La Civiltà Cattolica - quaderni 3945, 3944, 3943, 3942
===============quaderno 3945
EDITORIALE
209 IL CARDINALE PAROLIN ALL’ONU: RISPETTARE E PROTEGGERE
Intervenendo all’Assemblea generale annuale dell’Onu, il 29 settembre a New York, il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, ha espresso la propria visione della situazione mondiale attuale. Il 2014 è un anno particolarmente teso a causa di conflitti nel nord dell’Iraq e della Siria. Il cardinale ha sottolineato l’importanza del rispetto di ogni persona e la necessità di intervenire per proteggere le vittime di questa situazione. Non si può lasciare che dei popoli vengano massacrati. C’è un altro elemento in cui si deve esercitare la «responsabilità di proteggere», ed è quello dello sviluppo.
ARTICOLI
213 UNA CHIESA IN CAMMINO SINODALE
Le sfide pastorali sulla famiglia
Antonio Spadaro S.I.
Dal 5 al 19 ottobre si è tenuta a Roma la III Assemblea Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, dedicata al tema Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’Evangelizzazione. È stata una tappa in un processo sinodale già iniziato un anno fa e che si concluderà nell’ottobre del 2015. Su esplicito invito del Papa, il dibattito sui temi della famiglia e sulle sfide che esso comporta è stato aperto e franco, producendo una serie di testi che registrano, senza timore, posizioni differenziate. A partire dalla famiglia, questa esperienza ha riproposto il tema del rapporto tra la Chiesa e il mondo. Si è vissuto un clima definito da alcuni «quasi conciliare». Il processo resta aperto su tutte le questioni discusse, alla luce di ciò che si legge nella Relatio Synodi: «Occorre accogliere le persone con la loro esistenza concreta, saperne sostenere la ricerca, incoraggiare il desiderio di Dio e la volontà di sentirsi pienamente parte della Chiesa anche in chi ha sperimentato il fallimento o si trova nelle situazioni più disparate».
228 RILEGGERE LA «GAUDIUM ET SPES» UNA CHIESA PER IL MONDO
Santiago Madrigal S.I.
La costituzione pastorale Gaudium et spes del Concilio Vaticano II presenta una triplice singolarità: si rivolge «non più ai soli figli della Chiesa, ma a tutti gli uomini»; ha avuto una lenta e faticosa elaborazione; ha usato una metodologia induttiva, nella sua argomentazione preliminare «scrutando i segni dei tempi e interpretandoli alla luce del Vangelo». In questo articolo l’esposizione procede in due momenti: nel primo, di tipo narrativo, si ricostruisce, attraverso alcuni pronunciamenti di Giovanni XXIII e di Paolo VI, lo spirito che i due Papi hanno voluto dare al Concilio; nel secondo, di natura più sistematica, si considerano la lettera del documento e l’organizzazione interna della Gaudium et spes, soffermandosi in modo particolare sul capitolo IV della prima parte.
243 IL SENSO DEL PECCATO
Giovanni Cucci S.I.
Dopo aver analizzato, in un precedente articolo, alcune caratteristiche del senso di colpa, nel presente contributo si considera il senso del peccato in una prospettiva fenomenologica, interpellando la riflessione della filosofia e delle scienze umane. Questo confronto può mostrare alcuni aspetti interessanti, ma anche sconcertanti, dell’essere umano. Tra essi si possono ricordare soprattutto la tensione verso l’Assoluto e l’impossibilità di averlo a propria disposizione, la dimensione affettiva della valutazione, il rapporto tra piacere, proibizione e morte, e la necessità della riconciliazione e del perdono per continuare a vivere.
257 UNGARETTI, PELLEGRINO DI SPERANZA
Giuseppe Bortone S.I.
L’articolo non intende presentare tutte le tematiche ungarettiane, ma una in particolare, «Ungaretti, pellegrino della speranza». Giuseppe Ungaretti, protagonista nella poesia europea del Novecento, può essere considerato un grande pellegrino della speranza, sulla scia di Dante. Nello sviluppo di questa tematica si prospetta la morte del figlio Antonietto, visto come l’«Aurora dell’intatto [eterno] giorno del padre», e si delinea il rapporto tra Inferno, Purgatorio e Paradiso ungarettiani e Inferno, Purgatorio e Paradiso danteschi. Infine si offre l’analisi tematico-estetica di alcune poesie, in particolare quella dedicata alla madre, contenuta nella silloge Giorno per giorno, e della composizione «Canzone», contenuta nella silloge La Terra Promessa.
