11 10 42 TRASMISSIONE DI FAZIO: ARIA DI DITTATURA? UN, DUE, TRE

Berlusconi ringrazia

La trasmissione di Fazio ha un punto a suo favore: l'audience visto che ha ottenuto il 25%, peraltro facile ad immaginarsi visto le polemiche della vigilia che infiammando stimolano interesse e curiosità.

Nel resto tira aria di dittatura, al minimo culturale.

Il primo punto. Cosa da audience e da sponsor

L'interesse alla,vigilia era polarizzato sul dato politico in quanto invitati, protagonisti, nella trasmissione erano soltanto Bersani e Fini per cui gli altri, a cominciare da Berlusconi, avevano protestato pur senza ottenere niente (come era stato per le scelte di Santoro…).

Quello è stato solo il primo punto. Un punto, fra l'altro, che Berlusconi e soci dovrebbero augurarsi divenisse una costante. Un Frizziero, Maurizio di nome, da Genova, con esperienza mica male avendo avuto incarichi nazionali nel mondo della pubblicità, sostiene che in questo modo si rende un servizio al nemico che si vorrebbe colpire perché per lui è facile presentarsi vittima con un messaggio semplice di agevole accoglimento da parte di tutti. Importante per l'audience, per gli sponsor, per l'incasso della serata.

Altri due punti, entrambi gravi.

Saviano

Saviano che aveva definito un anno fa Maroni il miglior Ministro di sempre nella lotta alla mafia dimentica totalmente di dirlo per affermare che al nord la Lega è interlocutore della ndrangheta. Fini e Bersani servono a fare audience in modo di avere un'ampia platea per sparare grossi siluri. A che pro e a che titolo? Evidentissimo, non ai più, a chi mastica la materia. Se si va ad elezioni la critica al Governo che non avrebbe fatto niente viene clamorosamente spentita da quello che Maroni ha fatto nella lotta contro la mafia, forse di più nella cosiddetta seconda Repubblica di tutti i Ministri precedenti, quelli di sinistra in primo piano. E' un risultato che pesa e che spaventa. Ecco allora che bisogna attaccare la Lega come se qui al nord si seppellissero i bambini nella calce viva, si usasse la lupara correntemente e via dicendo. Questo mito che ha qualche merito senza però essere un santo o un novello Di Pietro, si è stentatamente difeso dicendo di avere citato fatti. Si è però 'dimenticato' di citare quello più importante: la cattura di quasi tutti i super-latitanti mafiosi e il sequestro di patrimoni ingentissimi ottenuto sulla base di una piccola norma, piccola piccola ma nei risultati grande grande introdotta dal Ministro Maroni, avvocato di professione.

Eutanasia

E tre, ecco il triangolo perfetto. Anche l'eutanasia, parola ipocritamente evitata. L'Avvenire è entrato pesantemente in campo per cui ne citiamo un passaggio da un articolo di Lucia Bellaspiga: ''Anche la Rai di Fabio Fazio e' (o dovrebbe essere) servizio pubblico, anche la sua e' pagata da tutti gli italiani (almeno quelli che versano il canone), eppure l'uso che ne fa, in compagnia dei suoi ospiti, e' di un salotto privato dal quale diffondere e inculcare quelli che ritiene 'valori' e 'principi di civilta' (e' suo diritto), ma che per la gran parte degli italiani sono disvalori gravissimi (e tener conto di questo e' invece suo preciso dovere)''. Per Avvenire, ''la tribuna l'ha quindi concessa, senza contraddittorio alcuno, oltre che a Saviano anche a Beppino Englaro e a Mina Welby... Nessuno toglie loro il diritto di avere certezze e convinzioni, piu' o meno fondate, ma nessuno puo' nemmeno imporle a noi come fossero Vangelo, eppure questo e' stato fatto ancora una volta ai milioni di telespettatori''. A 'Vieni via con me', aggiunge, ''si gioca con le parole, si evita accuratamente di pronunciare il termine 'eutanasia' (salvo invocarla in altre sedi e occasioni), la si sostituisce con 'principio di diritto sancito dalla Cassazione in seguito alla vicenda Englaro'.

Non si dice, pero', che dal giorno in cui la Cassazione stessa spiano' la strada all'eutanasia di Eluana, e quindi di chiunque volesse seguire le orme di quel padre, nessuno lo ha fatto. Ne' si racconta la verita' su Eluana, perche' farlo lascerebbe attoniti gli italiani, ancora convinti che fosse malata, che fosse terminale, che vivesse attaccata a macchine, che soffrisse, e magari pure che la sua volonta' fosse morire''."

La via Gramsciana

La più grande truffa dell'umanità, il marxismo, è andato com'era inevitabile in liquidazione rapida ma qualcosa è rimasto, soprattutto il pensare che le cose non sono cambiate. In realtà, come scrivevamo il 20 ottobre dello scors oanno "La via Gramsciana al socialismo nel terzo millennio non paga più. Ha ottimamente funzionato in chiusura del secondo ma le cose sono cambiate, in gran parte per errori strategici e tattici del 'grande vecchio'".

Con una eccezione. La via Gramsciana infatti può ancora funzionare se l'obiettivo, in questo caso Berlusconi, dà una mano. E di mani ne ha date più di una. Se sapesse far politica. Lui o il suo staff, potrebbe ancora salvarsi, seguendo lui la via Gramsciana. Ad esempio cominciando a far aprire gli occhi a chi non si fosse accorto dell'aria di dittatura che gira. Tre siluri sono troppi e il troppo stroppia, specie se uno di questi punti tocca i valori più profondi della vita /chiccà che se ne accorgano i cattolici nel e del PD che hanno ragione quando criticano i comportamenti personali del Premier ma che hanno toro grave se ora stanno zitti.

Frizziero

Frizziero
Editoriali