Quando la musica é preghiera
Sono come dei cavalieri erranti.
Simili a quelli delle leggende, che
avevano l'animo pieno di sogni. Vagano sicuri per il mondo,
anche se il
mondo quasi non si accorge di loro. Percorrono sentieri solitari
o poco
praticati, e alle grandi città illuminate dai riflettori
preferiscono i
villaggi dove la gente dialoga. Chi ha la fortuna di incontrarli
e di
ascoltare le loro storie, rimane affascinato. Si accorge di
avere
incontrato dei veri poeti, degli autentici artisti che con le
loro canzoni
ti donano il cuore.
Si chiamano "artisti cristiani". Sono cantanti, cantautori,
gruppi, cori,
band, complessi. Si distinguono per una caratteristica quasi
inconcepibile
ai nostri tempi: cantano per vocazione. La musica leggera è una
delle
attività in cui, per conquistare il successo, gli artisti sono
spesso
pronti a tutto. Lo dimostrano le cronache di tutti i giorni:
molti
protagonisti della canzone, più o meno famosi, sono pronti a
cambiare
donna, a inventare flirt, a combinare matrimoni, ad avere figli,
legittimi
e illegittimi, a simulare malattie, disgrazie, fallimenti,
presunte
ricchezze, ad abbracciare sette religiose, a professare
ideologie politiche
per attrarre l'attenzione dei mass media, del pubblico, ed
emergere e
vendere dischi. Invece, questi sognatori cristiani sono degli
idealisti
incorreggibili. Il loro genere di musica è emarginato dalle
televisioni,
dai giornali, dalle radio, dagli enti organizzativi, dalle case
discografiche, ma essi non ne tengono conto. La loro
professione, salvo
rare eccezioni, non offre né ricchezze né popolarità, ma essi
non se ne
fanno un problema. Hanno scelto la loro strada per convinzione
interiore e
la percorrono con un entusiasmo e una gioia che sorprendono.
La musica popolare, oggi, è spaventosamente impoverita. E'
schiava delle
leggi del mercato e, di conseguenza, banale e monocorde
nell'ispirazione.
Questi poeti cristiani restano gli unici a cantare liberi e,
ispirandosi a
ideali eccelsi che volano alti, offrono prodotti di notevole
qualità. Non
sono dei cantanti minori, falliti nei circuiti mondani. No. Sono
artisti di
talento. Alcuni si erano già affermati nel mercato tradizionale,
ma poi
hanno scoperto i valori dello spirito, sono stati chiamati, ed
hanno fatto
delle scelte coraggiose.
Peccato che si parli poco di loro anche negli ambienti
cristiani. Li ho
scoperti, per caso, su Internet. Ho digitato "Musica cristiana"
e sono
saltati fuori innumerevoli siti, di altrettanti artisti che
compongono le
loro canzoni ispirandosi al Vangelo, alla Madonna, a Dio, ai
grandi valori
della vita. E con gli artisti, altri siti di organizzazioni,
manifestazioni, informazioni, festival: una cosa meravigliosa.
La maggior parte di questi siti sono in lingua spagnola, ma ce
ne sono
molti in inglese e anche in italiano. Nel nostro Paese uno dei
più
importanti è quello creato da Paola Maschio che è la moglie di
Roberto
Bignoli, uno tra i cantautori cristiani più noti. Un vero e
sorprendente
artista, che si è dedicato alla musica fin da ragazzino e aveva
già un suo
posto nel mondo della canzone tradizionale, ma, ad un certo
momento, dopo
aver collezionato tante esperienze, buone e meno buone, è stato
folgorato
dalla fede. Nel 1984 sentiva un gran vuoto dentro di sé, una
insoddisfazione insanabile. Ha fatto un viaggio a Medjugorje ed
è tornato
cambiato.
Un cambiamento radicale, che lo ha portato a diventare un
autentico
"missionario" delle sue nuove convinzioni che diffonde
attraverso l'arte
della musica. Ha pubblicato otto album e una quindicina di
compilations
internazionali. Ha cantato davanti al Papa ed è sempre
generosamente
presente a tutte le manifestazioni musicali cristiane. E' anche
l'autore di
"Ballata per Maria", che da anni è la sigla di "Radio Maria".
Bignoli è
ormai famoso, è un cantautore di fama internazionale, ha vinto
anche
prestigiosi riconoscimenti, ma continua a cantare solamente,
come egli
afferma spesso, per "far conoscere Dio e l'amore di Dio". E come
lui, tanti
altri meravigliosi artisti.
La moglie di Roberto Bignoli, Paola, che ovviamente condivide in
modo
totale le convinzioni del marito, ha scelto di lavorare accanto
a lui
dedicandosi a "far conoscere" la "musica cristiana" attraverso i
nuovi
mezzi di comunicazione, in particolare attraverso Internet. Ha
allestito un
sito, www.informusic.it, dove informa su iniziative, programmi,
appuntamenti, concerti, festival. Ha messo insieme una serie di
schede
biografiche di 109 artisti cristiani e, a leggerle, si resta
stupiti nel
constatare con quanto entusiasmo e abnegazione questi artisti
hanno scelto
di "cantare Dio". Incredibile. Sembra quasi impossibile che ci
siano, tra
noi, persone, e soprattutto giovani, con ideali così
meravigliosi.
Renzo Allegri
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GdS - 8 I 2003 -
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