A PROPOSITO DI RISPARMI E TAGLI. LA QUESTIONE ALTOATESINA (PAPERONI CON I NOSTRUI SOLDI) 12.6.30.15
Al di là dello Stelvio in fatto di soldi che arrivano dai nostri portafogli sanno di avere la coda di paglia e allora irrompono con i loro ragionamenti un po' come lo struzzo che per apparire più spaventoso gonfia tutte le penne. Il discorso è il solito. Sì, prendiamo più soldi ma dobbiamo mantenerci quello che invece a voi lo paga lo Stato (Sanità, scuola ecc.). Vogliamo far cambio? Anche perchè si tengono il 90% delle tasse ivi riscosse.
In un articolo seppur non recentissimo, febbraio 2011, Repubblica scriveva: "Il tesoretto annuo della Provincia di Bolzano è pari a 5,2 miliardi, di cui 3,5 miliardi derivanti da entrate tributarie. Da dove arriva questa montagna d'oro? Dalla devolution fiscale che oggi lascia sul territorio il 90% delle tasse raccolte a livello locale oltre a una quota di trasferimenti pubblici. Gli accordi sulla "compartecipazione" prevedono infatti che Trento e Bolzano si tengono il 90% dell'Iva pagata in loco delle imposte sul registro, su successioni e donazioni, delle tasse automobilistiche, sulla benzina e le sigarette oltre ai proventi del lotto e al 100% dell'imposta sull'energia elettrica.
Le Regioni a statuto ordinario hanno diritto "solo" al 45% dell'Iva locale.
I pribvilegi di cui sopra riguardano la cassa. Ma c'é di più-
Come? Cosa cìè oltre i soldi?
C'è la plancia di comando. C'é la possibilità di legiferare, di darsi le regole su misura approfittando della concorrenza di due fattori: le competenze che anno, con relative funzioni svolte, e , sì anche i soldi ma dopo. E così capitava, non sappiamo ora, che impianti di risalita all'operatore oltre Stelvio venissero a costare molto, molto meno rispetton a chi é di qua, che gli interventi di vario tipo sugli alberghi avessero facilitazioni, e regole, tali da avvantagiarli rispetto ai nostri. Eccetera.
E le acque.
Passera si è mangiato quello che era stato intelligentemente costruito in fatto di acque. In questio frangenti l'inversione di rotta non riuscirebbe a farla neppure Mandrake. E allora dobbiamo subire?
La strada
Potremmo avere forti alleati nell'avviare, con razionalità, un percorso che prima o poi raggiunga la Corte Costituzionale, visto che la Consulta ha proprio il compito di tutelare la parità dei cittadini.
L'acqua do una spinta in questa direzione.
GdS