TESTIMONI DI GEOVA

diOreste Piteo

I Testimoni di Geova hanno espulso la mia famiglia, colpevole di
aver assistito in chiesa al mio matrimonio misto, espellendo,
me, lo sposo, dalla comunità. Infatti dal momento in cui
decidemmo di celebrare le nozze in chiesa con rito misto, è
stato un susseguirsi di eventi e decisioni da parte dei vertici
dell'organizzazione, arrivati a scoraggiare con fermezza i miei
parenti, Testimoni di Geova, compresi i miei genitori, dal
presenziare alla cerimonia in chiesa e al ricevimento, pena la
successiva perdita di privilegi, stima e rispetto da parte di
tutta la comunità. Grazie a questi metodi persuasivi, alcuni
parenti hanno accettato la prassi dei Testimoni di Geova, mentre
i miei genitori hanno preferito, per amore, essere presenti
almeno al ricevimento. Nonostante questo, l'accanimento nei
nostri confronti è proseguito anche dopo il matrimonio. Io, lo
sposo, sono stato subito contattato e dichiarato non più membro
della congregazione, con la condanna alla "morte civile"
all'interno della comunità, i cui componenti non mi rivolgono
più la parola neanche per un semplicissimo saluto. Mio padre,
per essere stato presente al ricevimento, è stato giudicato
colpevole di aver mangiato nello stesso locale dove erano
presenti alcuni invitati cattolici, ex Testimoni di Geova,
perdendo la posizione di "anziano". La famiglia intera ha subito
un danno morale in termini di considerazione e di stima, che
ancora oggi continua ad avere i suoi effetti. Oggi, però, che
posso giudicare con occhio sereno il mio passato, mi accorgo di
aver fatto parte di una setta a lavaggio mentale. Solo ora,
ripensando al mio passato di Testimone di Geova, mi accorgo
quanto sono ridicoli alcuni loro divieti, come, per esempio,
questi: nella Sala non si potevano portare giacche blu, rosse o
dai colori troppo accesi. La gonna delle donne doveva essere
sotto il ginocchio, sennò quando la sorella si sedeva la gonna
si accorciava e noi fratelli potevamo turbarci.La gonna doveva
essere di modello "classico"; la gonna-pantalone non era ammessa.La
scollatura non doveva provocare "strane idee" in noi fratelli.Alle
sorelle con gli orecchini era consentito un solo foro per
orecchio; due fori erano ritenuti mondani.I fratelli esemplari
non potevano applicare spillette al bavero della giacca. Non si
potevano indossare cravatte con personaggi dei fumetti,
Topolino, Paperino ecc. Barba vietata. Pizzetto vietato. Baffi
consentiti. Basette a malapena tollerate. Le scarpe di chi
saliva sul podio dovevano essere con i lacci, i mocassini erano
ritenuti troppo casual. Il vestito degli oratori doveva essere
intero, lo spezzato era troppo disinvolto.Nell'opera di
predicazione fatta per strada non si potevano portare gli
occhiali da sole. Discoteca vietata. Stadio vietato. Concerti
vietati, tranne quelli lirici. Vietato indossare magliette con
disegni che richiamavano l'attenzione su di sé. Indossare Jeans
scoloriti, strappati o con le toppe...La lista continuerebbe
molto a lungo, ma vi risparmio il seguito...Oreste Piteo
(Catania)
Oreste Piteo



GdS - 10 II 2005 -
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Oreste Piteo
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