11 10 22 DUE PREMI NOBEL PER LA PACE: CHI LO HA ONORATO E CHI NON PROPRIO. IL NOBEL NON DATO AL PAPA: IL TEMPO E' GALANTUOMO
Aung San Suu Kyi
Liberata finalmente dalla Giunta militare il Premio Nobel 1991 per la pace Aung San Suu Kyi. Da tutto il mondo messaggi di sollievo. Finalmente! I suoi guai erano iniziati nel 1988 quando aveva fondato la Lega Nazionale per la Democrazia. Il primo regalo della Giunta militare l'anno dopo: gli arresti domiciliari. Poteva evitarli se avesse accolto la proposta di abbandonare il Paese. Non lo fece stravincendo poi le elezioni nel 1990 ma ci pensarono i militari a non farle guidare la Birmania prendendo loro il potere. Revoca degli arresti nel 1995 ma con limitazioni, persino l'impossibilità di vedere i familiari e il marito che la lasciò vedova. Mel 2003, sfuggita ad una sparatoria dei militari, nuovi arresti, poi nel 2007 primo incontro con il Governo, nel 2008 dal Congresso degli Stati Uniti la massima onorificenza: la Medaglia d'Onore. L'ammo scorso un imbecille americano è arrivato a uoto a casa sua procurandole così una condanna per violazione delle regole dei domiciliari. Poi tre anni di lavori forzati, trasformati in altri domiciliari.
Ora è libera.
Ha onorato il suo Premio Nobel nel modo migliore.
Shirin Ebadi
Da un articolo dal titolo "IL NOBEL A ROBERT EDWARDS - L'ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA - ETICA E G.B. VICO" pubblicato sul nostro giornale lo scorso 10 ottobre, stralciamo parte della nostra nota:
"…Basta ricordare quando per il Nobel per la Pace c'era il più grande candidato ma esattamente 17 anni fa come oggi, 10 ottobre, a Karol Wojtyla venne preferita Shirin Ebadi, pacifista iraniana "per il suo impegno nella difesa dei diritti umani e a favore della democrazia. Si è concentrata specialmente sulla battaglia per i diritti delle donne e dei bambini". Un'aggiunta significativa: "E' un piacere per il comitato norvegese per il Nobel assegnare il premio per la Pace a una donna che è parte del mondo musulmano, e di cui questo mondo può essere fiero, insieme con tutti coloro che combattono per i diritti umani, dovunque vivano".
Di persone protagonista della lotta per la pace della statura di Papa Giovanni Paolo II ce n'erano pochi nel mondo, posto di trovarli. Di Shirin Ebadi, con tutto il rispetto di questo mondo, in giro nel pianeta ce n'erano e ce ne sono centinaia.
Oltre a tutto questo Premio Nobel preferito al Papa se ne è andata a Londra dichiarando di essere più utile al proprio Paese da là.
Può darsi, ma nel mondo ci sono centinaia di persone in trincea a casa loro - per molti il termine 'casa' non rende la situazione per via delle sbarre alle finestrine - e non all'estero. C'È, DEL RESTO, UN ILLUSTRE PRECEDENTE AUNG SAN SUU KYI, PREMIO NOBEL PER LA PACE 1991, LEADER DELL'OPPOSIZIONE BIRMANA, PIÙ VOLTE AGLI ARRESTI DOMICILIARI E ADDIRITTURA OGGETTO DI UNA SPARATORIA DA PARTE DI MILITARI IL 30 MAGGIO DI SETTE ANNI FA.
Al nord, si sa, fa freddo, Irlanda a parte. Ne fa in genere tanto quando arriva qualcosa con l'etichetta di cattolico. Figurarsi poi se c'entra il Papa! Però, Vico è saggio, abbiamo visto che il recente viaggio sel Pontefice in Gran Bretagna ha avuto un riscontro e un successo inattesi. Da cui…".
Lei ha dichiarato di essere più utile al suo Paese andando all'estero. Sicuramente non è più scomodo.
Non ci pare abbia onorato il suo Premio Nobel nel modo migliore.
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PS Lo onorerebbe prendendo la strada del rientro in Iran per fare come la collega birmana.