Predica 7 del 21 XII. Spigolature (Russia, anti-TAV, Partecipate)
Ma a noi che importa? Diceva Papa Bergoglio riferito a molti che non vivono, come sarebbe dovere morale, la vita di una comunità. E così possiamo dire per chi vive a Pedenosso piuttosto che alla Vedescia, a Gerola come a Busteggia, a Rogorbello come a Briotti. Abbiamo citato alcune comunità in quella, più grande, della Valtellina (intendendo anche la Valle della Mera). A noi che importa della Russia, degli anti-TAV, delle cose della Provincia /Ente)? Niente. Se però la Russia chiude i rubinetti del gas ci accorgiamo che importa e come. Se gli Anti-TAV continuano, e magari li accentuano, con i loro attentati ci accorgiamo che importa e come. E allora non guasta spendere qualche minuto per saperne qualcosa di più. Ad esempio se tanta più gente si interessasse del problema delle partecipate magari ci si deciderebbe a fare qualcosa evitando anche di smembrare una Provincia che funziona, come è la nostra e a 55 dipendenti di dover fare le valigie peggiorando inoltre i servizi per i cittadini...
Alcune spigolature
=== Russia. Sanzioni a tutti i costi secondo gli USA. OK, sanzioni. Gli americani non ci smenano niente. L'Italia sinora il 23% e con le beffe dopo il danno. Venute meno le importazioni alimentari dall'Italia, là si vendono ancora con il piccolo particolare però che i prodotti non sono quelli originali che venivano dall'Italia ma merci taroccate. Avanti così?
=== NO TAV. Sarà una coincidenza ma molto strana. Al processo per i fatti piemontesi anti-TAV le condanne hanno escluso il reato di terrorismo, peraltro invece considerato dall'accusa. Sembra proprio una concatenazione di eventi con veri e propri attentati, anche se il Premier vuole che li si chiamino sabotaggi, prima nella galleria e ora nei vari punti della ferrovia nei pressi di Bologna. Ha più ragione il Ministro Lupi a dichiarare, snocciolandone le ragioni, non di sabotaggi ma di terrorismo. Avanti così, Ministro Lupi.
=== Partecipate L'ISTAT ha diffuso i dati sulle società partecipate, ossia quelle società che vedono azionisti pubblici con quote dal 100% alla maggioranza del 50% o più, e via via sino a partecipazioni modeste. Nel 2012, sono 11.024 con 977.792 addetti.
Il 25,6% è partecipato al 100% da soggetti pubblici, il 29,1% per una quota compresa tra il 50% e il 99,9%. Il 27,1% per una quota inferiore al 20%. Il 68,7% delle unità (7.574) è partecipato da un solo soggetto pubblico hanno 738.713 addetti.
Seguono altri dati ma ci bastano questi aggiungendo che tante di queste società perdono soldi. Si è pensato alle Province che hanno,, ancora per poco, 60.000 dipendenti. Si è detto, a vanvera perchè nessuno è andato avanti, com'era giusto, sulla strada di privatizzare tutte quelle che perdono soldi, e sono la maggioranza. Per i pochi che insistono avanti così (e se occorre imparino dagli amministratori delle società partecipare valtellinesi come si fa a funzionare bene mantenendo bilanci che danno profitti).
Per accedere alla prima pagina cliccare sulla testata. Per il motore di ricerca interno nell'archivio di oltre 20.000 testi utilizzare la finestra in alto a destra della prima pagina, subito sotto "CINEMA" e "VIDEO"