“Giuseppe il misericordioso”
Il giorno 6 dicembre alle ore 21, presso la sala don Vittorio Chiari – Teatro don Bosco a Sondrio, si svolgerà la rappresentazione teatrale “Giuseppe il misericordioso” di e con Pietro Sarubbi.
La serata è la quinta dell’edizione 2019-20 del ciclo di incontri sull’educazione “Per fare un bambino ci vuole un villaggio” intitolata “L’umano alla prova oltre le ferite dell’esistenza”.
Pietro Sarubbi
Pietro Sarubbi, inizia il suo percorso artistico lavorando nel circo per poi affermarsi in teatro, in televisione e al cinema. Studia Regia e Comunicazione all’Università popolare dello spettacolo di Napoli e segue il corso di Regia presso la Civica scuola d’Arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano.
Nel 1980 approda alla RAI in trasmissioni come Portobello, Fantastico e in numerosi film per la TV. Debutta nel cabaret con Zelig e dal 1985 partecipa a film-tv, fiction e sit-com di successo tra cui Casa Vianello, Camera Cafè, il Maresciallo Rocca e Nebbie e delitti. In teatro lavora con Zeffirelli, Lavia, Kantor, Finzi Pasca e Sixty, nel cinema con grandi registi italiani (Gabriele Salvatores, Nanny Loy, Dino Risi) e con importanti registi stranieri quali John Madden e Mel Gibson. Quest’ultimo gli affida il ruolo di Barabba nel film “The Passion of the Christ”, campione di incassi a livello mondiale. Proprio questa interpretazione segna l’inizio di un cammino di ripensamento della propria vita e di conversione che lo porta a un convinto abbraccio della vita cristiana e della Chiesa. Regista per il teatro, conduttore televisivo, scrittore, si occupa anche di formazione aziendale. È docente del corso di Regia presso Milano Cinema e Televisione, dipartimento di Fondazione Milano.
Lo spettacolo
Lo spettacolo intende mettere in luce l’esperienza umana di una persona comune, semplice e devota come San Giuseppe, il padre putativo di Gesù e marito di Maria.
Un’esperienza, quella di Giuseppe, assolutamente fuori del comune, che viene da lui affrontata con semplicità e fiducia in Dio, mostrando come tutti possano affrontare degnamente le difficoltà della vita (la persecuzione di Erode, la fuga in Egitto) ed i fatti più straordinari che sorpassano infinitamente la nostra piccolezza.
Uno spettacolo dunque che si inserisce pienamente nella rassegna di quest’anno con lo scopo di dare speranza, coraggio e fiducia agli uomini di oggi, tanto privi di queste virtù e scoraggiati da un cielo sempre più plumbeo che nasconde loro il sole della bellezza e della vita.
“Giuseppe, uomo scolpito dal silenzio, con mani dure e callose, ha vinto i sogni e i dubbi. Coraggioso nell’amore, dal cuore paterno, ha collaborato a cambiare la storia dell’umanità: ha preso con sé Maria e ha dato una casa a Gesù. Maria diede un cuore di carne al Figlio di Dio, Giuseppe gli insegnò a diventare uomo