Testimone di YHWH (in italiano: Geova)

diCarlo Giovanni Moriondo

Gentile Direttore,

è sempre un piacere notare il rispetto per le altrui idee, come
nel caso della lettera del sig. Mario De Filippi (GdS - 10 III
2005), cui rispondo volentieri cercando di sintetizzare il più
possibile, in quanto gli argomenti toccati sono molteplici ma
spesso ripetitivi, anche se trovo alquanto strano che il mio
interlocutore non abbia risposto alla mia osservazione
circostanziata in merito alla errata traduzione da parte della
CEI di alcuni versetti che mostrano che Gesù ha un Dio e che
quindi non può essere Dio egli stesso! Come mai? Resto in
trepidante attesa, sempre per amore della verità! Uno dei temi
sollevati però merita comunque di essere approfondito, che
troviamo subito al punto 1).

Studiando un minimo di ebraico antico, ho scoperto una cosa
interessante: questa lingua ha solo consonanti, e il nome di Dio
ricorre quasi 7000 volte nell’AT, nella forma traslitterata YHWH
o JHWH, mentre nel NT suo figlio viene identificato come Jeshúa,
forma tardiva di Jehóshúa, in italiano Gesù, consonanti JHSH.

Come mai una simile somiglianza?

Gli ebrei davano un grande
risalto al nome delle persone, perché questo identificava alcune
caratteristiche del soggetto, e poteva cambiare nel corso della
vita; per esempio Abramo significa "padre è alto (esaltato)", ma
poi Dio con il patto lo chiamò Abraamo, ovvero "padre di una
folla (moltitudine)", mentre la moglie Sarai (forse "litigiosa")
divenne Sara (principessa). Ora, il nome Gesù in ebraico
significa "YHWH è salvezza", quindi nel suo nome stesso vi è
l’implicita affermazione che la salvezza non viene da Lui, ma
dal Padre (vedi anche, per esempio, Giovanni 3:17 "Poiché Dio ha
mandato suo Figlio nel mondo non per giudicare il mondo, ma
perché il mondo sia salvato per mezzo di lui." Quindi Dio ha
mandato il figlio come Suo mezzo, come tramite mediante il quale
Egli reca la salvezza). Inoltre vi sono molteplici versetti
dell’AT che mostrano come Dio ha un solo nome e che non lo
cederà a nessun altro (Esodo 3:15; Isaia 42:8), quindi non può
chiamarsi contemporaneamente YHWH e Gesù. È anche molto
interessante che il termine "il mio nome", riferito al Padre,
compare nella Bibbia una novantina di volte, e i versetti in cui
compare mostrano come Dio ci tenga moltissimo ad essere chiamato
così.

Ma perché è così importante conoscere il nome di Dio? Perché
anch’esso ha un significato notevole, mostra due delle sue
caratteristiche fondamentali: la sua sincerità nel fare promesse
e la sua capacità nel mantenerle. Infatti Dio stesso
s’identifica come "Io MOSTRERÒ D’ESSERE CIÒ CHE MOSTRERÒ
D’ESSERE".... (Esodo 3:14) e non come dice la CEI come "io sono
colui che sono" (statico); una traduzione rende appropriatamente
questo versetto: "Io diventerò tutto ciò che vorrò" e un esperto
di ebraico biblico spiega la frase in questo modo: "Qualunque
sia la situazione o la necessità . . . , Dio ‘diventerà’ la
soluzione di questa necessità". Non è forse ora più chiaro
perché l’uomo deve avere fiducia in Dio, sempre e comunque,
anche a costo della propria vita?

Ricapitolando: 1) Dio ha fatto scrivere nell’AT quasi 7000 volte
il suo nome (se non vi piace Geova usatene un altro, ma non
chiamatelo genericamente "Signore" per poterlo confondere col
figlio!), quindi significa che ci tiene che noi lo usiamo! 2)
Dio ha fatto scrivere che il suo nome resta quello, a tempo
indefinito, per sempre, quindi non può essersi fatto chiamare
Gesù, che significa "Geova è salvezza" 3) Gesù viene chiamato
ovunque Figlio di Dio, e questo significherà pur qualcosa, o no?
In Atti 4:12 leggiamo: "Inoltre, non c’è salvezza in nessun
altro (uomo, ndr), poiché non c’è sotto il cielo nessun altro
nome dato fra gli uomini mediante cui dobbiamo essere salvati".
Quindi Gesù è un nome d’uomo, mentre YHWH è il nome di Dio. A
proposito, in base a questo versetto (e ad altri), che fine fa
l’intercessione dei santi e della madonna? 4) lo spirito santo
non ha, stranamente, alcun nome, infatti rappresenta la forza
attiva con cui Dio opera. Se esistesse una trinità, come in
molte altre religione pagane, perché solo lui non ha nome? 5) Il
nome di Dio ha un significato importantissimo, ci infonde
fiducia in lui e nel fatto che le ultime promesse verranno
mantenute, come tutte le altre che si sono già adempiute nel
passato, compreso il versamento del sangue di suo Figlio per
molti (Matteo 20:28; 7:13-14), e ciò rafforza la fede di ognuno
di noi; ma se non lo sappiamo…

