Testimoni di Geova: scoperto un semplice copia e incolla

diCarlo Moriondo

Gentile Direttore,

ho appena terminato di leggere la premurosa lettera del signor
Carlo Sciotti (GdS - 30 III Ancora sui Testimoni di Geova ) e le
confesso di essere molto preoccupato per il mio equilibrio
mentale; infatti evinco chiaramente che sono diventato, a forza
di frequentare i testimoni di Geova di cui faccio parte, una
sorta di lobotomizzato incapace di capire il lavaggio del
cervello cui mi hanno sottoposto in questi anni, addirittura un
"autolesionista". Leggo anche che ripeto pedissequamente sempre
le stesse cose, e questa è una prova inconfutabile della mia
involuzione mentale.

Per uscire da questo tunnel ho allora chiamato un mio amico
psicanalista e gli ho chiesto di leggere tutto lo scambio
epistolare in questione affinchè mi facesse capire dove
sbagliavo. Ecco il dialogo che ne è seguito:

Carlo (C): allora, pensi davvero che mi stia rimbambendo?

Psicanalista (P): mah, non direi.

C: ma hai visto, addirittura ha scritto un americano, un certo
Gordon Cook, non pensi che questo indichi qualcosa?

P: tieniti forte, ora capirai anche perché nessuno nemmeno prova
a controbatterti seriamente: ho fatto una piccola ricerca su
internet ed ho trovato la stessa identica storia sul sito
http://www.incontraregesu.it/testimonianze%20varie/Cook.htm,
tale e quale, traduzione di un sito probabilmente americano,
http://www.christian-faith.com/html/page/home ; ora, non penso
che il signor Cook legga i vostri scambi epistolari sul tema,
quindi credo che, come è già successo con altre esperienze, ci
sia qualcuno che si diverte a girare ai forum su di voi
esperienze tratte da altri siti, spacciandole per originali e
proprie. Ho scoperto anche un gran numero di lettere copiate da
http://www.sorrisi.com/sorrisi/scheda/art023001016088.jsp, per
esempio AUTOLESIONISTI del nostro stesso Scotti (05/10/04),
LAVAGGIO DEL CERVELLO (25/10/04) e QUINDICI MOTIVI PER NON
UNIRSI AI TESTIMONI DI GEOVA (07/10/04) di Mario De Filippi, FA
MALE... (11/10/04) di Ornello C. (Bari), CACCIATO DALLA SETTA
(10/10/04) di Oreste P. (Catania), e chissà quanti altri mi sono
sfuggiti; ah, ho trovato addirittura una signora che ha usato
una parte di una tua lettera, tale e quale! Inoltre alla pagina
http://www.sorrisi.com/sorrisi/scheda/art023001016780.jsp ho
letto la lettera del signor Cristiano Orefice di Catania
(21/10/2004) che accusava Oreste P. di Catania di essersi
attribuita la lettera di un certo Pierpaolo pubblicata
dall'Unione Sarda del 20/05/2004! Vedi, tutto questo dimostra
solo che sono proprio a corto di idee; loro sì che si ripetono
con un semplice copia e incolla, non sanno più come attaccarvi!

C: ma l’analisi del signor Sciotti, non è convincente a
prescindere?

P: ragioniamo insieme: il signor Sciotti ha usato meno di sei
righe per lanciarti una sventagliata di accuse non
circostanziate, poi si ha incollato una analisi interminabile di
come si dovrebbe circuire persone come te al fine di carpirne la
buona fede ed instillare subdolamente il dubbio sulle loro
convinzioni. In pratica sembra un manuale di come eseguire un
lavaggio del cervello senza che l’altro se ne accorga.

C: ma non credi che in fondo possa avere ragione, che i miei
anziani mi abbiano imbottito di false credenze che non trovano
riscontro nella Bibbia, e che anche loro abbiano subito un
condizionamento mentale simile a quello usato dalla Chiesa
dell’Unificazione?

