BENEDETTO XVI AD AUSCHWITZ

Passo dopo passo

con le mani giunte

cammina il Papa

tra i blocchi ancora grondanti di morte.

Nella cella dove Dio ha condiviso il dolore del mondo,

in silenzio

è la preghiera del Papa,

nell’orrendo ordito del male

il bene s’incunea profondo.

Una croce graffiata,

la Madonna di un prigioniero polacco,

è l’amore a riaprire la vita al suo senso.

E nel cupo cielo di Auschwitz

un arcobaleno si staglia

d’improvviso,

tra le macerie dei forni crematori

la luce della Sua misericordia.

Cianni Meneghetti

Cianni Meneghetti
Fatti dello Spirito