FOCUS
269 LA TERRA DEI FUOCHI
Francesco Occhetta S.I.
La terra dei fuochi è un’area di circa 1.100 kmq, che si estende a nord della provincia di Napoli e a sud della provincia di Caserta e include 57 Comuni in cui vivono circa 2,5 milioni di persone. Da circa 30 anni quella terra non trova pace, è il crocevia di molti interessi criminali e di una gestione pubblica dell’ambiente disattesa. È stata ribattezzata «terra dei fuochi» perché all’imbrunire e durante le notti si riempie, lungo le strade, di fuochi che liberano nell’aria nubi tossiche cariche di diossina. Ma l’area include anche le cave in cui sono stati seppelliti negli ultimi 25 anni circa 10 milioni di tonnellate di rifiuti. La testimonianza della Chiesa campana sta scuotendo la cultura e portando uomini e donne a confessare le violenze subite dalla loro terra. È la lotta impari tra Golia, capace di seminare paura e ricattare popolazioni intere, e il giovane Davide, chiamato da Dio a governare il suo popolo.
279 UN COMPITO GRAVOSO PER IL NUOVO PRESIDENTE DELL’INDONESIA
Pierre de Charentenay S.I.
L’Indonesia prosegue il suo cammino verso una democrazia piena: un momento significativo è stata l’elezione a suffragio universale di Joko Widodo, che ha assunto ufficialmente le sue funzioni il 20 ottobre 2014 a Giacarta. Ma le sfide che attendono il neoeletto sono notevoli, essendo questo un Paese di 250 milioni di abitanti, frazionato in 17.500 isole disseminate su una spazio di circa 5.000 km. Le aspettative sono enormi per il giovane Presidente, che ha vinto le elezioni per la sua popolarità, ma che non ha un’esperienza di Governo nazionale. La sua coalizione politica possiede soltanto il 38% dei seggi nel Parlamento. La ricerca di compromessi sarà difficile, ma necessaria per governare. Occorrerà prendere molte decisioni per ridurre la povertà, ricostruire le infrastrutture, combattere la corruzione e garantire la sicurezza minacciata da gruppi fondamentalisti islamici. Il carisma del nuovo Presidente dovrebbe costituire una opportunità per realizzare il suo compito.
NOTE E COMMENTI
293 LA COMUNIONE DEGLI UOMINI CON DIO E TRA LORO OLTRE LA MORTE
Giandomenico Mucci S.I.
La nota riprende una tesi di Jean Delumeau, la critica e la completa teologicamente. Nella vita eterna, i santi vedono e amano Dio: è la beatitudine primaria. Vedono altresì e amano le persone care che con loro si sono salvate: è la beatitudine secondaria. Questo amore per i propri congiunti non è tuttavia misurabile, nell’eternità, con il metro dell’intensità dell’affetto terreno. Il santo, conformandosi alla divina volontà, amerà più intensamente coloro nei quali si è riversato più abbondantemente l’amore di Dio. Questa è la dottrina di san Tommaso.
NECROLOGIO
300 IN RICORDO DI P. ANGELO MACCHI S.I.
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Il 9 ottobre 2014 è morto il p. Angelo Macchi, scrittore emerito della Civiltà Cattolica. Nato a Inveruno (Mi) nel 1923, ed entrato nella Compagnia di Gesù nel 1942, si laureò a Padova in giurisprudenza e si specializzò in scienze politiche negli Stati Uniti. Dal 1958 al 1993 fu redattore e poi direttore di Aggiornamenti Sociali, la rivista dei gesuiti di Milano, occupandosi soprattutto della vita politica italiana. Dal 1993 passò alla Civiltà Cattolica, dove scrisse di politica estera. Religioso esemplare, era un polemista nato, dotato però di grande delicatezza e signorilità nel tratto con gli altri. Accompagnò da vicino molti protagonisti artefici della ricostruzione postbellica dell’Italia, e ne divenne cordiale amico.