P: vedi Carlo, chi esercita veramente il controllo su persone
come quelle non può a sua volta essere plagiato, perché per
poter effettuare il lavaggio del cervello seguendo quelle
quattro fasi deve essere ben consapevole delle tecniche da
utilizzare e quali sono le finalità che persegue. Ne va da se
che il soggetto attivo deve sapere quello che sta facendo,
altrimenti, se fosse sincero, venendo a conoscenza che è tutto
un inganno sarebbe il primo a scappare dall’organizzazione. In
genere poi queste persone sono a stretto contatto con i vertici,
ed hanno sempre come scopo ultimo quello di accapparrarsi i tuoi
risparmi e, di conseguenza, sono ricchi anch’essi. Dimmi, come
vivono i tuoi anziani?

C: beh, non posso certo dire che se la passino troppo bene.
Alcuni sono piccoli agricoltori, altri semplici impiegati, altri
ancora lavorano nelle pulizie delle scale; direi proprio che il
loro tenore di vita è molto spesso sospeso sul filo della
povertà. Sai, lo posso affermare con certezza perché spesso li
vado a trovare a casa e non hanno certo case di lusso, anzi. Non
penso che possano celare a tal punto la loro condizione
economica e sociale. Chi glielo farebbe fare!

P: esatto, e questo è un primo indizio: nelle religioni
classiche i "capi" non rischiano mai di fare la fame, difatti li
vedi belli grassocci se non pingui, girano con auto di lusso
blindate, hanno le guardie del corpo, vivono in appartamenti
lussuosi, e mi riferisco anche alla mia religione, quella
cattolica, purtroppo.

C: sì, questo è vero. Però è anche vero che potremmo essere
tutti quanti sotto l’influsso della Torre di Guardia, che ci
manipola con le sue pubblicazioni inducendoci a non leggere
nemmeno più la Bibbia!

P: certo che le opinioni del signor Sciotti ti hanno proprio
sconvolto! Prendiamo qui l’ultima Torre di Guardia che mi hai
portato, del primo aprile dal titolo "La scienza e la Bibbia, si
contraddicono?". Già solo per questi articoli dovresti andar
fiero di appartenere a questo gruppo religioso; io stesso non
sapevo di come la Bibbia contenesse delle indicazioni di natura
scientifica che solo millenni dopo la scienza ha potuto provare.
Inoltre guardiamo qui il primo articolo di natura teocratica:"I
figli, una eredità preziosa". Contiamo insieme i versetti citati
o indicati: uno, due…trentuno, in meno di cinque pagine, levando
le figure! Quindi mi sembra che le affermazioni qui riportate e
che voi studiate siano ampiamente supportate da un buon numero
di scritture; qual è quella scrittura di Paolo che mi citi
spesso che parla dei bereani?

C: è Atti 17:11...ricevettero la parola con la massima premura
di mente, esaminando attentamente le Scritture ogni giorno per
vedere se queste cose stavano così.

P: esatto, proprio quella. Quindi hai tutti gli strumenti per
controllare che la dottrina insegnata sia corrispondente alle
scritture; poi io so che tu hai anche i testi in greco, la
traduzione della CEI, quelle altre che hai trovato su internet,
quindi hai tutti gli strumenti per accorgerti se ti prendono in
giro, non trovi?

C: Ma che dire della sua accusa di ripetere sempre le stesse
cose senza saper controbattere in alcun modo?

P: nota attentamente cosa dice il signor Sciotti: "non parlate
di Bibbia con loro, altrimenti li perdete". Hai visto? Invita a
non scendere sul campo dove voi siete più forti, quello che però
vi distingue come uomini e donne di Dio, e che quindi li
screditerebbe senza appello.

C: sì., l’ho notato anch’io.

P: vedi, io non sono d’accordo con voi su molte cose, però devo
riconoscere che, almeno nel tuo caso, la vostra conoscenza
biblica non è limitata a qualche versetto, anzi. Mi è piaciuto
molto quella volta in cui siamo stati circa un’ora a parlare del
tema conduttore che unisce tutti i libri che compongono la
Bibbia, mi hai spiegato con diversi versetti ed esempi
estemporanei che peccare significa essere incapaci di ubbidire
perfettamente a Dio e perché Gesù è dovuto venire sulla terra
come sacrificio propiziatorio per i nostri peccati; in quella
occasione hai citato e letto almeno una ventina di scritture.

