8 10 27 IL CENTRO-DESTRA VERSO IL SUICIDIO POLITICO?
Il Presidente Napolitano è intervenuto dicendo le cose che abbiamo scritto anche noi. Prima. A parte il polverone le due cose su cui ha fatto il punto sono:
a) Ricordiamoci che c'è la Costituzione e la prassi. Traduciamo. Se il Governo viene sfiduciato qualsiasi sia l'inquilino del Quirinale non può andare alla scrivania e firmare lo scioglimento delle Camere. C'è un incarico, pieno, esplorativo, d'altro tipo. C'è in ogni caso un fatto elementare: che se altro Governo non ci può essere per mancanza di voti alle urne ci si va ma non con il Governo che non c'è più dopo la sfiducia e dopo l'incarico ad altri (magari anche allo stesso Presidente del Senato). Cosa elementare ma pare che a Roma non tutti se ne siano resi conto…
b) Napolitano ha aggiunto un invito, visti i problemi del Paese, alla maggioranza perché si rimetta in sesto. Di Pietro si è adontato per questa parte. In realtà Napolitano ha assunto una posizione intelligente perché nel primo punto ha avvisato quale sarebbe la strada. Nel secondo ha risposto all'altro aspetto - ripreso da Casini quando ha affermato che non si può fare un Governom contro una parte rilevante del Paese - invitando al recupero dell'intesa. Che a nostra avviso sarebbe quasi facile prendendo quattro o cinque energumeni (sul fronte dialettico) per parte e mandandoli per qualche tempo a costruire argini e fontane nel Sahara.
Qualcuno nel PdL che di politica ne capisce si sta rendendo conto che non ci sono solo i sondaggi - che hanno la loro importanza ma, attenzione|, sono legati al contingente - in base ai quali costruire il futuro prossimo.
Dati che valgono intanto se elezioni ci sono. Abbiamo spiegato in altro articolo come questo non sia affatto scontato. Cacciari, ad esempio, ritiene che Napolitano non scioglierà le Camere in un momento nel quale l'Italia correrebbe rischi sul piano economico-finanziario, anche se al momento buono Sarà Tremonti a spiegarlo. In secondo luogo c'é un dato che i vari sondaggisti non possono tradurre in numeri perché si tratta ci nodo politico e non statistico. Da sempre chi ha portato il Paese a elezioni anticipate l'ha pagato. Aggiungiamo un dato psicologico. Il clou delle ferie ha attutito l'impatto negativo sull'imponente esercito dei moderati ma, appunto perché tali, almeno una parte degli elettori che hanno dato a Berlusconi la più grande maggioranza, persino superiore a quella della storica scelta anticomunista che aveva portato la DC ad avere maggioranza assoluta in Parlamento - DC che, sapendo fare politica - non ha fatto il Governo da sola come poteva, chiamando invece con sé i Partiti laici, non sono d'accordo. Lo si sente in giro, fra la gente. Dato un grande connsenso per cambiare il Paese e si vuole andare ad un voto dal quale o uscirà l'ingovernabilità o la difficile governabilità. C'é una questione morale con troppi coinvolti. C'é una incredibile rissa da carrettieri fra persone che hanno o avevano, elevati incarichi politici nello stesso Partito. Lo slogan sulla lealtà, coniato da berlusconi, é una cartina di tornasole. E' lo slogan di Palazzo, lo slogan da addetti ai lavori, non la linea direttrice da proporre a milioni di elettori che potrebbero essere pronti a rispondere ancora positivamente non già sulla questione di Palazzo, cui sono sensibili poi gli estremi e non il grosso, ma siamo qui per fare queste quattro cose. Ahimé, la risposta di chiunque é "ma perché non le avete fatte con i voti che bvi abbiamo da to?". Paccottiglia rispondere colpa di Gianfranco, colpa di Silvio.
Se il PdL persegue questo obiettivo, il pericolo di un suicidio del centro-destra é molto forte L'altro giorno é bastata una lieve soffiata dal Senato per provocare una risposta di apertura da parte di Berlusconi. In realtà il Vicecapogruppo dei Finiani alla Camera é giorni che tiene un atteggiamento più sereno, alla valtellinese visto che é di Tirano.
Nessuno può pensare che nel giro di qualche settimana Fini e Berlusconi si possano sedere allo stesso tavolo ma non é affatto indispensabile alla condizione di ibernare, o 'saharare' qualche focoso colonnello, talvolta anche solo sottufficiale, ovviamente di entrambe le parti.
At impossibilia nemo tenetur. E così se piccoli strateghi scelgono di imboccare la via del suicidio, qualche altro anno di instabilità politica è davanti a noi con manovre economiche non non saranno di 'soli' 25 miliardi ma direttamente proporzionali al 'casino' italico e quindi alla (scarsa) considerazione delle agenzie di rating con le conseguenze del caso.
PS Il problema serio per il Paese che se la maggioranza é squinternata non esiste nessuna alternativa, neppure, come disse Tremonti, "il governo dei migliori" visto che in democrazia esiste solo il governo degli eletti. Se Luca Cordero di Montezemolo, con i suoi potenti supporters, vuole esrcitare le sue virtù taumaturgiche andando lui a Palazzo Chigi, prima si faccia votare. Che poi lui si ritenga all'altezza, oltre a tutto impartendo lezioni e trinciando giudizi, liberissimo di farlo. Ha in Esopo il modello della rana col bue, no? Il dramma sono gli altri. Quelli che credono veramente che possa essere l'inviato della Provvidenza. Forse per aprire gli occhi basterebbe la sua scena in TV a proposito dei gadget cinesi comprati allora per la Ferrari…
Quanto poi alle case della Riviera italo-francese, prima con i guai a Scaiola e ora a Fini una sola cosa da dire: che cognato si ritrova Fini! Impassibile, menefreghista. Crede con la società off-shore di essere coperto - o comunque è lui a coprire chi sia il padrone di casa e lascia in una polemica bruta il cognato. Cosa vergognosa, indipendentemente dal metodo, inaccettabile. Sia quello oggi contro Fini, ieri e l'altroieri contro Berlusconi, ma idem per chiunque sia di destra o di sinistra. La politica non la si deve fare in questo modo e non solo per i tanti innocenti che sono stati gettati nel fango - qualcuno spinto a togliersi la vita per gridare la propria innocenza - ma anche per chi i peccati li ha sul gobbo. Ma i peccati, per chi ci crede, arriva il momento di scontarli secondo quello che stabilirà il Sommo Giudice. Qui, sulla terra, prima di giudicare è sempre opportuno vedere di che dimensioni sia la trave nel nostro occhio…
A.F.