RECENSIONI
303 RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
Bauman Z. 304 - Bellingreri A. 309 - Cortoni C. U. 303 - Fabro C. 308 - Habermas J. 306 - Obirek S. 304 - Sostegno (Il) educativo alla genitorialità: contributi pedagogici 309
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===============Quaderno 3944
DOCUMENTO
105 «REMATE DUNQUE! REMATE, SIATE FORTI!»
Papa Francesco
Il 27 settembre scorso Papa Francesco ha presieduto, nella chiesa del Gesù di Roma, la liturgia di ringraziamento in occasione del bicentenario della ricostituzione della Compagnia di Gesù. Nell’omelia, ha ricordato come la Compagnia, in un tempo di tribolazione e turbamento come quello della sua soppressione nel 1773, abbia saputo esercitare il discernimento della volontà di Dio. Al momento della ricostituzione, nel 1814, i gesuiti erano un piccolo gruppo che si sentiva investito della grande missione di portare il Vangelo sino ai confini della terra. Così si devono sentire i gesuiti anche oggi: in uscita, in missione.
ARTICOLI
110 LA SANTA SEDE E L’INIZIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
Giovanni Sale S.I.
Il ruolo che il Papa e la Santa Sede ebbero nei mesi immediatamente successivi all’attentato di Sarajevo del 28 giugno 1914 è tuttora molto controverso in sede storica. Alcuni interpreti, a partire dalla fine del conflitto e basandosi su alcuni documenti erroneamente intesi, accusavano Pio X di aver incoraggiato l’Austria a intraprendere una guerra contro la Serbia per colpire la Russia e le sue ambizioni panslaviste, per cui pesava sulla Santa Sede parte della responsabilità di una cruentissima guerra. Tale posizione non è più sostenuta dagli storici, che invece rimproverano il Papa per essere intervenuto troppo tardi con un suo appello alla pace. Questa modalità di agire rientrava però nella prassi consolidata della Santa Sede in caso di guerre. Di fatto, un suo appello «preventivo» non sarebbe stato certamente accolto neppure dalle nazioni cattoliche.
123 IL SENSO DI COLPA: UNA ZAVORRA INUTILE?
Giovanni Cucci S.I.
Il senso di colpa, nel sentire comune, viene per lo più considerato negativamente, come sinonimo di una maniera malata di vivere, che blocca il piacere e toglie la pace. La sua eliminazione tuttavia non rende più bella e gustosa l’esistenza; al contrario, porta a distruggere se stessi. La voce interiore che ricorda il male compiuto, pur presentando possibili derive nevrotiche, conosce livelli differenti che, se educati, possono essere di aiuto per attuare al meglio le proprie potenzialità, rendendosi attenti al bene, di se stessi come dell’altro.
137 VENEZIA: 71A MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE cinematografica
Virgilio Fantuzzi S.I.
Una galoppata attraverso i 20 film in concorso alla recente Mostra di Venezia. Un mondo non pacificato si rispecchia in opere che parlano di stragi descritte con colori raccapriccianti: dal genocidio degli armeni nel 1915 all’uso dei droni nell’attuale lotta degli Usa contro i terroristi. Anche in tempo di pace si sviluppano situazioni conflittuali, all’interno delle quali gli uomini si combattono reciprocamente con armi non convenzionali. Il disagio di vivere in un mondo dove il progresso non tiene conto delle esigenze avvertite dagli elementi più deboli della società. Fanno eccezione, per fortuna, i ragazzini, che riescono a crescere nonostante gli scarsi aiuti che ricevono dagli adulti. La Mostra ha reso omaggio a due poeti, Leopardi e Pasolini, con due film di esito ineguale. Il Leone d’oro è andato a un film oltremodo sofisticato, che difficilmente uscirà nelle sale cinematografiche.
FOCUS
153 DAL TERRORISMO AL TERRITORIO: IL COSIDDETTO «CALIFFATO»
Pierre de Charentenay S.I.