C: sì, mi piace far parlare la Bibbia, per questo la studio
tutti i giorni. Essendo parola ispirata da Dio credo proprio che
sia meglio far parlare le scritture anziché esporre idee
avventate.

P: Credimi, non mi hai dato l’impressione di uno che ripete la
lezioncina a memoria, sentivo chiaramente che era frutto di
riflessione profonda. E poi chiediti: questi signori, hanno
forse risposto alle tue domande? Quando nella tua lettera del 20
III 2005 hai chiesto al signor Mario De Filippi (che ti aveva
attaccato su 15 punti nella lettera del 10 III 2005) perché non
ha spiegato quei falsi nelle traduzioni cattoliche della CEI, ha
forse risposto? Forse non poteva!

C: già, forse era solo un copia e incolla…

P: forse è proprio così, invece tu gli hai ribattuto punto su
punto, e sempre con scritture alla mano. E quando hai chiesto
retoricamente se esisteva oggi un popolo che rispondeva a tutte
quelle scritture profetiche che hai trascritto, dimostrando così
che quello vostro è, probabilmente, aggiungo io, identificabile
come il popolo di Dio il cui nome è riconosciuto in tutto il
mondo come Geova, forse qualcuno si è azzardato a
controbatterti? Non mi sembra, anzi, ho potuto constatare che ad
ogni tua lettera ne seguiva una di insulti e accuse o di qualche
fuoriuscito, magari scopiazzato da un altro sito, mai nessuna
che confutasse punto per punto le tue affermazioni, tranne in
piccola parte. Ma poi, cosa disse Gesù dei suoi discepoli?

C: "Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se
avrete amore fra voi", in Giovanni 13:35.

P: esatto, ed è proprio quello che ho notato stando con voi
durante qualche cena a casa tua. Si vede proprio che provate un
sincero affetto gli uni verso gli altri, e questo dovrebbe
levarti ogni dubbio dal cuore. Il fatto stesso poi che siete gli
unici al mondo a scomodarvi ad andare da perfetti sconosciuti a
diffondere quella che chiamate, giustamente, la buona notizia
del regno di Dio, mostra che provate amore anche verso tutto il
vostro prossimo, senza distinzione di lingue, razze, religioni,
colore della pelle, cultura o livello sociale.

C: grazie, mi hai sollevato da un grave e grande dubbio. Sai, io
credo veramente in Dio, so che il suo nome, Geova, compare circa
7000 volte, credo fermamente che è grazie al sacrificio di suo
figlio Gesù che noi possiamo salvarci, ma che è necessario
seguire il suo esempio in ogni manifestazione della nostra vita;
ho potuto appurare che Gesù è il mezzo, e quindi lo strumento,
con cui il Padre, Geova, ci offre la vita eterna, come
confermato dalla scrittura di Giovanni 3:16-17 che recita:
"Poiché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito
Figlio, affinché chiunque esercita fede in lui non sia distrutto
ma abbia vita eterna. Poiché Dio ha mandato suo Figlio nel mondo
non per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per
mezzo di lui", per non parlare di Colossesi 3:17, Efesini 1:7,
Efesini 2:18 e altre. Seguendo il suo esempio e i suoi
insegnamenti ho cambiato decisamente il mio modo di vivere, e
sia io che la mia famiglia siamo ora persone felici, meno
stressate, unite e amorevoli, tra di noi e verso il prossimo.
Ora conduciamo una vita piena e soddisfacente; è vero,
guadagniamo molto meno di prima perché ho cambiato lavoro per
poter stare più tempo con loro e studiare la Bibbia, ma siamo
tutti molto più ricchi spiritualmente.

Tutto questo grazie a Geova, Dio Padre, per mezzo di Gesù
Cristo, suo Figlio.
Carlo Giovanni Moriondo



GdS - 10 IV 2005 -
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