Civiltà Cattolica – Il quaderno 3713

diCS

- EDITORIALE

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IL COMMERCIO INTERNAZIONALE DELLE ARMI - Oggi si parla poco del
commercio delle armi, perché quanto meno se ne tratta, tanto più
grandi sono i profitti. Eppure se ne dovrebbe discutere, perché
esso alimenta le innumerevoli guerre che insanguinano un gran
numero di Paesi, in particolare nel Terzo Mondo. Per tale motivo
si presenta una grande quantità di dati, avvertendo però che le
cifre riportate sono soltanto indicative, perché coloro che ne
sono coinvolti tendono a minimizzarle. Si rileva poi che i
motivi che spingono alla produzione e al commercio di armi
sempre più sofisticate sono due: il primo, di ordine politico,
in quanto il possesso delle armi permette di dominare
politicamente gli altri Stati o il mondo intero; il secondo, di
ordine economico, poiché oggi l’industria degli armamenti è tra
quelle che producono maggiori profitti. Infine, l’editoriale
riporta il giudizio della Chiesa — che è assai severo — su
questo problema.

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ARTICOLI

Giovanni Sale S.I., GLI STATI UNITI E L’ESCLUSIONE DELLE
SINISTRE DAL GOVERNO NEL 1947 - Quali furono le motivazioni che
nel maggio 1947 spinsero De Gasperi a chiudere l’esperienza
della collaborazione governativa con le sinistre? Dalla
documentazione inedita presentata nell’articolo risulta che
furono motivazioni di ordine interno e soprattutto
internazionale. In particolare, molto forte fu la pressione
esercitata sul Capo del Governo italiano dall’Amministrazione
Truman, pronta a offrire protezione politica ed economica
all’Italia a condizione che fossero isolate a livello
governativo le sinistre estreme o almeno ne venisse limitata
l’influenza politica sulle scelte dell’Esecutivo. L’articolo
presenta poi le motivazioni di ordine interno che determinarono
la scelta «centrista» di De Gasperi, nonché le sollecitazioni
degli ambienti vaticani.


Drew Christiansen S.I., LA DIFESA DELLA LIBERTÀ RELIGIOSA. La
cristianofobia - L’intolleranza religiosa è un fenomeno a
livello mondiale, che provoca discriminazioni e persecuzioni, in
particolare contro i cristiani. La sua recente recrudescenza è
anche dovuta, da un lato, all’attacco dell’11 settembre, inteso
dai terroristi come lotta all’Occidente cristiano, e,
dall’altro, all’invasione anglo-americana dell’Iraq. Se qualcuno
parla di scontro di civiltà, la Chiesa cattolica è invece
impegnata nel dialogo e nella persuasione. Si toccano anche
altri aspetti dell’intolleranza religiosa, come il secolarismo
dogmatico, il nazionalismo religioso, l’opposizione al
proselitismo. L’Autore è vicedirettore della rivista dei gesuiti
statunitensi America e consultore della Conferenza dei vescovi
cattolici degli USA.


Carlos Corral S.I., LA POLITICA CONCORDATARIA DELLA SANTA SEDE -
Gli Accordi che regolano i rapporti della Santa Sede con diverse
entità statali fanno riferimento ad alcuni princìpi
fondamentali: l’autonomia della Chiesa, la mutua collaborazione
con gli Stati, la sottomissione all’ordinamento internazionale,
la fedeltà ai patti stipulati, la parità giuridica tra Chiesa
cattolica e confessioni evangeliche. Negli Accordi più recenti
si è tenuto conto anche dell’attuale pluralismo. L’Autore è
professore all’Università di Alcalà, all’Università «Comillas»
di Madrid e all’Università Gregoriana di Roma.


Antonio Spadaro S.I., IL LINGUAGGIO GIOVANILE - Come parlano i
giovani? Che linguaggio usano? Quali ne sono le fonti e le
caratteristiche? Quali i suoi significati, i suoi rischi e le
sue potenzialità? Si deve parlare di «linguaggio» o piuttosto di
«linguaggi» giovanili? L’articolo intende affrontare queste
domande, considerando anche la dimensione letteraria che il
fenomeno comporta. Guida la riflessione la consapevolezza che il
linguaggio non è un semplice strumento che permette di
comunicare: la visione del mondo che ci circonda, la stessa
esperienza che ne facciamo e la conoscenza che ne abbiamo sono
anche di tipo linguistico.


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RIVISTA DELLA STAMPA

Michele Simone S.I., FONTI FRANCESCANE - Viene presentata la
nuova edizione delle Fonti Francescane*, realizzata secondo il
criterio del rinnovamento nella continuità.

