2 10 TRA SACRO & PROFANO ("SCHERZA CON... I SANTI", MUSEO DIOCESANO, VENEZIA, 6 FEBBRAIO - 11 APRILE

Rielaborazioni dei Santi in stile Manga

Mentre circa 75 mila persone guardavano con il naso all'insù il famoso Volo dell'Angelo a Piazza San Marco, appena qualche metro più in là ha aperto i battenti nel Museo diocesano una Mostra a dir poco assai curiosa: "Scherza con... i Santi" che presenta le immagini dei santi della tradizione cattolica rielaborate in stile manga. La loro è stata rivisitata con il linguaggio fumettistico delle nuove generazioni, grazie al lavoro svolto dallo Studio Ebi di Brescia, per avvicinarsi ai giovani in modo nuovo e più moderno. L'esposizione di 80 soggetti , è nata dall'esigenza di far incontrare il pubblico adolescente con il linguaggio iconografico dell'arte religiosa che nel corso dei secoli ha comunicato, attraverso un vero e proprio dizionario di immagini, i temi della fede e della storia sacra. La mostra- infatti- non banalizza l'immagine dei santi; piuttosto, avvalendosi di esperti, ha approfondito i dati della tradizione e gli attributi dell'iconografia, semplicemente traducendoli in una lingua spigliata, vivace e più facilmente comprensibile. Pertanto l'iconografia è la stessa che forse le nuove generazioni (e non solo loro) non riconoscono: san Giorgio uccide il drago, santa Lucia ha gli occhi sul vassoio , san Sebastiano è trafitto dalle frecce, san Marco ha il leone accanto a sé. Il percorso espositivo conferma che il manga, caratteristico fumetto giapponese, ha sempre maggior successo in Italia, grazie anche ai cartoni animati. Di fatto, sono sempre più diffusi i blog e i siti che si occupano dell'argomento. Sul web ne esistono alcuni, come Crearti.eu, che permettono di acquistare il proprio ritratto in stile manga: basta inviare una foto della persona di cui si vuole ricevere il ritratto e in pochi giorni la tela arriverà direttamente a casa propria. Nel contesto del Museo Diocesano di Venezia i visitatori (piccoli e grandi) sono invitati a confrontare le immagini dei disegni con alcuni capolavori del passato: da qui è possibile partire verso percorsi e itinerari in città (dalle chiese alle Gallerie dell'Accademia) per riscoprire i grandi cicli iconografici nei quali l'iconografia dei santi è spesso protagonista. I disegni manga realizzati dallo Studio Ebi di Brescia, coordinato da Paolo Linetti, permettono inoltre di suggerire l'idea che la santità è virtù attuale e giovane, che non appartiene a un'epoca passata ma veste "blue jeans e Tshirts", che non è estranea al vissuto dell'uomo di oggi, ma è la dimensione essenziale della persona umana stessa che vive la propria scelta di fede.

Info utili

'Scherza con... i Santi' - Museo Diocesano di Venezia, Chiostro sant'Apollonia 6 febbraio/11 aprile 2010

Orari: aperto dal giovedì al martedì dalle ore 10.00 alle ore 17.00

Ingresso gratuito fino a 5 anni, € 1,00 fino a 12 anni. € 3,00 dai 13 anni. L'ingresso include la visita al museo diocesano e al Chiostro di Sant'Apollonia.

Visite guidate: gratuite comunicate a mezzo stampa. Sono possibili percorsi didattici in Basilica di San Marco associati alla visita della mostra. Per gruppi di ragazzi e scolaresche è possibile organizzare speciali laboratori didattici. Per informazioni 041.2413817.

Catalogo e cartoline: prodotti da Studio Ebi in vendita presso la mostra.

Parole per capire

Manga (=ascolta) è un termine che in Giappone indica i fumetti in generale. Qui i fumetti hanno un ruolo culturale ed economico rilevante, e sono considerati un mezzo artistico ed espressivo alla pari della letteratura, del cinema o di altri mass media.

I manga non rappresentano un genere, ma sono chiamati così, in Giappone, i fumetti di qualunque target, tematica ed anche nazionalità, poi eventualmente distinta in "Nihon no manga" (fumetti giapponesi"), "Itaria no manga" ("fumetti italiani"), e così via.

Al di fuori del Giappone, il termine manga è invece utilizzato per indicare semplicemente i fumetti giapponesi,. Il termine manga significa letteralmente "immagini casuali" o "immagini senza nesso logico". Fu inizialmente impiegato alla fine del XVIII secolo in alcune pubblicazioni, come il libro d'illustrazioni "Shiji no yukikai" di Santō Kyōden, e il "Manga hyakujo" di Aikawa Minwa, entrambi del 1798. In seguito fu anche adoperato dal famoso artista giapponese Hokusai nell'Hokusai manga del 1814. Rakuten Kitazawa fu, invece, il primo disegnatore ad utilizzare la parola manga nel suo attuale significato di fumetto.

