Oggi certamente si è chiusa un'epoca

gggggggggggggggggggggggggg

Cari Amici,
oggi certamente si è chiusa
un'epoca.

Oggi si chiude un ciclo che è durato oltre un quarto di secolo:
il ciclo che

ha portato alla caduta di tanti muri e ad una nuova visibilità,
a livello

mondiale, per i cristiani ed i cattolici in particolare.
Anche chi, come me, non sempre è stato d'accordo con le linee
vaticane (come
sulle guerre del Golfo) e, pur considerandosi cristiano e
cattolico, non è
praticante, sente un profondo vuoto.

Dire che è mancato un Padre, nel vero senso della parola, è
certo riduttivo.

Tuttavia, commozione a parte, voglio attirare la vs attenzione
sul fatto che

molti politici (non tutti per fortuna) hanno, nel loro certo
giusto
cordoglio, voluto "tirare il Papa dalla loro parte".
Qualche esempio, tratto dalla lettura dei giornali odierni e
dalle
dichiarazioni di teletext.

Per molti del centrodx, dal Berlusca, a Bush, al TG4, è il Papa
della

"liberazione" dal comunismo, il Papa della libertà dei popoli,
un

combattente della libertà.
Innegabile ...ma non solo: non fu certo tenero con certe odierne
tendenza di
capitalismo estremo e non solidale.

Invece per l'immarcescibile Fidel, quasi ultimo rottame del
veteromarxismo,
era "un nemico del neoliberismo" in parte è vero ma... si
dimentica di
quanto fosse nemico di regimi come il suo.

Per il centrosn italiano è "l'uomo della Pace". Innegabile ma
non nella

versione Bertinottiano-Cofferatiana del "senza se e senza ma
...".
Due prove, spero convincenti.
Oggi pochi lo ricordano, specie a sn, ma durante il conflitto
Bosniaco,
falliti tutti i tentativi di mediazione, il Papa con molta
autorevolezza
chiese "l'ingerenza umanitaria" che, con il pieno appoggio del
Vaticano,
significò bombardare l'esercito serbo che assediava ormai da 2
anni Sarajevo
e "convincerlo" a trattare la pace.
Qualcosa di ben diverso dunque della visione "pacifista" a senso
unico di
certa nostra sn.

Ma c'è di più.

Il Papa, certo temendo uno scontro radicale tra Cristiani ed
Islam, è stato

decisamente contrario alla Guerra nell'Irak. Innegabile.
Ma qualche mese or sono uscì un articolo, sull'Avvenire (26
settembre 2004 ­
ricordiamo che "l'Avvenire" fa capo alla Conferenza Episcopale
Italiana ed
al suo Presidente, il Cardinale Vicario del Papa, Camillo Ruini).

Un articolo che, a dir poco, prendeva le distanze
assai
nettamente dai "pacifisti alla Bertinotti" ma pure dalla
tendenza, oggi
ancor più accentuata, al ritiro "ora e subito" voluto da Prodi e
(seppure
con molti distinguo) oramai da quasi tutto il centrosn.
L'articolo (che mi fu segnalato dall'Amico Giorgio Salina) restò
- forse non
a caso - nell'ombra.
Forse il suo contenuto era troppo "politicamente scorretto".
Possiamo solo pensare fosse in opposizione al pensiero del Papa?
Su
"l'Avvenire"? Vogliamo scherzare?!?
Insomma, il Papa, da quella personalità chiara, forte e decisa
che era non
può essere "arruolato" nelle truppe dei "pacifisti assoluti".

Ma c'è chi, certo per scopi politici interni, oggi vuol farlo.

Si sta anche molto enfatizzando sul suo atteggiamento verso
ebrei ed

islamici (ma perché non accennare anche agli ottimi rapporti con
il Dalai

Lama?). Verissimo.

Questo Papa ha cercato di "rimettere le cose a posto" con molti
popoli e

religioni, verso i quali noi cristiani abbiamo avuto dei torti.
Ma non facciamolo divenire un fautore di una sorta di panteismo
mondiale,

per il quale tutto va ben, tutto fa brodo ...

Il Papa era più che certo che la salvezza fosse nel
Cristianesimo.
Non solo, ma ha lottato sino all'ultimo perché, nella
Costituzione Europea,
fossero citate le "comuni radici cristiane". E non l'ha
ottenuto, per
l'opposizione di una sn laicista (appoggiata anche da un dx
altrettanto
laicista, come quella francese) che, a mio modesto avviso,
confonde la
reciproca tolleranza ed il rispetto con l'oblio della propria
storia.

Il Papa, da buon Polacco, conosceva assai bene cosa ha
significato, per

tanti popoli europei, ad est come ad ovest, essere di fede e
cultura

cristiana.
E, oggi non lo dice quasi nessuno, non è stato ascoltato.

Insomma trovo veramente squallido che la politica cerchi di
trasformare

questo Uomo in una bandiera per le proprie idee. Cercando di
"metter la

sordina" a tutto ciò che il Papa diceva in altri campi.

Giovanni Paolo II è stato un personaggio troppo grande per
essere chiuso in
schemi di sn o dx, capitalista od anticapitalista, global o no
global.

Lasciamogli la sua grandezza, non strumentalizziamolo per bassi
calcoli

elettorali e sopratutto raccogliamoci nel ricordo di un
grandissimo Uomo, di

un grandissimo Papa.
Saluti a tutti.
Nemo Canetta

GdS 10 IV 2005 -
www.gazzettadisondrio.it

Nemo Canetta
Fatti dello Spirito