* E. CAROLI (ed.), Fonti Francescane. Nuova edizione, Padova,
Editrici Francescane, 2004, 2.366, s.i.p.


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CRONACHE

CHIESA: Giovanni Marchesi S.I., LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II A
100 ANNI DALLA LEGGE DI SEPARAZIONE FRA CHIESA E STATO IN
FRANCIA - Il giorno dopo il suo rientro in Vaticano dopo il suo
penultimo ricovero al Policlinico «Gemelli» (11 febbraio 2005),
il Santo Padre ha inviato una lettera ai vescovi della Francia,
in occasione del centenario della legge di separazione tra la
Chiesa e lo Stato (1905-2005). Evocando quell’evento che fu
«doloroso e traumatizzante per la Chiesa in Francia» e
ricordando nello stesso tempo le pagine gloriose scritte dal
cattolicesimo francese nel Novecento, il Papa analizza il
principio di laicità che ha ispirato quella legge. La sana
laicità, il dialogo fra le istituzioni ecclesiali e quelle
statali, l’impegno diretto dei vescovi nel dibattito sulle
grandi questioni sociali, il coinvolgimento dei cattolici
francesi in ogni settore della vita pubblica, culturale e
sociale, sono i grandi temi esaminati.


ITALIA: Giuseppe De Rosa S.I., UN RITRATTO DEL PAESE CHE FA
DISCUTERE - Dal Rapporto Italia 2005 dell’EURISPES si rileva,
anzitutto, il fatto che il sistema italiano è oggi scarsamente
competitivo, a motivo delle insufficienze della Pubblica
Amministrazione, dell’inadeguatezza delle infrastrutture, dello
scarso impegno nell’innovazione e del fatto che il nostro Paese
investe poco nella ricerca e nella formazione. Un particolare
rilievo è dato ai problemi del lavoro e della povertà. Si parla
poi della nostra democrazia, che l’EURISPES qualifica come
«malata». A tale proposito si riportano le opinioni degli
italiani sul federalismo, dalle quali appare che su questo
problema il Paese è profondamente diviso. Infine, si fa un
accenno al drammatico problema dell’usura.


ESTERO: Angelo Macchi S.I., LE ELEZIONI IN IRAQ - Nonostante le
difficoltà di svolgere una normale campagna elettorale e le
minacce dei gruppi terroristici, la partecipazione popolare alle
elezioni irachene del 30 gennaio scorso è stata superiore alle
aspettative, e la consultazione si è svolta senza gravi
incidenti. La cronaca dà conto dei principali partiti in lizza e
dei seggi ottenuti, rilevando in particolare la maggioranza
assoluta conquistata dall’Alleanza degli Iracheni Uniti, partito
ispirato dall’ayatollah sciita Alì al-Sistani, la modesta
percentuale ottenuta dal partito del premier in carica A. Allawi
e l’alto numero di donne elette. Il risultato di queste elezioni
alimenta la speranza che, nonostante i forti contrasti politici,
religiosi ed etnici, possa continuare positivamente il cammino
verso la democratizzazione dell’Iraq.


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RASSEGNA BIBLIOGRAFICA

Alfonso Maria de Liguori, s. 515 - Cazzaniga G. M. 523 - Dai
Macchiaioli agli Impressionisti 524 - Dalla Torre P. 518 - Di
Gregorio M. 519 - Dini F. 524 - Economisti francesi del Primo
Settecento 523 - Fabjan B. 519 - Faggioni M. P. 516 - Ferrari C.
526 - Luciani A. 525 - Marazziti M. 517 - Musajo Somma I. 525 -
Nicastro O. 523 - Orlandi G. 515 - Palazzo Doria Pamphilj a
Valmontone 519 - Pizzolato F. 521 - Pizzolato L. 521 - Raffaelli
T. 523 - Riccardi A. 517 - Sanguinetti O. 525 - Torelli G. 520


FILM

Il muro 527


Il volume presenta il Corano, la legge coranica, la spiritualità
islamica, insieme ad alcuni aspetti dell’islàm moderno:
fondamentalismo, islamismo radicale e terrorismo. Infine esamina
i rapporti tra cristianesimo e islàm, e i problemi posti
dall’immigrazione islamica in Italia.


GIUSEPPE DE ROSA


ISLÀM E OCCIDENTE

Un dialogo difficile ma necessario
CS

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e-mail: civcatt@laciviltacattolica.it


GdS - 10 III 2005 -
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Fatti dello Spirito