Caratteristiche

Le caratteristiche stilistiche dei manga possono provocare nel lettore alcune incertezze nella classificazione del genere. Tendenzialmente in Europa si identifica il fumetto con una produzione per bambini e ragazzi (esistono naturalmente fumetti cosiddetti "d'autore", dedicati a un pubblico più maturo, ma sono facilmente riconoscibili). I manga, con le loro figure dai tratti spesso infantili ad un occhio inesperto, suscitano inizialmente una certa confusione. Molti personaggi dei vari racconti presentano ad esempio occhi estremamente grandi, sproporzionati. L'origine di questa caratteristica è un prestito culturale che si fa risalire al famoso autore Osamu Tezuka (1928-1989), soprannominato il dio dei manga. Grande ammiratore di Walt Disney, ammette di essersi ispirato nel manga Kimba, il Leone Bianco allo stile del Bambi disneyano. A differenza dei fumetti occidentali, le avventure dei manga hanno, per quanto riguarda i protagonisti, un inizio ed una fine. Il personaggio ideato dall'autore e/o disegnatore appare sulla scena nel primo volume, "vive" la sua vicenda e, al termine della serie (quelle di successo possono protrarsi per diversi anni e centinaia di puntate), esce di scena e non "interpreterà" altre serie. Alcune eccezioni si possono rilevare per personaggi molto amati dal pubblico, che vengono ripresentati in varianti della storia principale, oppure di cui si raccontano episodi accaduti anteriormente all'inizio della serie principale. Spesso il successo di un personaggio di un manga si risolve in una trasposizione più o meno fedele delle sue avventure sotto forma di anime. La prima rivista per ragazzi, Shōnen‎ Kurabu fu pubblicata dalla Kodansha nel 1914, mentre quella per ragazze, Shōjo Kurabu, dalla stessa casa editrice nel 1923. Il manga giapponese si legge al contrario rispetto al fumetto occidentale, cioè dall'ultima alla prima pagina (secondo le consuetudini orientali), con la rilegatura alla destra del lettore e le pagine "libere" alla sinistra. Anche le vignette si leggono da destra verso sinistra, dall'alto verso il basso. Esistono, tuttavia, alcuni manga che si leggono da sinistra verso destra, cioè secondo l'usanza occidentale. Dal punto di vista dei fumetti, i giapponesi sono molto "patriottici" e tendono a guardare con sospetto fumetti esteri; alcune serie straniere, infatti, sono state ridisegnate da artisti giapponesi appositamente per il loro mercato.

I manga in Italia

La cultura manga ha talmente successo in Europa che adesso dal 6 febbraio all'11 aprile si potrà visitare al Museo Diocesano di Venezia una curiosa mostra sull'iconografia dei santi della tradizione cattolica in stile manga, linguaggio fumettistico vicino alle nuove generazioni. Il fenomeno manga comincia ad affermarsi maggiormente agli inizi degli anni novanta, grazie a case editrici come la Granata Press, con la pubblicazione di Ken il guerriero e in seguito di riviste come Mangazine e Zero, e successivamente la Star Comics, che pubblica, tra gli altri, il manga Dragon ball.

Altre case editrici di manga in Italia sono: Flashbook Editore, specializzata in manga e manhwa coreani, Planet Manga della Panini, Jpop e Planeta De Agostini. Di recente si è aggiunto l'editore GP Publishing, della Giochi Preziosi, che si avvale della consulenza dei Kappa Boys, prima alla Star Comics. Dal 2008 anche la Disney ha iniziato a pubblicare manga nella collana Disney Manga, tra cui Kingdom Hearts. Il loro successo in Italia ha fatto sì che manga e anime venissero citati anche in alcune opere letterarie giovanili, ed ora, addirittura vengono utilizzati per rendere più "moderni" tanti santi della tradizione cattolica! Grazie all'accostamento tra il vecchio e il nuovo, tra i Manga e i classici dell'arte cristiana, i giovani, ma anche gli adulti, faranno un percorso di riscoperta di quei significati antichi che si sono perduti nel corso dei secoli e che forse i Manga potranno aiutare a recuperare, anche e soprattutto se usata a scuola.

Bibliografia

• Cristina Mulinacci. Storia del fumetto giapponese, vol. 2. Musa Edizioni, 1998.

• Andrea Antonini; Silvia Lucianetti. Manga: immagini del Giappone contemporaneo. Castelvecchi, 2001, 190 pp., Dewey 741.5952, ISBN 88-7521-067-5.

• Davide Castellazzi. A-Z MANGA. Guida al fumetto giapponese. Coniglio Editore, 2004, pp. 181, ISBN 88-88833-08-0

• Masanao Amano & Julius Wiedemann. Manga Design. Taschen, 2004, pp. 569, ISBN 3822825913

• Gianluca Di Fratta. Il fumetto in Giappone. Dagli anni Settanta al 2000, L'Aperia, 2005.

• Cristian Posocco. MangArt. costa & nolan, 2005, pp. 205, ISBN 88-7437-013-X

• Paul Gravett. Manga. 60 anni di fumetto giapponese. Logos, 2006, pp. 176, ISBN 88-7940-478-4

• Brigitte Koyama-Richard. Mille anni di manga. Rizzoli, 2007, pp. 249, ISBN 88-17-01879-1

• Laura Urbani. Il giapponese a destra e... A manga!. Seneca Edizioni, 2007, pp. 168, ISBN 978-88-6122-044-7

• Antonio Grego. Mondo Manga segreto: dal Sol Levante all'Italia. Seneca Edizioni, 2008, pp. 160, ISBN 978-88-6122-089-8

Maria de Falco Marotta & Team

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