Quindi, se Dio ha dato una tale importanza al suo nome, come
faccio a credere a tutte le critiche mosse da quelle religioni
che si rifanno al cristianesimo (cattolica, protestante,
ortodossa, anglicana etc.) ma che hanno rimosso il nome di Dio,
negandomene anche il vero grande significato?


Leggiamo inoltre questi (ed altri) passi, in cui vi invito a
sostituire a YHWH la pronuncia italiana Geova:Isaia 43:6 "…Fa
venire i miei figli da lontano, e le mie figlie dall’estremità
della terra, 7 chiunque è chiamato col mio nome …’.Salmo 91:14
...Lo proteggerò perché ha conosciuto il mio nome.

Zaccaria 13:9 ...Questa, da parte sua, invocherà il mio nome, e
io, da parte mia, le risponderò....

Malachia 3:16 In quel tempo quelli che avevano timore di YHWH
parlarono gli uni con gli altri, ciascuno col suo compagno, e
YHWH prestava attenzione e ascoltava. E si cominciò a scrivere
dinanzi a lui un libro di memorie per quelli che avevano timore
di YHWH e per quelli che pensavano al suo nome. (vale anche
oggi!)

Isaia 43:10-11 "Voi siete i miei testimoni", è l’espressione di
YHWH, "pure il mio servitore che io ho scelto, affinché
conosciate e abbiate fede in me, e affinché comprendiate che io
sono lo stesso. Prima di me non fu formato nessun Dio, e dopo di
me continuò a non essercene nessuno. 11 Io, io sono YHWH, e
oltre a me non c’è salvatore".

Atti 15:14 Simeone ha narrato completamente come Dio per la
prima volta rivolse l’attenzione alle nazioni per trarne un
popolo per il suo nome.

Atti 15:17-18 affinché quelli che rimangono degli uomini
cerchino premurosamente YHWH, insieme a persone di tutte le
nazioni, persone che sono chiamate con il mio nome, dice YHWH
che fa queste cose, 18 note dall’antichità’.

Matteo 26:52 Allora Gesù gli disse: "Riponi la tua spada al suo
posto, perché tutti quelli che prendono la spada periranno di
spada.

Isaia 2:4 E dovranno fare delle loro spade vomeri e delle loro
lance cesoie per potare. Nazione non alzerà la spada contro
nazione, né impareranno più la guerra.


Conoscete al giorno d’oggi un popolo che rispecchia queste
caratteristiche? Che effettivamente si comporta come "testimone"
di "YHWH", testimoniando al mondo il suo nome e i suoi
propositi? Che è stato deportato nei campi di concentramento per
non aver voluto partecipare in alcun modo alla guerra? Sì?
Allora, quale popolo può mai usare oggi Dio per far conoscere la
Sua verità e svelare le falsità della falsa religione che ha
addirittura oscurato il suo nome?


Per quanto riguarda tutte le altre obiezioni, facilmente
confutabili, invito tutti coloro che sono veramente interessati
a scoprire come stanno le cose a contattare un TdG e a chiedere
maggiori spiegazioni sugli argomenti sollevati dal signor Mario
De Filippi, di cui posso anticipare, seguendo la sua stessa
numerazione, alcuni commenti:


2. La traduzione di Giovanni 1:1 resa "E la Parola era un dio" e
similari non è di nostro esclusivo appannaggio, ma ve ne sono
molte altre, tra cui The Empatic Diaglott, La Sainte Bible, La
Bible du Centenaire, Das Evangelium nach Johannes etc.


3. Matteo 24:36 (Marco 13:32) "In quanto a quel giorno e a
quell’ora nessuno sa, né gli angeli dei cieli né il Figlio, ma
solo il Padre."; Atti 7:55-56 Ma egli (Stefano, ndr), essendo
pieno di spirito santo, guardò fisso in cielo e scorse la gloria
di Dio e Gesù in piedi alla destra di Dio, 56 e disse: "Ecco,
vedo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo in piedi alla destra
di Dio". Ho scelto questi due versetti per mostrare come lo ss
non possa essere visto come elemento della trinità, giacchè non
conosce (come anche il Figlio!) il giorno in cui verrà il
giudizio di Dio né viene visto alla sinistra del Padre da
Stefano durante il martirio (ma Gesù sì, e lo vede alla sua
destra, come predetto!).


