giostre ...
Voglio solo pensare che si tratti d'un errore di sbaglio, di un'assurda incongruenza, di un penoso malinteso.
Ma allora, signori miei, urge una spiegazione! Non credo di essere il primo a segnalare la cosa, quindi come mai non si interviene e non si ridà ai Campeggi e ai Villaggi Turistici la dignità che loro compete anche sul Web, quello istituzionale s'intende?
Antonio Stefanini (x)
(x) Camping Aprica (associato FAITA)
Abbiamo fatto la verifica ed effettivamente sul portale, (costato 45 milioni – il nostro web-master lo avrebbe fatto, almeno di pari qualità, per non 45 ma 4,5 (quattro virgola cinque) milioni di €uro) la voce “campeggi” c’è in coda a quelle indicate sopra. Poi, alla voce campeggi quello dell’Aprica non c’é. Sono cose che possono succedere. NON PERO’ AUN PORTALE DAL COSTO ASTRONOMICO (ndr)