Il "Nuovo Umanesimo" di Conte

Riceviamo:
Il premier Giuseppe Conte ha reiteramente parlato di "Nuovo Umanesimo". Espressione presa in prestito dai suo referente culturale, o meglio, maestro di vita, Edgar Morin. Nel volume "Insegnare a vivere",  il filosofo francese  ha sintetizzato una sorta di Manifesto  finalizzato alla necessità del genere umano, di tornare a quell'umanesimo, concetto di origini rinascimentali, che rimetteva al centro l'uomo e le sue naturali inclinazioni, contro le storture medievali di ieri e il capitalismo sfrenato di oggi. Per chi mastica un minimo di filosofia e teologia, il significato dell’ umanesimo è chiaro. Nell’umanesimo al centro non c’è Dio ma l’uomo. L’uomo è centro. L’uomo non ha bisogno di Dio. A chi pensava di essere Dio, il profeta Geremia (17,5-10) ammoniva "Maledetto l’uomo che confida nell’uomo, e pone nella carne il suo sostegno, allontanando il suo cuore dal Signore. Sarà come un tamerisco nella steppa; non vedrà venire il bene, dimorerà in luoghi aridi nel deserto". La storia ha abbondantemente dimostrato che tutte le ideologie umane sono miseramente finite nella polvere.
Gianni Toffali

 

 

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