4 10 HA ABBATTUTO I MURI CHE ERANO FRAMMEZZO (EFESINI 2, 14)
Un altro terribile polverone ideologico si sta sollevando a seguito delle sprovvedute parole del vescovo di Grosseto, un certo Mons. Babini che confonde paurosamente lo scandalo della pedofilia che sta attanagliando la gerarchia , con una sciocca giustificazione, cioè che essa sarebbe frutto di una "congiura" ebraica! E' da compiangere e ripetere per lui le parole di Gesù: Padre, perdonalo perché non sa quello che dice!
Nella nostra contemporaneità spaventa sapere che esistano prelati come lui (speriamo non sia in compagnia, ma temo di sì) ancora così ignoranti. Egli con le sue improvvide dichiarazioni- ma è stato uno straparlare, forse dovuto ad altre cause - dimostra non solo di non conoscere la Lettera agli Efesini di S. Paolo, ma neanche il documento conciliare Nostra Aetate, oltre all'azione operosa degli ultimi Papi da Paolo VI a Benedetto XVI, che hanno consolidato il vincolo fraterno che esiste tra l'ebraismo e il cristianesimo-cattolicesimo. E- dimentica- ma è possibile?- che Gesù era un ebreo, condannato dalla pusillanimità di quel certo Ponzio Pilato che aveva una stramaledetta paura di inimicarsi i Sommi sacerdoti che di sicuro non costituivano il popolo facilmente eccitabile da accorti mestatori (e oggi, non capita lo stesso?). E' pur vero che per secoli molti famosi padri della chiesa, hanno alimentato l'antisemitismo che, checché se ne dica, ha sempre una forte radice religiosa. Pareva che gli scambi amichevoli tra gli ultimi Papi e i Rabbini, le loro visite a Gerusalemme, il loro chiedere perdono per l'infame Shoà cui i cristiani avevano dato la "spinta", stessero davvero evitando le divergenze su aspetti teologici delicati (gli ebrei non riconoscono Gesù come figlio di Dio. Del resto, i musulmani sono sulla stessa posizione che rimarrà insanabile) spostandosi sull'agire etico che hanno per fondamento le dieci parole, cioè i Comandamenti che Dio diede a Mosè, il più popolare "condottiero" del popolo ebraico e anche - di certo - il più conosciuto dai cristiani poiché i comandamenti li imparano quasi tutti sin dalla più tenera età. Forse i "muri" ancora non cadranno, se ancora vi sono persone come il Vescovo di Grosseto che infila nel suo parlare il famoso deicidio, ma credo che è necessario spiegare, per sommi capi, come stanno i fatti, sin dall'inizio, in modo da non cascare nelle trappole ignobili che alcuni prelati cattolici tenderebbero per mezzo dei media, onde "ammorbidire" le colpe terribili della pedofilia, passando sopra perfino alle stesse parole di Gesù che condanna senza appello coloro che scandalizzano gli innocenti.
Lo stralcio della Lettera agli Efesini
- 14] Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l'inimicizia, [15] annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, [16] e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l'inimicizia. [17] Egli è venuto perciò ad annunziare pace a voi che eravate lontani e pace a coloro che erano vicini .[18] Per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito.
- Nostra Ætate
Il 20 novembre 1964, l'assise dei Vescovi, Arcivescovi e Cardinali di tutto il mondo, riuniti in Concilio a Roma (3ª Sessione), presentò uno schema riguardante l'atteggiamento e la posizione della Chiesa cattolica a riguardo degli ebrei e dell'ebraismo. In esso si sottintendeva un fatto di una forza gravissima, poiché asseriva implicitamente che da 2.000 anni la Chiesa si era sbagliata, e che doveva quindi riparare e rivedere completamente il suo contegno verso gli ebrei. Vi furono subito alcune violente reazioni nel mondo musulmano e tra i cattolici di rito orientale. Ma a noi interessa oggi ciò che è scritto nella Dichiarazione Nostra Ætate inerente agli ebrei, votata dai Padri conciliari il 20 novembre 1964: «Essendo perciò tanto grande il patrimonio spirituale comune a cristiani e ad ebrei, questo sacro Concilio vuole promuovere e raccomandare tra loro la mutua conoscenza e stima, che si ottengono soprattutto con gli studi biblici e teologici, e con un fraterno dialogo. E se autorità ebraiche con i propri seguaci si sono adoperate per la morte di Cristo, tuttavia quanto è stato commesso durante la sua passione, non può essere imputato né indistintamente a tutti gli ebrei allora viventi, né agli ebrei del nostro tempo. E se è vero che la Chiesa è il nuovo popolo di Dio, gli ebrei non devono essere presentati come rigettati da Dio, né come maledetti, quasi che ciò scaturisse dalla Sacra Scrittura. Curino pertanto tutti che nella catechesi e nella predicazione della parola di Dio non si insegni alcunché che non sia conforme alla verità del Vangelo e dello Spirito di Cristo. La Chiesa inoltre, che esecra tutte le persecuzioni contro qualsiasi uomo, memore del patrimonio che essa ha in comune con gli ebrei, e spinta non da motivi politici, ma da religiosa carità evangelica, deplora gli odi, le persecuzioni e tutte le manifestazioni dell'antisemitismo dirette contro gli ebrei in ogni tempo e da chiunque. In realtà, il Cristo, come la Chiesa ha sempre sostenuto e sostiene, in virtù del suo immenso amore, si è volontariamente sottomesso alla sua passione e morte a causa dei peccati di tutti gli uomini e affinché tutti gli uomini conseguano la salvezza. II dovere della Chiesa, nella sua predicazione, è dunque di annunciare la croce di Cristo come segno dell'amore universale di Dio e come fonte di ogni grazia»
- I pilastri che hanno contribuito a demolire l'oscurantismo cristiano
Il Rinascimento; la Riforma protestante; la Rivoluzione Francese, la globalizzazione.
In questi quattro grandi movimenti, si può intravedere l'opera di un cambiamento di mentalità verso gli ebrei, alla quale ognuno di essi, sotto diverse forme, ha potentemente contribuito.: «Il Rinascimento, la Riforma protestante e la Rivoluzione Francese rappresentano i tre tentativi di raddrizzamento della mentalità cristiana per mettersi al diapason con lo sviluppo progressivo della ragione e della scienza, e mentre il cristianesimo dogmatico andava oscurandosi, gli ebrei si emancipavano gradualmente» (Cfr. J. JÈHOUDA, L'antisémitisme, miroir du monde" - L'antisemitismo, specchio del mondo», Ed. Synthésis, Ginevra 1958).
Senza dimenticare l'opera potente dei media, specie di Internet che tutto mette in comunicazione, che tutto rende più umano, amichevole e fraterno tanto che possiamo ancora affermare con Dietrich Bonhoeffer (il più grande teologo di questo secolo, impiccato dai nazisti nell'aprile del '45) "Chi non grida per gli ebrei non può cantare il gregoriano".
Notizie tecniche
Chi volesse approfondire i complessi rapporti tra ebrei e cristiani, specie tra cattolici ed ebrei, può cliccare sui seguenti indirizzi:
AAARGH
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Maria de Falco Marotta