LA DONNA È IL FUTURO DELLA SOCIETÀ
Presso l'Università Europea di Roma (www.unier.it) si è tenuto il convegno "La Relazione Madre - Figlio Pre e Post Parto", organizzato dall'Istituto di Studi Superiori sulla Donna, nell'ambito delle attività del Master "Donna Cultura e Società", in collaborazione con l’associazione AID - IWA.
L'incontro è stato aperto da Cristina Zucconi, Presidente dell'Istituto di Studi Superiori sulla Donna dell'Università Europea di Roma, che ha evidenziato l'importanza della maternità come "elemento fondamentale dell'identità femminile, poiché è soprattutto la capacità della donna di dare la vita che struttura in maniera profonda la personalità femminile".
"Ci sta molto a cuore il tema della maternità - ha detto Cristina Zucconi - Per questo motivo il nostro Master, che è un corso di formazione sulla donna, multidisciplinare, dedica una parte approfondita all'argomento, che viene trattato da diverse angolazioni, a cominciare dal punto di vista dell'identità femminile.
Troppo spesso, nel mondo di oggi, non viene data la giusta attenzione al momento delicato della maternità. Essere madre, nel terzo millennio, è diventato un compito difficile, carico di ansie per la donna, e senz'altro molto poco sostenuto dalla società. La donna si trova sola, e poco preparata ad affrontare questo importante ruolo. E' necessario promuovere una cultura della maternità, tanto importante ed utile non soltanto per noi donne, ma per offrire il nostro contributo femminile al miglioramento della società intera".
Tra i relatori intervenuti, la psicologa Alessandra Pierini ha spiegato come il bambino cominci a strutturare la propria mente fin dai primi momenti di vita, ed anzi già nella vita intrauterina, con segni protomentali.
Il bambino struttura la propria mente grazie alla relazione con l'altro accudente (in modo privilegiato con la madre), che media tra il bambino e il mondo.
Attraverso questa relazione, il bambino conosce se stesso, si riconosce per come è conosciuto dall'ambiente, conosce l'altro e sceglie comportamenti, quelli ritenuti i più adeguati ad assicurargli la sopravvivenza. Prende decisioni importanti per la propria vita, come, ad esempio, aspetti relativi al fidarsi/non fidarsi, al chiedere/non chiedere, al pensare di avere un posto nel mondo o no.
Anche le recenti ricerche sul funzionamento del cervello e le neuroscienze sostengono scientificamente ciò che gli psicologi da tempo avevano intuito e sostenuto: l'importanza che le esperienze delle prime fasi della vita neonatale giocano nella costruzione di sé. www.unier.it
Carlo Climati