DIOCESI. Dal Vescovo Annuncio di Visita Pastorale. Occasione di Grazia

A tutti i Membri del Popolo Santo nella Chiesa di Dio che è in Como,
ai Laici e alle Laiche, alle Famiglie, ai Membri della vita consacrata,
ai Diaconi e ai Presbiteri che svolgono il loro ministero all’interno dei diversi Vicariati.

Come è già stato annunciato a conclusione del Sinodo Diocesano, vorrei aiutare i diversi Vicariati,
mediante una Visita Pastorale, ad avviare, nei prossimi mesi, quel movimento di conversione che
ci fa avanzare verso le mete indicate dal libro sinodale “Testimoni di misericordia”, in particolare
riguardo ai tre punti indicati come fondamentali: la missionarietà, la sinodalità, la ministerialità.
Non si tratterà di una Visita Pastorale in “senso stretto” (cfr. can. 398 CIC), ma certamente sarà
una vera occasione di grazia perché tutti siamo resi consapevoli delle responsabilità che il Signore
ci ha affidato, così che la nostra Comunità cristiana possa rinnovarsi e rispondere prontamente
alle sfide del tempo presente, presentandosi alla società in cui viviamo come un segno di speranza
da diffondere a tutti (cfr. Congregazione per i Vescovi, Direttorio Apostolorum Successores, nn. 220
e 223).
Non abbiamo la pretesa (o l’illusione!) di descrivere una Chiesa ideale, né di ritornare a quella di
un tempo passato che non si ripeterà più, ma di scoprire i fermenti di grazia, riconoscere le
autentiche “buone prassi” che pure oggi sono presenti nelle varie realtà parrocchiali, nei
movimenti, associazioni o gruppi del Vicariato, senza tralasciare i limiti di una Chiesa che fa
ancora fatica a uscire dai propri confini territoriali per testimoniare nel nostro ambiente
secolarizzato i segni (ben presenti) della misericordia di Dio.
Vogliamo gioire insieme per i doni del Signore nel nostro territorio attraverso la testimonianza
viva e coraggiosa di tanti battezzati, uomini e donne, membri del popolo di Dio sacerdotale,
profetico e regale, che annunciando la misericordia di Dio con le loro opere, si qualificano come
operatori di pace e testimoni di compassione.
Contemporaneamente, vogliamo avviare insieme nuovi processi, suggeriti già dal cammino
sinodale celebrato in diocesi, ma anche da quello delle Chiese in Italia, con cui ci troviamo in
piena sintonia, secondo le situazioni storiche che questi tempi ci lasciano intravvedere, con il
coraggio di affrontarle, dal momento che siamo chiamati a diffondere nel nostro ambiente il buon
profumo della carità di Cristo.
La Visita Pastorale, quindi, rileverà l’immagine di Chiesa che vive in questo nostro tempo, ricca
di fermenti di vita, ma anche ci aiuterà a renderci consapevoli dei limiti e delle lentezze dovute
alle nostre povertà e incompletezze.
Sarà una occasione per incoraggiare una ripresa più autentica della nostra testimonianza cristiana,
un sostegno che deriva dalla fecondità della grazia di Dio, che non viene mai meno, insieme a un
desiderio sincero, da parte nostra, di una maggiore fedeltà, in questo tempo santo che si traduce
in un’audacia nuova, al di là di ogni forma di scoraggiamento e di incertezza, che ci obbliga a
proporre nella società plurale in cui viviamo nuove forme di evangelizzazione.
La Visita Pastorale coinvolgerà, nello stile delle “conversazioni nello Spirito”, soprattutto quanti
sono impegnati a servire i fratelli nella varietà dei diversi ministeri (ordinati, istituiti e di fatto), così
che possa sostenere la presenza creativa dei sacerdoti e dei diaconi, dei laici e delle laiche, dei
membri della vita consacrata. Richiederà il coinvolgimento dei catechisti, degli operatori pastorali
e liturgici, dei membri dei consigli pastorali e degli affari economici. Rivivremo lo stile sinodale
della Chiesa, come l’abbiamo in parte sperimentata già durante il nostro Sinodo, una Chiesa
intenta creativamente a una trasformazione missionaria delle parrocchie con un nuovo approccio
sul territorio. E non vorrei dimenticare quanti si impegnano per la formazione dei laici attraverso
l’evangelizzazione delle singole categorie professionali e intellettuali, che oggi rappresentano un
importante sfida pastorale (EG 102), compresi quanti sono coinvolti nel sostegno dei poveri e
nell’accompagnamento degli emarginati.
Ritengo quanto mai opportuno, infine, che la Comunità cristiana utilizzi la Visita Pastorale per
riflettere realisticamente sulla situazione giovanile nel Vicariato, considerata non solo come una
particolare urgenza, ma anche come una possibile risorsa. Vorrei tanto coinvolgere i giovani
cristianamente impegnati perché si facciano loro stessi apostoli dei loro coetanei, mentre
testimoniano che Cristo è la via da seguire per vivere nella verità e avere la vita in abbondanza.
È il Signore, attraverso la Visita Pastorale, che viene nei diversi Vicariati per visitare il suo popolo,
incontrando ciascuno nella sua realtà concreta, per sostenerlo nelle difficoltà del suo cammino,
per immettere una nuova capacità propulsiva, tanto da incoraggiare la missione comune di ogni
battezzato e delle Comunità a servizio della società in cui viviamo.
In attesa di incontrarvi come amico, fratello e padre, condiscepolo del Signore Gesù, indìco
ufficialmente la Visita Pastorale, vi saluto cordialmente e invoco per tutti voi dal Signore la vera
gioia e ogni consolazione dello Spirito.
In attesa di incontrarvi come amico, fratello e padre, condiscepolo del Signore Gesù, indìco ufficialmente la Visita Pastorale, vi saluto cordialmente e invoco per tutti voi dal Signore la vera gioia e ogni consolazione dello Spirito.

Il vostro vescovo
Oscar cardinale Cantoni
Como, 31 agosto 2023
sac. Marco Fiorenzo Nogara
Cancelliere Vescovile

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