7. In Giacomo 2:26 si parla di spirito, non di anima, sono due
cose diverse.


8. e 12. (Apocalisse 7:4) ...E udii il numero di quelli che
erano suggellati, centoquarantaquattromila...; (Apocalisse 7:9)
...Dopo queste cose vidi, ed ecco, una grande folla, che nessun
uomo poteva numerare, di ogni nazione e tribù e popolo e lingua,
... Nello stesso contesto dunque Giovanni parla di un numero ben
definito (che ha la speranza celeste) in contrasto con un numero
indefinito (che ha la speranza terrena). In effetti noi
preghiamo "venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà in cielo
come sulla terra", e un regno ha bisogno di un Re (Gesù), di
coregnanti (144.000, vedi anche Romani 8:17 che parla di
"coeredi di Cristo") e di un popolo su cui regnare (la grande
folla, vedi anche Matteo 5:5, dove i miti erediteranno la
terra…). Ma questo è un argomento che va affrontato molto più a
fondo e seriamente.


9. Se vostro figlio commettesse un grave errore, lo mettereste
nudo s’una stufa accesa per l’eternità? Per un secolo? Per un
anno? Nemmeno per un minuto? Bene, tanto più come potete pensare
che Geova, che è "un Dio misericordioso e clemente, lento
all’ira e abbondante in amorevole benignità e verità", possa
prevedere una simile pena eterna per i suoi figli? (Salmo 86:15)
- Poi in Apocalisse 20:14 vediamo che anche gli Inferi (Ades)
vengono gettati nello stagno di fuoco, quindi significa
distruzione eterna, non sofferenza eterna.


10. La Bibbia dice che per ottenere la salvezza, ovvero la vita
eterna (dove? E forse c’è anche una "morte eterna"?), bisogna
conoscere Dio e suo Figlio (Giovanni 17:3) ed esercitare fede
nel riscatto di Gesù; ma in che modo? Ebrei 7:25 ce ne da un
assaggio: "Di conseguenza egli (Gesù, ndr) può anche salvare
completamente quelli che si accostano a Dio per mezzo suo,
perché è sempre vivente per intercedere a loro favore." Quindi,
chi si rifiuta di accostarsi a Dio può anche credere in Gesù, ma
non lo dimostra coi fatti! Inoltre "senza fede è impossibile
essere accetti [a lui], poiché chi si accosta a Dio deve credere
che egli è, e che è il rimuneratore di quelli che premurosamente
lo cercano." (Ebrei 11:6). Notato l’avverbio "premurosamente"? E
quando dice "lo cercano"? È mai possibile che si possa salvare
uno che non cerca Dio premurosamente ma semplicemente dice di
credere in Gesù e poi si fa i fatti suoi, senza "vivere" il
cristianesimo, ovvero senza seguire le orme e l’esempio di Gesù?
Attenzione a non crearci il "nostro" cristianesimo.


11. I veri cristiani ubbidiscono sempre e solo a Dio. Quindi
rispettano le decisioni delle autorità secolari, anche se
pesanti (tasse ingiuste, vedi Romani 13:5-7; quindi chi non le
paga tutte si salva ugualmente?); ma quando viene chiesto loro
di fare cose contrarie alla legge di Dio (come uccidere altri
uomini in guerra, magari cristiani anche loro…) giustamente si
devono rifiutare, anche in base all’episodio narrato in Atti 18,
in particolare i versetti 18-20.


13. Già abbondantemente risposto nelle mie del 10 I 2005 e del
28 II 2005 sempre su GdS.


14. Prendendo anche per buona l’affermazione riportata (ma non
lo è), è come se io dicessi che il cattolicesimo attuale non può
essere la vera religione per il solo fatto che in passato ha
usato le scritture per le crociate e la santa inquisizione, che
ha messo al rogo chi deteneva una Bibbia in casa, che non ha
impedito la II Guerra Mondiale ma anzi ha benedetto tramite i
suoi vescovi le armi e gli eserciti di entrambi i fronti (per la
maggioranza entrambi cattolici…), che ha coperto finchè ha
potuto i preti pedofili e gli stupri alle suore da parte dei
suoi missionari etc… Già, ma se lo dicessi, in fondo, starei
forse mentendo?

Grazie per l’attenzione
Carlo Giovanni Moriondo -
Testimone di YHWH (in italiano: Geova)


GdS - 20 III 2005 -
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Carlo Giovanni Moriondo
Fatti dello Spirito