DATE RETTA A CASINI! 11 1 20 32

Intanto Al Qaida...

L'on. Casini non è certo in rapporti idilliaci con l'on. Berlusconi e quindi non può ingenerare sospetti il suo intervento in aula. Nel dibattito alla Camera ha detto che di fronte ai problemi del momento, clandestini e approvvigionamenti energetici, altro che mettersi a discettare sul Governo e su Berlusconi!

I conti politici vanno sempre fatti ma sempre a tempo debito. Questo non è il tempo giusto. Questo è il tempo di cercare di tutti sulle mura perché il temporale non sarà né breve né di modesta entità.

Le agenzie informano che Al Qaida ha instaurato un emirato islamico a Derna, città di circa 60.000 abitanti nella Pirenaica, relativamente vicina all'Egitto. Fonte attendibile: il Viceministro degli Esteri, Khaled Kaim.

Ci si rende conto che cosa vuol dire?

Per l'Occidente.

Per l'Italia.

Vogliamo fare come la Palude (Rivoluzione francese) e i suoi personaggi, oscillanti fra Girondini e Giacobini? S'è detto che la storia passava davanti a loro e loro manco se ne accorgevano.

Casini era un democristiano della Prima Repubblica. Della bistrattata Prima Repubblica. Del Partito che in situazioni di difficoltà come questa sapeva mettere davanti a tutto l'interesse del Paese, peraltro in genere trovando comprensione delle difficoltà anche negli altri Partiti, occasioni 'ideologiche' a parte.

Perdiamo tempo a discutere, pro e contro, il Governo Berlusconi e la sua politica verso la Libia ma ricordiamoci di quanto ci ha lasciato Tito Livio: "Dum Romae consulitur, Saguntum Expugnatur". Discutevano a Roma, otto mesi, sul da farsi. Provvide Annibale prendendo la città e radendola al suolo.

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