UNIVERSITA': STRUMENTO PER VALORIZZARE I GIOVANI

Si è svolto, presso l'Università Europea di Roma, il Forum Internazionale delle Università, sul tema "Vangelo, cultura e culture".

Le sessioni parallele dell'incontro sono state suddivise in quattro ambiti di riflessione: la persona umana; società ed economia; la visione delle scienze; memoria e creatività.

Aprendo la sessione dedicata alla persona umana, il prof. Alberto Gambino, ordinario della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Europea di Roma, ha spiegato: "Quando parliamo di cultura e di università, oggi, non possiamo fare a meno di considerare il grande mutamento che c'è stato nell'educazione dei giovani.

Un tempo, l'educazione scolastica e universitaria avevano un'importanza fondamentale nella crescita e nella maturazione dei ragazzi. Insieme alla famiglia, rappresentavano un punto di riferimento insostituibile. Un vero e proprio pilastro sul quale costruire tutto il resto della vita.

Negli ultimi anni, però, la situazione è completamente cambiata. I giovani non sono più educati esclusivamente dagli insegnanti e dai genitori. Sono educati, a volte bene e a volte male, anche attraverso i mezzi di comunicazione, con contenuti didattici più persuasivi che fondati sui valori propri dell'esistenza umana.

I ragazzi sono raggiunti da messaggi di ogni genere, che in alcuni casi possono essere in concorrenza con l'educazione trasmessa dalla famiglia, dalla scuola e dall'università.

In questo momento, che potremmo definire di "debolezza educativa", la funzione dell'università può essere determinante, soprattutto se orientata alla scoperta di quei valori universali che sono scritti nel cuore di ogni essere umano.

Occorre porre attenzione che l'università, in un periodo di decadenza culturale come l'attuale, non si adagi ma continui ad essere punto di riferimento nella faticosa ricerca della verità.

Si pensa, a torto, che i giovani amino volare basso. Ma questo è assolutamente falso. I giovani cercano il "senso" della loro vita, a cominciare dai banchi di scuola. Il successo delle Giornate Mondiali della Gioventù è la testimonianza del fatto che le nuove generazioni desiderano ardentemente incontrare certi valori. E non a caso, le "GMG" hanno valorizzato i giovani. Li hanno finalmente considerati per ciò che sono: esseri umani con un cuore, un cervello ed un'anima. Non "macchinette fabbricasoldi" da bombardare con messaggi ingannevoli.

L'università può avere questo ruolo, determinante e positivo, e soprattutto i docenti cattolici che vi operano devono produrre valori e comunicare la propria stima ai giovani, aiutandoli a trovare un percorso ricco di speranza per il proprio avvenire".

Carlo Climati

Fatti dello Spirito