IL PAPA LIQUIDA LE COSIDETTE “CHIESE LIBERE” E CHI SI RIFA’ AD ESSE
Contro Lutero e la Riforma, e la suggestione e anche l’equivoco (e spesso l’inganno), ingenerato negli ultimi anni da una miriade di “chiese”, gruppi e gruppuscoli ma anche movimenti di una certa consistenza, che hanno affollato il già tanto variegato, quanto confuso, nebuloso, errore, in sapor di scisma eretico, ingenerato da quello che giustamente, ad uopo, gli esperti in teologia hanno definito: “Supermarket” della fede, finalmente scende in campo la Santa Romana Chiesa Cattolica, con un pronunciamento della Congregazione della Dottrina per la fede Si tratta di quel fantasmagorico, quanto “fantastico”, miracolistico-falsamente carismatico- a volte ingannevole mondo della “fauna” di matrice “pentecostale” che partendo dall’America si è diffusa a macchia d’olio in grandi regioni del mondo: dalle Americhe all’Inghilterra, all’Olanda, alla Spagna, e ovviamente all’Italia, che ha suggestionato e continua a suggestionare migliaia di fedeli, spesso con risultati disastrosi: famiglie divise, truffe a suon di miliardi, gravi danni esistenziali; movimenti che si organizzano come vere e proprie sette (con lavaggio del cervello, svuotamento di senso critico), con violazione di leggi civili e penali, (Specialmente in Italia: violazione della legge penale per quanto riguarda truffe (“miracoli”, in cambio di milioni); violazioni delle leggi civili e costituzionali: violazione dell’articolo 21 della Costituzione Italia (per un abuso illecito della cosiddetta libertà di culto), violazione degli articoli civili e di natura religiosa (Catechismo della Chiesa cattolica). Articolo 2059 del codice civile (danno esistenziale) annullamento del senso critico, lavaggio del cervello, violazione degli articoli 130 e 131 del Testo Unico di Pubblica sicurezza che viete l’attività di “ciarlatano”, “Preti”, mezzi cattolici e mezzi protestanti che in disobbedienza alle gerarchie ecclesiali, fatta eccezione di qualche sparuta approvazione vengono messi sotto processo e condannati per aver promesso miracoli in cambio di soldini. Miracoli che ovviamente non ci sono mai stati. Gente senza scrupoli che si approfitta dei più deboli, delle persone più fragili e indifese, come si è manche visto negli ultimi servizi televisivi.
Ambigui figuri rispetto ai quali istituzioni ed enti hanno gia’ realizzato copiosi dossier che sono all’esame delle gerarchie ecclesiali cattoliche, a cavallo tra uno pseudo cattolicesimo e un protestantesimo d’ultima generazione, quello delle “cosiddette “chiese libere”, che di fatto più che problemi dottrinali (pure grandi come voragini), sono causa di gravissimi problemi sociali, come il “trituramento” di decine di povere famiglie o singoli. Tutta gente fragile, povera, debole, assetata di fede e di risoluzione di problemi che cade nella trappola delle sette di stampo pentecostale, come le ha giustamente definite Benedetto XVI. “Lupi travestiti da agnelli”. “Falsi profeti”, li definisce Gesù nei Vangeli, per affermare invece il primato del Papa e dei vescovi, (al quale e ai quali tali lupi sempre irridono o si fanno beffa). Perché Cristo ha costituito solo la Chiesa cattolica e non nelle altre “comunità” o chiese cristiane. E' quanto afferma il documento "Risposte a quesiti riguardanti alcuni aspetti circa la dottrina della Chiesa" redatto dalla Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede, diffuso oggi dalla Santa Sede e approvato dal Papa che ne ha ordinato la pubblicazione.
Il testo è firmato dal Prefetto della Congregazione, il cardinale William Levada, e dal segretario, monsignor Angelo Amato e porta la data del 29 giugno, solennità dei santi Pietro e Paolo, scelta, evidentemente, non a caso. Come non a caso arriva una precisazione sul Concilio Vaticano II: "Nel periodo postconciliare - dice l'articolo - la dottrina del Vaticano II è stata oggetto, e continua ad esserlo, di interpretazioni fuorvianti e in discontinuità con la dottrina cattolica tradizionale sulla natura della Chiesa: se, da una parte, si vedeva in essa una 'svolta copernicana', dall'altra, ci si è concentrati su taluni aspetti considerati quasi in contrapposizione con altri. In realtà - spiega la congregazione - l'intenzione profonda del Concilio Vaticano II era chiaramente di inserire e subordinare il discorso della Chiesa al discorso di Dio".
