Armando Trabucchi non è più con noi

La Voce dell'Alta Valle, lui che a meno di 24 anni era già iscritto all'Ordine dei Giornalisti

Nei tabelloni degli annunci funebri uno in particolare che non avremmo voluto vedere, un sobrio ma significativo "Ci ha lasciati". La ruota del tempo gira sì per tutti ma, come in questo caso, talvolta gira proprio troppo in fretta. In fretta, questa volta, per Armando Trabucchi, anno 1958, tre di aprile, già iscritto all'Ordine dei giornalisti della Lombardia a meno di 24 anni (4.3.1982).
Non ci si vedeva spesso. Quando succedeva, pressochè sempre in Alta Valle, territorio meritoriamente esclusivo il suo, dal Ponte del Diavolo in su, era come ci fossimo visti la sera prima, ogni volta lui sottolineando quelli che riteneva gli elementi di comunanza quasi in modo aggressivo. Era il segno che li sentiva vivi entro di sé in un consolidato abbraccio che raggiungeva il Gavia, lo Stelvio, il Ponte del Gallo. Non raccontava, viveva le novità, tessere di un mosaico.
Crediamo che il ricordo migliore sia quello  che viene "dal cuore delle Alpi" con una precisa impronta, "Alta Rezia News", che per lui era tutto un programma.

Dal “suo” giornale:
"Armando Trabucchi, uno dei corrispondenti dell’Alta Valle (per noi, a Sondrio, era “il” corrispondente, anzi meglio “la voce” - ndr,) non potrà più raccontarci le imprese sportive della Bormio Ghiaccio, o quelle goliardiche delle Bormiadi, o quelle agonistiche dei grandi eventi, o ancora quelle di avviamento allo sport dell’Unione Sportiva Bormiese, né potrà tenerci informati sui principali avvenimenti politici e culturali del Bormiese. Anche se fino all’ultimo ha lavorato per quello che era ormai la sua ragione di vita, il giornale “Alta Rezia News”, che era diventato un po’ il riferimento per tutto ciò che riguardava l’Alta Valle.
Cresciuto alla scuola di Lorenzo Luzzu (altro grande personaggio del giornalismo locale, per ciò che seppe dare a tutto il comprensorio in termini di visibilità e di informazione), Armando ha saputo portarne avanti gli insegnamenti, mantenendosi fedele alla notizia eppure rinnovandola nella confezione: dai “primitivi” esperimenti con Valtline, pagina on line di fatti sportivi di rilievo locale e a suo modo precorritrice dei social attuali, Armando passò a curare la piccola testata di informazione territoriale – Alta Rezia News, appunto – che nel tempo acquisì un’efficacia e un ruolo del tutto suo, non solo in ambito sportivo. Il rapporto privilegiato con l’Unione Sportiva Bormiese non gli impedì di tessere una solida rete di rapporti con molti altri giornalisti e personalità, perché come egli stesso ebbe a confessare poco tempo fa “i rapporti con le persone sono sempre importanti”! La pacatezza nell’interloquire, la disponibilità della sua presenza, un’inesauribile energia nel seguire tutti gli appuntamenti, ma soprattutto l’apertura ai contributi di chiunque avesse qualcosa da scrivere (cosa non scontata in un mondo dove spesso predomina un insano istinto di conservazione del nostro orticello, che ci spinge a chiuderci alle collaborazioni e alle opportunità): tutte qualità che gli consentivano di svolgere egregiamente il suo lavoro e di farsi apprezzare anche al di fuori dei ristretti confini valligiani. Armando ci mancherà, ma – come Luzzu prima di lui – ha tracciato una rotta che proveremo a seguire e a mantenere viva anche nel loro ricordo".

Non ci si vedeva spesso ma quando succedeva era, ripetiamo, come se ci fossimo visti la sera prima,
Ciao
f.

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