LA CHIESA CATTOLICA SUDANESE ORA HA LA SUA VOCE, RADIO BAKHITA, “MAMMA” UNA SUORA DI SONDRIO

Giovanna Maria Fagnani - Suor Elena Balatti

Invio in allegato un comunicato da parte di una mia amica, Suor Elena Balatti, missionaria comboniana, originaria di Sondrio, che insieme a una consorella di Pisa ha fondato la prima radio cattolica in Sudan.

Per ulteriori informazioni: scr.network@gmail.com

Giovanna Maria Fagnani

JUBA (Sudan) – Anche la chiesa cattolica sudanese ora ha la sua voce. Da qualche settimana ha infatti inaugurato le trasmissioni Radio Bakhita. L’emittente, che porta il nome di una sudanese ex-schiava che riuscì a perdonare coloro che l’avevano rapita e venduta al mercato di El Obeid, è nata su iniziativa di due missionarie comboniane: Suor Elena Balatti, originaria di Sondrio e Suor Paola Moggi, di Pisa.

La radio trasmette quattro ore al giorno, dalle 17 alle 21 e raggiunge un’area di circa venti chilometri quadrati, che comprende la città di Juba e i villaggi vicini. L’idea è di posizionare l'antenna su una collina sovrastante la città, ma ancora le condizioni di sicurezza non lo consentono. Gli speaker sono sudanesi e le lingue utilizzate nelle trasmissioni sono inglese, arabo e Bari, la lingua parlata nella regione del Centro Equatoria dove si trova Juba. In palinsesto, oltre a notizie internazionali (il personale locale non è ancora pronto per fornire notizie locali attendibili e non destinate a creare problemi: la situazione socio politica in Sud Sudan dopo la lunga guerra è ancora piuttosto tesa e bisogna prestare attenzione a ciò che si dice) anche programmi di attualità destinati soprattutto ai giovani, musica, educazione sanitaria (soprattutto sul tema di Aids, colera e meningite), storia e cultura sudanese con ritratti di personaggi noti in contesto africano e interviste ai cittadini su argomenti di interesse comune. Non mancano poi brevi momenti di preghiera a cui gli ascoltatori possono unirsi e riflessioni su argomenti di vita attuale basate sulla Bibbia.

Radio Bakhita nasce in un momento di grande vitalità per i media in Sudan. Dove in precedenza la sola voce ufficiale era quella della radio e TV di governo, dove era rischioso ascoltare la BBC e dove i pochi giornali autorizzati annunciavano il verbo del sistema al potere, ora sono apparse “Radio Libertà”, “Radio Spirito”, “Radio Capital”, eccetera. I caffè internet, precedentemente sconosciuti, si stanno moltiplicando seppure con fatica e giornalisti della carta stampata dimostrano un grado di audacia nell’esprimere le loro opinioni sulle quattro o cinque testate che sono ormai reperibili nelle maggiori città.

Non si può tuttavia ancora parlare di libertà di espressione garantita dalla legge, come hanno sperimentato nel dicembre 2006 i giornalisti del settimanale “Juba Post”, che hanno visto un gruppo di militari entrare all’improvviso nella redazione e minacciare di porre tutti in stato d’arresto per un articolo che non aveva fatto piacere al Governatore In un panorama ancora fluido e percorso da tensioni del dopoguerra, la radio della chiesa cattolica vuole essere una voce che aiuta il consolidamento di una fragile pace. “La nostra radio si propone di essere per la popolazione di Juba uno spazio per uno scambio di opinioni costruttivo ora che c’è bisogno di superare le pesanti conseguenze di 50 anni di guerra e il futuro politico del Paese è ancora incerto – spiega Suor Elena - Il conflitto in Darfur, all’Ovest, è un elemento destabilizzante e la grave crisi umanitaria richiede al più presto una soluzione”.

Per allargare il più possibile il raggio delle sue trasmissioni, Radio Bakhita ha bisogno di crescere. Chi volesse sostenere il progetto con materiali o donazioni, può contattare suor Elena al numero Numero 00249 811 822585 o all’email scr.network@gmail.com.

Giovanna Maria Fagnani - Suor Elena Balatti
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