Nel giugno scorso è stato proclamato un «Califfato» nel nord della Siria e dell’Iraq; i suoi combattenti hanno conquistato territori e città. Tre anni dopo la morte di Bin Laden si sta sviluppando in Medio Oriente il movimento jihadista. Non si tratta di una guerra tra religioni, ma di interessi politici e sociali, e molti musulmani hanno condannato questa iniziativa. Il «Califfato» ha dimostrato una grande capacità di reclutare adepti non soltanto nei Paesi musulmani, ma anche in Occidente. Una soluzione militare potrebbe fermare i combattenti del «Califfato», ma con truppe via terra. Oltre però all’azione militare, è indispensabile un’azione politica per rafforzare il Governo dell’Iraq, che è troppo debole. Resta ancora un altro piano di azione: quello che riguarda la società civile di quei Paesi che costituiscono la sede privilegiata della guerra mediatica. È assolutamente necessario evitare che avvenga un contagio dell’ira e dell’odio.
159 NIGERIA: TERRORE «BOKO HARAM» E ANSIA EBOLA
Luciano Larivera S.I.
Dal 2009 un gruppo jihadista salafita terrorizza la Nigeria. È denominato Boko Haram, ossia l’«educazione occidentale è impura». I suoi adepti sembrano puntare alla creazione di un loro Califfato, che si estenda oltre confine, o addirittura all’islamizzazione dell’intera Nigeria. Oltre alla repressione militare, finora inadeguata e spesso brutale, occorre far avanzare le trattative per il cessate il fuoco. La smilitarizzazione negoziata di Boko Haram richiederà politiche a favore dell’occupazione giovanile e una serrata lotta alla corruzione. Dallo scorso luglio, inoltre, i nigeriani temono che i circoscritti casi di ebola nel sud del Paese — 19 casi e 7 morti — siano la premessa di un’epidemia catastrofica. Tuttavia rispetto a Liberia, Guinea e Sierra Leone, con oltre 5.000 morti, la Nigeria conta su un sistema sanitario capace di contenere il contagio.
VITA DELLA CHIESA
171 ISPIRAZIONE E VERITÀ DELLA SACRA SCRITTURA
Il nuovo Documento della Pontificia Commissione Biblica
Klemens Stock S.I.
Nel luglio scorso è stato pubblicato il Documento della Pontificia Commissione Biblica Ispirazione e Verità della Sacra Scrittura. La parola che viene da Dio e parla di Dio per salvare il mondo. Basandosi sull’insegnamento della Dei Verbum, esso esamina che cosa gli stessi scritti biblici dicono sulla loro provenienza da Dio e quale verità si trova al centro della loro testimonianza. Il Documento prende in considerazione anche alcuni passi biblici la cui verità (e ispirazione) sembra problematica. Sulla base della preparazione anticotestamentaria, Gesù costituisce il culmine della rivelazione di Dio e manifesta il culmine dell’ispirazione. Gesù, che è la verità (cfr Gv 14,6), rivela il Padre e dà accesso al Padre, sorgente di ogni vita e salvezza. L’ispirazione e la verità degli scritti biblici sono al servizio della rivelazione divina, il cui oggetto è Dio stesso e il suo disegno di salvezza. La parola della Sacra Scrittura proviene da Dio e parla di Dio per salvare il mondo.
RIVISTA DELLA STAMPA
188 LA POSSIBILITÀ DI UN’ETICA NICHILISTICA SECONDO GIANNI VATTIMO
Giandomenico Mucci S.I.
Il libro che presentiamo, opera di un giovane professore universitario polacco, è un contributo alla conoscenza del pensiero di Gianni Vattimo, del quale esaminiamo alcuni punti nodali, che si riflettono anche sulla religione.
RECENSIONI
194 RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
Angelucci D. 205 - Barbieri M. 204 - Benini C. 204 - Castelli F. 194 - De Marinis M. 207 - Giansante G. 201 - Messinese L. 203 - Pontificia Comisión para América Latina 197 - Saba G. F. 199 - Sabato (Il). Il settimo giorno nell’ebraismo e nel cristianesimo 195 - Stefani P. 195
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===============Quaderno N° 3943
LO STILE DI PAOLO VI E LO STILE DEL VATICANO II
MATRIMONIO E «SECONDE NOZZE» AL CONCILIO DI TRENTO MATRIMONIO E STRUTTURA NUZIALE DELLA RIVELAZIONE CRISTIANA
LA FAMIGLIA, LUOGO DI EDUCAZIONE ALLA FEDE SECONDO LA BIBBIA
LA PIAGA SOCIALE DEL GIOCO D?AZZARDO
LA POVERTÀ IN ITALIA: UNA REALTÀ ALLARMANTE
LEGGE NATURALE E ISTANZE PASTORALI
GOMORRA TRA «FICTION» E REALTÀ
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
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===============Quaderno 3942
ARTICOLI
449 VIVERE LA MISSIONE IN GIAPPONE
Adolfo Nicolás S.I.
