AL TEATRO PARENTI DI MILANO UNO SPETTACOLO BLASFEMO SU GESU' CHE OFFENDE, UTILIZZANDO L'ARTE, IL MONDO DELLA CRISTIANITA' 12.1.10.42

(e nostra nota)

L'immagine scelta dal regista italiano Romeo Castellucci di Roma per essere sporcata da escrementi (con l'odore inequivocabile) è il dolcissimo Salvator Mundi di Antonello da Messina, icona della nostra cristianità, che ritrae Cristo nell'atto di benedire la terra. Alla fine, sul viso imbrattato di Nostro Signore Gesù discende un velo nero. A commento finale la scritta You are not my shepherd, «Tu non sei il mio pastore».

A prescindere dalle intenzioni su dove finisca la libertà d'espressione e dove cominci l'offesa a Dio e ai fedeli, le scene sono risultate oggettivamente scioccanti per la sensibilità manifestata in questi giorni dalla maggior parte del popolo cristiano. E non solo. Ma si sa, per i soldi, certa gente, è disposta a fare tutto, persino rappresentare uno spettacolo blasfemo su nostro Signore Gesù Cristo.

Adesso la rappresentazione, ideata da un regista italiano miscredente ed ignoto a tutti, Romeo Castellucci, arriva al Teatro Franco Parenti di Milano con due serate, il 24 e il 28 gennaio. La cosa strana è che questo teatro vanta sponsor istituzionali come il Comune, la Provincia, la Regione, il Ministero dei Beni culturali. Molti cattolici sono ora in allarme e, sull'esperienza dei fatti francesi, hanno organizzato una raccolta di firme indirizzate al Teatro Parenti, al sindaco, Giuliano Pisapia, e all'arcivescovo di Milano , S.E. card.Angelo Scola.

Il passaparola preoccupato è transitato su numerosi siti internet che riportano «Non vogliamo neanche pensare a che cosa sarebbe successo se, al posto del Volto di Cristo, ci fosse stato un simbolo islamico o ebraico, oppure il volto di un omosessuale. Si sarebbe gridato alla scandalo, al razzismo, al fascismo e via discorrendo; ma per offendere Cristo ci si appella all'arte e alla libertà d'espressione sapendo, con il coraggio dei vili, che a differenza di altre confessioni religiose, non c'è alcun pericolo di ritorsione, anzi solo tanta pubblicità» si legge sul blog di Rai Vaticano.

C'è chi alle parole ha preferito i tribunali. Una denuncia, presentata ieri a Bergamo, sarà depositata oggi anche presso la Procura della Repubblica di Milano, contro il regista, i componenti della compagnia e i responsabili del Teatro Parenti, con l'accusa di vilipendio alla religione e richieste di sequestro «dirette a impedire lo svolgimento della rappresentazioni».

La maggioranza silenziosa dei cattolici ha però deciso di ricorrere alla preghiera, come era già accaduto in Francia, dove gruppi di fedeli si sono riuniti e si riuniranno ancora a pregare e recitare rosari. Anche noi a Tirano sabato 21 gennaio p.v. alle ore 17.00 presso il salone del Beato Mario del Santuario della Basilica dell'Apparizione della Madonna di Tirano, dopo la bella lezione di vita della prof.ssa Maria Gabriella Martini sul tema "Gesù e le Beatitudini - la via maestra della Felicità: le Beatitudini evangeliche secondo Matteo e secondo Luca", pregheremo la Madonna recitando il Rosario.

Rosario pubblico che si ripeterà a Milano martedì 24 alle ore 19.00 davanti al teatro Parenti in riparazione dello spettacolo blasfemo.

Philippe Daverio, grande storico dell'arte, è convinto che questa opera teatrale debba essere ritirata per evitare un nuovo clima di oscurantismo e chiede un intervento del cardinale Angelo Scola, del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e di Roberto Formigoni, Governatore della Lombardia.

Poiché ora non basta un taglio all'opera per cancellare la blasfemia, sono certo che tutti i cristiani sapranno reagire con grande forza e se necessitasse anche in piazza, per difendere ciò che ci è più caro, Nostro Signore Gesù Cristo, e anche per evitare di iniziare una strada, forse come qualcuno vorrebbe, che ci porterebbe dritti ad un ritorno….. alle "catacombe".

Angelo De Michielli (x)

(x) Presidente di "Terzo Millennio" di Sondrio)

Nostra nota

Questa gente è da compatire.

Povera gente, frustrata, che senza queste provocazioni continuerebbe ad essere il signor nessuno. In fatto di merda - ci si scusi il termine - tempo fa c'era stato chi l'aveva messa in scatola e la vendeva con l'etichetta "merda d'artista". Era riuscito a farsi un nome ma con un fare in definitiva da zuzzurellone.

Questo no. Poveraccio. Chissà quanti complessi inespressi, quale psicosi, quali contorcimenti di meningi...

Gesù Cristo ne ha subite tutti i tempi. In Francia avevano preteso di sostituirlo con la Dea Ragione. In tanti Paesi lo avevano fatto sparire. Qualcuno nega la sua esistenza. Che importa? C'è ancora e il suo messaggio resta la massima espressione dell'umanità.

Non sarà un piccolo omuncolo a cambiare il mondo. Sarà lui a cambiare, ma forse allora sarà troppo tardi.

NdR

Fatti dello Spirito