MISTERI LIBICI. LE TRIBI'. OBAMA. IL DOPO-GHEDDAFI. IL SALVACONDOTTO
Misteri libici? Sì, misteri libici perché tutti ci contano un sacco di balle.
Tutto sommato non ci fa piacere la situazione - comunque si sviluppi per il nostro Paese saranno dolori - ma quantomeno ci fa piacere che quando su giornali e TV si leggeva di anelito verso la libertà e la democrazia, di rivoluzione spontanea grazie ad Internet e Facebook ed altre - più o meno - amenità di questo genere, 'La Gazzetta di Sondrio' metteva il dito nella piaga. Sollevazione spintanea e non spontanea e del peggior tipo per l'assenza di interlocutori autorevoli.
Lotta tribale e non fra due, ma fra tantissime. Adesso gli organi di informazione, badando bene a ignorare le frescaggini inizialmente pubblicate, si sono accorti che la guerra è invece interna e fra tribù. La situazione-base era stata da noi subito descritta partendo dai quattro pilastri del potere di Gheddafi:
"La realtà: Zuwayya, Farfalla hanno voltato le spalle a Gheddafi al quale sono rimaste fedeli Meqarha e Ghadafa. Parliamo arabo? No, arabo lo parlano loro e in arabo due delle quattro tribù che erano il pilastro del potere di Gheddafi gli hanno detto che si voltava pagina".
La prima forte in Cirenaica (ed ecco spiegato come l'ex Ministro della Giustizia abbia lì messo in piedi un 'Governo ad interim'), la seconda di ben un milione di abitanti sui sei in totale della Libia, e con lei i Tuareg, altro mezzo milione. Ma da quelle parti pare abbiano aderito, se per scelta o per necessità non è dato di sapere, tutte le tribù della zona: Zuwayah, Awaqir, Abid, Barasa, Majabrah, Awajilah, Minifah, Abaydat, Fawakhir ed altre ancora.
A questo punto sui media uno stillicidio di notizie via via sulle altre tribù che con sotto-tribù arrivano ad essere chi dice 100 chi anche 150. Ben si comprende quindi la difficoltà di interloquire ma anche quella, non sapendo dove la Libia andrà, con chi interloquire. Lo dimostra del resto il fatto che il Consiglio di Sicurezza, forse per la prima volta in questo unanime, ha deciso sanzioni contro la Libia, ovviamente da chiunque rappresentata.
Una cosa si capisce: che nessuno capisce niente. Di qui i 'misteri libici' con i quali abbiamo iniziato questa notaai quali accenniamo.
Abbiamo letto e sentito in TV di tutto. Abbiamo visto un normale cimitero riconoscibilissimo da chiunque è stato in un Paese arabo e invece accreditato come "fosse comuni" nelle quali sarebbe ro stati inumati centinaia di uccisi.
Abbiamo sentito All Arabiya parlare di 10.000 morti, in particolare a Bendasi ma riprese con i telefonini davano una città non in un inferno ma quasi deserta. Abbiamo letto cose catastrofiche e poi scoperto che i negozi erano aperti - e quindi anche il sistema di rifornimenti -, le scuole aperte e persino aperte le banche che in situazioni del genere sono le prime a chiudere. Potremmo andare avanti per un pezzo.
Solo esagerazioni dunque?
No, affatto. Morti ne abbiamo visto nelle strade, senza bandiera ma facile immaginare che fossero sia dei pro Gheddafi che dei contro.
Tutto facilmente spiegabile se si entra nella logica, sin dall'inizio esposta dal nostro giornale, dello scontro tribale, scontro probabilmente reso più intenso e cruento dalla posta in gioco che non è solo il potere ma il tesoro del sottosuolo, petrolio e gas. Scontro che potrebbe portare ad esiti imprevisti e oggi imprevedibili (quasi…) qualora i capi delle maggiori tribù trovassero l'intesa con quelle della Ciremaica.
Il dopo-Gheddafi
Pare proprio che si sia nel fopo-Gheddafi, ma questa è una notizia che non viene da Tripoli ma da Washington. "Gheddafi se ne deve andare" ha proclamato Obama quello che la sa un po' più lunga di noi per tre ragioni.
La prima è la CIA e il suo rapporto, sicuramente più esauriente di tutti gli altri.
La seconda è, visto l'uscita così categorica, una valutazione consequenziale, ovvero che un filo diretto con qualcuno degli oppositori è stato stabilito.
La terza è che in molti stanno pensando di spartirsi le spoglie di quello che era il primo partner commerciale della Libia, ovvero l'Italia, che in ogni caso, chiunque vinca là e chiunque sia al Governo qua, al budget attuale dovrà rinunciare.
In questo momento appare, secondo logica, prevedere che in questo momento il clou delle trattative, segrete ovviamente, sia il salvacondotto per Gheddafi.
In Egitto gli intervistati in piazza volevano via Moubarak per avere finalmente libertà e democrazia. Hanno vinto? Hanno cacciato Moubarak ma, a proposito di libertà e democrazia, ci ha pensato l'esercito che ha sciolto il Parlamento, ha mandato a casa il Governo e preso tutto il potere. E in Libia, via Gheddafi arriveranno libertà e democrazia? Come, anche, inIrak e in Afghanistan?
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