In questo discorso in occasione del centenario della Sophia University di Tokio, retta dalla Compagnia di Gesù, il p. Generale Adolfo Nicolás S.I. ha messo in rilievo tre atteggiamenti fondamentali che devono caratterizzare la missione in terra giapponese: la «riverenza» e il rispetto per il lavoro di Dio nella cultura del popolo di quella terra; la «sensibilità» per le dimensioni più profonde della realtà, dove è possibile l’incontro con Dio; e la «speranza» che non confida in un rapido successo e nei risultati immediati, perché Dio va a «tre miglia all’ora», cioè secondo il passo dell’uomo. In particolare, afferma che occorre avvertire il profondo legame tra la religione e il «senso musicale», che comporta un’apertura alla trascendenza, alla profondità, alla gratuità e alla bellezza.
455 IL PLURALISMO CONFESSIONALE IN ALBANIA
Mario Imperatori S.I.
Al fine di meglio cogliere la portata interreligiosa della visita pastorale di Papa Francesco in Albania, sulla base dello studio storico-giuridico di Giovanni Cimbalo, l’articolo cerca di documentare la nascita, lo sviluppo e le caratteristiche del particolare pluralismo confessionale albanese, suggerendone anche il significato e le potenzialità attuali, in un momento in cui l’Albania si avvicina quanto mai all’Unione europea, e il Medio Oriente sta attraversando una crisi molto profonda, di cui è parte integrante anche la questione dell’identità e del ruolo dell’islàm nelle società moderne. L’autore è direttore dell’Istituto filosofico-teologico albanese a Scutari.
469 LA CORNICE STORICA DELLA RICOSTITUZIONE DELLA COMPAGNIA DI GESÙ NEL 1814
Manuel Revuelta González S.I.
Il 7 agosto si è celebrato il bicentenario della ricostituzione della Compagnia di Gesù. Papa Pio VII la ristabiliva a tutti gli effetti con la bolla Sollicitudo omnium ecclesiarum (1814). Tra le motivazioni per una decisione così importante il Papa rimarcava la sua sollecitudine per tutte le Chiese, il consenso quasi universale del popolo cristiano, le necessità del momento presente, «le quali giova più deplorare che richiamare», e la fiducia nei gesuiti come «remiganti esperti», capaci di contribuire a salvare dal naufragio la barca della Chiesa scossa dalla tempesta. Una ricostituzione, quella della Compagnia di Gesù, molto diversa da una semplice restaurazione o da una mera riforma. In questo articolo vengono esaminati i contesti storici di tale ricostituzione.
FOCUS
481 DIVERSITÀ RELIGIOSA E CONFLITTI NEL SUD-EST ASIATICO
Pierre de Charentenay S.I.
Le popolazioni del Sud-Est asiatico conservano un senso religioso molto forte, più di quello presente in Europa. Le motivazioni religiose però si mescolano con quelle politiche, per cui il senso di appartenenza rimane confuso. Frustrazioni politiche tendono a esprimersi per mezzo di appartenenze religiose radicali, perché la politica non sembra dare una risposta ai problemi cruciali della disuguaglianza e della povertà del sub-continente. Lo scarso livello di educazione di molte di queste popolazioni le rende passibili di manipolazioni. Un’azione di pace, quindi, dovrà passare attraverso l’educazione, e soprattutto attraverso un chiarimento dei ruoli delle religioni.
VITA DELLA CHIESA
492 DIRITTO E TEOLOGIA IN UNA LETTERA DI PAPA FRANCESCO
Ottavio De Bertolis S.I.
In una Lettera inviata, il 30 maggio scorso, ai partecipanti al XIX Congresso internazionale dell’Associazione internazionale di diritto penale, Papa Francesco propone ai penalisti di arricchire la loro riflessione con tre elementi propri della loro disciplina: la riparazione del danno esterno e obiettivo; la confessione, finestra e indice del cambiamento interiore; e la contrizione, disposizione indispensabile per il risanamento interiore. Questi tre aspetti concorrono a formare una giustizia integrale, per impedire che la giustizia umana diventi violenza istituzionalizzata, ossia la semplice forza dello Stato, che è per sua natura onnipotente, contrapposta alla limitata violenza del singolo.
