10 Giugno 2006 Fatti dello Spirito
BENEDETTO XVI AD AUSCHWITZ
Passo dopo passo
con le mani giunte
cammina il Papa
tra i blocchi ancora grondanti di morte.
Nella cella dove Dio ha condiviso il dolore del mondo,
in silenzio
è la preghiera del Papa,
nell’orrendo ordito del male
il bene s’incunea profondo.
Una croce graffiata,
la Madonna di un prigioniero polacco,
è l’amore a riaprire la vita al suo senso.
E nel cupo cielo di Auschwitz
un arcobaleno si staglia
d’improvviso,
tra le macerie dei forni crematori
la luce della Sua misericordia.
Cianni Meneghetti
Cianni Meneghetti
Fatti dello Spirito