Nel testo si legge anche che il Vaticano riconosce nelle altre comunità cristiane non cattoliche, in particolare nella Chiesa ortodossa, l'esistenza "numerosi elementi di santificazione e di verità". Ma vi sono anche - indica il documento della Congregazione per la Dottrina della Fede pubblicato oggi - "carenze", in quanto tali confessioni non riconoscono "il primato di Pietro", ovvero del Papa di Roma. Tale primato - avverte tuttavia la nota - "non deve essere inteso in modo estraneo o concorrente nei confronti dei vescovi delle Chiese particolari".
Sì al dialogo anche con le chiese "particolari" ma, afferma l'ex Sant'Uffizio, "perché il dialogo possa veramente essere costruttivo, oltre all'apertura agli interlocutori, è necessaria la fedeltà alla identità della fede cattolica". Le comunità protestanti, nate dalla riforma luterana del XVI secolo, non possono essere considerate, dalla dottrina cattolica, "chiese in senso proprio", in quanto non contemplano il sacerdozio e non conservano più in modo sostanziale il sacramento dell'Eucarestia. "L'identificazione della Chiesa di Cristo con la Chiesa cattolica - è quanto afferma in un'intervista monsignor Angelo Amato - non è da intendersi come se al di fuori della chiesa cattolica ci fosse un 'vuoto ecclesiale', dal momento che nelle chiese e comunità ecclesiali separate si danno importanti 'elementa ecclesiae'". "Il volto nuovo della Chiesa - aggiunge - non implica rottura ma armonia in una comprensione sempre più adeguata della sua unità e della sua unicità".
Il segretario della Congregazione spiega anche perché sia stato scelto, nel documento, lo stile delle domande con risposte. "E' un genere - osserva - che non implica argomentazioni diffuse e molto articolate, proprie ad esempio delle Istruzioni o delle Note dottrinali. Nel nostro caso invece si tratta di alcune brevi risposte a dubbi relativi alla corretta interpretazione del Concilio".
Ora dunque, si apre un nuovo orizzonte. Se (e chi scrive parla per esperienza personale), si deve riconoscere un contributo, alla crescita e alla propagazione del Vangelo a tante realtà cattoliche e soprattutto pentecostali di matrice protestante nel territorio italiano, e anche all’avvicinamento alla fede i tanti pagani che hanno scoperto Gesù Cristo, Unico Salvatore e Messia, Figlio di Dio, attraverso queste espressioni cristiane sparse a centinaia nel territorio italiano, occorre d’altro canto prendere atto del pronunciamento del Papa e della Congregazione per la Dottrina della Fede. Se si vogliono fare passi in avanti concreti, nel dialogo e nella riconciliazione, sforzi affinché le ultime parole di Cristo sulla Croce: “Che tutti (i cristiani, ndr), siano uno”, non rimangano come dire, parole al vento, tenuto conto i cristiani credono che Gesù dopo la morte terribile in croce e la Passione, perché, come dice San Paolo, “se Cristo non è risorto, la nostra fede e’ vana”, sforzi nel mondo Cristiano a cominciare dall’Italia, ma subito dopo passando per Los Angeles, Stati Uniti, America Latina (Messico, in primo luogo), le comunità, i gruppi pentecostali, definite dal Papa Bendetto XVI°, “Non chiesa”, ma semplici movimenti o “espressioni”, si faccia un atto d’umiltà, e per primi coloro che si sono scissi, allontanati, (i ribelli, come certi pseudo “illuminati”, scelti” da rivelazioni private che lasciano il tempo che trovano, che li assurgono addirittura a “nuovi pastori”, eccetera, si riavvicinino all’unico vero Vicario di Cristo, la cui Chiesa è e rimane solo una: quella che recitiamo nel Credo: Uno santa, cattolica e apostolica.. Umilmente umiliandosi sotto la potente mano di Dio ubbidendo ai vescovi delle diocesi di appartenenza. Non è più tempo di fare capricci, ora o mai piu’. Ognuno si assuma le proprie responsabilità.
Gian Carlo Padula (x)
(x) Premio Astro Nascente per una trilogia di libri sul film di Mel Gibson The Passion