PROFILO
501 GIUSEPPE PIGNATELLI (1737-1811), PROTAGONISTA DI UNA RINASCITA
Philippe Lécrivain S.I.
Giuseppe Pignatelli fu l’anello di congiunzione tra l’antica e la nuova Compagnia e uno dei principali attori della sua rinascita. La sua vita è scandita in tre tempi: l’inizio in Compagnia, la situazione dopo la soppressione, la parziale ripresa. Pignatelli, di nobile famiglia spagnola con origini napoletane, entra in Compagnia a 16 anni, e a 25 è ordinato sacerdote. I gesuiti sono espulsi dalla Spagna nel 1767 e, dopo un penoso viaggio per mare, giungono in Italia e si insediano a Ferrara. Dopo la soppressione Pignatelli cerca di tenere uniti i compagni e si dedica a opere di carità spirituale e materiale. Ma la Compagnia sopravvive in Russia, e dal 1796 il Papa concede la riapertura di alcune case. Così Pignatelli ritorna gesuita: è maestro dei novizi, poi Provinciale d’Italia, per concludere la sua vita a Roma. È stimato dai suoi contemporanei per la profonda vita interiore, l’umiltà, la carità e la fiducia in Dio.
INTERVISTA
510 L’ISLAM, IL PAPA, L’ABBRACCIO DI GERUSALEMME
Intervista a Omar Abboud
Antonio Spadaro S.I.
Nel viaggio in Terra Santa, compiuto dal 24 al 26 maggio scorso, Papa Francesco ha voluto con sé due amici argentini, il rabbino Abraham Skorka e il dottor Omar Abboud, già segretario del Centro islamico di Argentina. A rappresentare profeticamente il significato di questo incontro fraterno è stato un abbraccio di questi tre amici davanti al Muro occidentale di Gerusalemme. All’indomani dell’escalation di violenza a seguito del rapimento e dell’omicidio di tre ragazzi israeliani, il nostro Direttore ha intervistato il dottor Abboud, rievocando quell’abbraccio e ragionando sul Medio Oriente, sul fondamentalismo, sul significato della religione e sulle sfide aperte in un tempo di tensioni e di conflitti. Il valore dell’amicizia di questo esponente islamico con Jorge Mario Bergoglio emerge tra le righe, rivelando anche tratti inediti del Pontefice.
ARTE MUSICA SPETTACOLO
525 «WALESA. L’UOMO DELLA SPERANZA», UN FILM DI
ANDRZEJ WAJDA
Virgilio Fantuzzi S.I.
Fin dagli anni Cinquanta il regista Andrzej Wajda, veterano del cinema polacco, ha analizzato con i film la storia tormentata del suo Paese. Per farlo, ha dovuto destreggiarsi tra gli ostacoli frapposti dalla censura, approfittando delle fasi del disgelo, prima, o di quelle che annunciavano cambiamenti politici, dopo. Oggi torna sui nostri schermi con un film dedicato a Lech Walesa, l’elettricista dei cantieri di Danzica, leader del movimento Solidarnosc, diventato il primo Presidente scelto con elezioni libere in Polonia. Per l’argomento e per la tecnica adottata (a cavallo tra fiction cinematografica e documentario d’assalto) il film compone una sorta di trilogia ideale con i precedenti film di Wajda: L’uomo di marmo (1977) e L’uomo di ferro (1981).
RECENSIONI
531 RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
Bosco G. 541 - Chesterton G. K. 543 - Cortimiglia F. 546 - De Rosa D. 542 - De Vitiis P. 531 - Firpo M. 536 - Forte B. 547 - Guasco M. 538 - Maraviglia M. 538 - Motto F. 541 - Pace E. 539 - Parazzoli F. 545 - Pascal B. 533 - Religioni (Le) nell’Italia che cambia. Mappe e bussole 539 - Sellier Ph. 533 - Zaccuri A. 543 - Zatti M. 534
549 INDICE DEL III VOLUME DEL 2014
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