Renzi frega Berlusconi come avevamo anticipato e previsto
Il riferimento è il nostro articolo dal titolo "Renzi machiavellico” in cui compaiono due foto affiancate, a sinistra una di 'Matteo' Machiavelli e a destra quella di 'Nicolò Renzi' (Lo è tale da essere così in simbiosi da scambiare i nomi dei rispettivi cognomi
Lo si era scritto sei giorni fa, lo riproponiamo in calce per comodità dei lettori sottolineando come non c'è soltanto la previsione, allora data per scontata da chi aveva scritto e anche da parte del giornale, che Renzi avrebbe fregato Berlusconi. C'è l'elemento-base della sua natura e del suo cursus honorum.
La ratio
Riproponiamo un passaggio di quel commento: Renzi è fiorentino come Nicolò Machiavelli (x) “il padre della politica moderna” scrive Wikipedia aggiungendo la spiegazione della definizione entrata nell'uso comune “machiavellico, termine che sta ad indicare un'intelligenza acuta e sottile ma anche spregiudicata”.
Potremmo aggiungere 'fondata sulla rottamazione degli altri' per usare un suo termine. Ha iniziato alle primarie per la Provincia di Firenze rottamando il candidato ufficiale del PD. Idem con il candidato ufficiale del PD per Sindaco di Firenze. Ha perso con Bersani ma ponendo le base per il seguito. Poi le croci sul suo cammino: Marini, Prodi, Bersani, D'Alema, Letta. Dalle parti dei vertici è sparita l'intellighenzia, quelli ex dell'ortodossia comunista, resta qualche ex democristiano e domina soprattutto il Renzismo crescente successore del Berlusconismo, sia pure ovviamente di altra natura, ma con identico culto della personalità.
Scontato
Con i precedenti volevamo scommettere con qualche amico che Renzi avrebbe fregato Berlusconi. Non abbiamo scommesso perchè discutendone fra noi era emerso chiarissimo che non c'erano alternative. Due piccioni con una fava. Fregando Berlusconi con una scelta apparentemente 'esterna', di notevole dignità personale, fregava contemporaneamente, secondo colpo, anche la dissidenza interna che non poteva non genuflettersi e riconoscere 'onore al merito'!
Da manuale
Intelligenza acuta e sottile ma anche spregiudicata? Si legga il suo commento: “Berlusconi mi ha detto che comunque l'intesa sulle riforme rimane valida. Ora - ha spiegato Renzi ai dirigenti del partito, come riporta Corriere - si prenderà qualche giorno per smaltire la rabbia. Dopo si ripartirà". Ecco: freddezza e calcolo, manuale del perfetto machiavellico (anche utilizzando la fragilità politica altrui che dimostrano di non avere sufficiente elasticità nel passare dal pariglio allo spariglio e viceversa, unica chanche che in questo momento invece avrebbero.)
Centro!
E Renzi fa centro attingendo dal suo concittadino illustre, evidentemente non conosciuto abbastanza dagli altri...
Si rilegga la conclusione della nota precedente, quella che riportiamo di seguito: “Finale, da “Il Principe”, cap. XXII
“Non è di poca importanza a un Principe la elezione de’ ministri, li quali sono buoni o no, secondo la prudenza del Principe”. Attuale”.
Mattarella...
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Quanto pubblicato in precedenza, quando i candidati sulla carta erano almeno 10!
“Ho ammirato Renzi, sino ad ieri quando ho sentito che a capo della congiura contro Prodi era lui, con e non era un segreto. Prima Marini che era stato a capo del nostro Sindacato. Sarebbe stato un bravo Presidente, comprensivo dei problemi dei lavoratori e dei pensionati. Poi Prodi con la sua esperienza in Europa. Silurato. Poi la volta di Bersani. Silurato anche lui. La stessa fine per Letta che stava facendo bene in una situazione difficile. Stai sereno. Tanto sereno che è stato cacciato ed è sparito. Una perdita per il Partito e per l'Italia. Poi la parte migliore del nostro Partito, compreso D'Alema in un angolo. L'unica cosa positiva è che fregherà anche Berlusconi.
Perchè deve essere così brutta la politica?
Morbegno 22 gennaio 2015
Lettera firmata
Nostra nota
La Politica con la “P” maiuscola non necessariamente è brutta, anzi è la più nobile delle discipline. Dipende però da chi la pratica.
La scienza e la tecnica delle costruzioni sono due belle materie. C'è poi chi ne tira fuori il Pirellone e chi lo svincolo del viadotto in Sicilia che si sbriciola 10 giorni dopo l'inaugurazione. In politica c'è chi ha il pelo sullo stomaco e chi la interpreta, laico o no, come servizio.
Renzi è fiorentino come Nicolò Machiavelli (x) “il padre della politica moderna” scrive Wikipedia aggiungendo la spiegazione della definizione entrata nell'uso comune “machiavellico, termine che sta ad indicare un'intelligenza acuta e sottile ma anche spregiudicata”.
In effetti i casi citati sono di per sé eloquenti. Aggiungiamo il caso delle Province la cui eliminazione, ripeteva in continuo il Premier, avrebbe eliminato 3000 stipendi, quelli di assessori e consiglieri provinciali. I 3000 invece erano circa 700 soltanto dato che i consiglieri non prendevano indennità di carica, riservata solo a Presidenti e assessori, e lui, ex Presidente della Provincia di Firenze, non poteva non saperlo. Argomento demagogico ma utile a captare il consenso. Cavalca il rinnovamento, e lo si vede, e come aveva promesso passa da una rottamazione ad un'altra. Con tutto il rispetto per Gentiloni però forse alla Farnesina sarebbe servita maggiore esperienza, ad esempio lo stesso D'Alema che manca di appeal, di presenza popolare ma come Presidente del Consiglio se l'era cavata anche nei rapporti internazionali.
L'ultima sulla banche popolari è una sfida alla Presidenza della Repubblica visto che si approva un Decreto Legge senza li requisiti costituzionali e proprio nel periodo di interregno in cui Grasso svolge temporaneamente le funzioni ma ovviamente, al di là delle forne, senza pienezza di poteri. E quel che c'è dietro perchè non lo si dice?
(x) Finale, da “Il Principe”, cap. XXII
“Non è di poca importanza a un Principe la elezione de’ ministri, li quali sono buoni o no, secondo la prudenza del Principe”. Attuale.
(ndd)
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Questa dodicesima “Predica laica della domenica esce in ritardo per poter essere in anticipo sulla elezione del Presidente della Repubblica. E vale sia nel caso probabile di fumata bianca domattina stessa sia anche nel caso improbabile di complicazioni.
(x) Finale, da “Il Principe”, cap. XXII
“Non è di poca importanza a un Principe la elezione de’ ministri, li quali sono buoni o no, secondo la prudenza del Principe”. Attuale.