Un Natale sereno per tutti

di Maria de falco Marotta

 Per la tradizione cristiana, il Natale celebra la nascita di Gesù a Betlemme da Maria. Il racconto ci è pervenuto attraverso i Vangeli secondo Luca e Matteo, che narrano l'annuncio dell'angelo Gabriele, la deposizione nella mangiatoia, l'adorazione dei pastori, la visita dei Magi. Alcuni aspetti devozionali (la grotta, il bue e l'asino, i nomi dei Magi) risalgono invece a leggende successive e a racconti presenti nei vangeli apocrifi.

Il significato cristiano della festa risiede nella celebrazione della presenza di Dio. Con la nascita di Gesù, Dio per i cristiani non è più infatti un Dio distante, che si può solo intuire da lontano, ma è un Dio che si rivela ed entra nel mondo per rimanervi fino alla fine dei tempi.
Liturgia
Per quanto riguarda la liturgia, nella Chiesa latina il giorno di Natale è caratterizzato da quattro messe:
in vigilia, messa vespertina nella vigilia;
in nocte, messa della notte;
in aurora, messa dell'aurora;
in die, messa del giorno.
Il Natale è al centro di un tempo liturgico specifico, il Tempo di Natale, che segue il tempo di Avvento; incomincia con i primi vespri del 24 dicembre e termina con la domenica del Battesimo di Gesù…..
Le tradizioni  popolari

Babbo Natale
Nel corso dell'ultimo secolo, con il progressivo secolarizzarsi dell'Occidente, e in particolar modo dell'Europa Settentrionale, il Natale ha continuato a rappresentare un giorno di festa anche per i non cristiani, assumendo significati diversi da quello religioso. In questo ambito, il Natale è generalmente vissuto come festa legata alla famiglia, alla solidarietà, allo scambio di regali e alla figura di Babbo Natale.
Al tempo stesso la festa del Natale, con connotazioni di tipo secolare-culturale, ha conosciuto una crescente diffusione in molte aree del mondo, estendendosi anche in Paesi dove i cristiani sono piccole minoranze, come in India, Pakistan, Cina, Taiwan, Giappone e Malaysia.
Al di fuori del suo significato religioso, il Natale ha inoltre assunto nell'ultimo secolo una significativa rilevanza in termini commerciali ed economici, legata all'usanza dello scambio di doni. A titolo di esempio, negli Stati Uniti è stato stimato che circa un quarto di tutta la spesa personale venga effettuata nel periodo natalizio.

Tradizioni natalizie
Albero di Natale.
Il Natale è una festa accompagnata da diverse tradizioni, sociali e religiose, spesso variabili da paese a paese.
Tra i costumi, le pratiche e i simboli familiari del Natale sono presenti il presepe, l'albero natalizio, la figura di Babbo Natale, il calendario dell'Avvento, lo scambio di auguri e di doni.
Il presepe, derivato da rappresentazioni medievali che la tradizione fa risalire a san Francesco d'Assisi, è una ricostruzione figurativa della natività di Gesù ed è una tradizione particolarmente radicata in Italia.
L'albero di Natale, altro simbolo del Natale, è un abete (o altra conifera sempreverde) addobbato con piccoli oggetti colorati (soprattutto palle di diversi colori), luci, festoni, dolciumi, piccoli regali impacchettati e altro. Le origini vengono in genere fatte risalire al mondo tedesco nel XVI secolo, sulla base di preesistenti tradizioni cristiane e pagane. Verso il secolo XI si diffuse nell'Europa del Nord l'uso di allestire rappresentazioni (sacre rappresentazioni o misteri) che riproponevano episodi tratti dalla Bibbia. Nel periodo d'Avvento, una rappresentazione molto richiesta era legata al brano della Genesi sulla creazione. Per simboleggiare l'albero «della conoscenza del bene e del male» del giardino dell'Eden si ricorreva, data la regione (Nord Europa) e la stagione, a un abete sul quale si appendevano dei frutti.
Da quell'antica tradizione si giunse via via all'albero di Natale dei giorni nostri, di cui si ha una prima documentazione certa risalente al 1512 in Alsazia.
Babbo Natale, presente in molte culture, è un anziano dalla barba bianca che distribuisce i doni ai bambini, di solito la sera della vigilia di Natale. Deriva dalla figura storica di san Nicola di Bari, ma nella sua forma moderna si è diffuso a partire dal XIX secolo negli Stati Uniti: un ruolo importante nella definizione della sua figura ebbe la poesia A Visit from Saint Nicholas, pubblicata nel 1823 e attribuita allo scrittore neyorkese Clement Clarke Moore, nella quale Babbo Natale venne proposto ai lettori con le fattezze che oggi conosciamo.
Molte tradizioni natalizie sono infine legate alla musica (esistono molti canti natalizi di carattere sia sacro sia profano, molti dei quali noti internazionalmente e altri a carattere più locale), a particolari piante (l'agrifoglio, il vischio, la stella di Natale), e pietanze tipiche; tra queste ultime si ricordano, in Italia, il panettone e pandoro tra i dolci, e lo zampone e il cotechino tra i cibi salati.

La tradizione dei regali natalizi
La tradizione dei regali natalizi si riferisce alla consuetudine, alla mezzanotte del 24 dicembre o nella mattina seguente, di scambiarsi regali tra familiari e amici.
La tradizione di scambiarsi doni è molto antica, e presumibilmente è di origine pagana. Ad esempio, è certo che nei paesi del Nord Europa era abitudine scambiarsi doni il giorno del Solstizio d'Inverno, come forma d'augurio per l'inizio della stagione invernale.

Il Natale nell'arte
Il Natale , e in particolare la scena della Natività di Gesù, è uno dei maggiori temi dell'arte cristiana fin dalle sue origini. Nell'ultimo secolo la festività ha continuato a ispirare numerose opere che comprendono, oltre alle tradizionali pitture e sculture, anche film, musiche sacre e romanzi.
Alcune tra le opere più famose sono:
in letteratura, il racconto Canto di Natale di Dickens (1843);
in pittura, l'affresco sulla Natività di Giotto nella Cappella degli Scrovegni (1303-1305);
nella musica, i motivi Adeste fideles trascritto da John Francis Wade (1743), Stille Nacht di Joseph Mohr e Franz Xaver Gruber (1816), Jingle Bells di James Pierpont (1857), e in Italia Tu scendi dalle stelle di Alfonso Maria de' Liguori (1754);
nella cinematografia, i film La vita è meravigliosa di Frank Capra (1946), e Il miracolo della 34ª strada di George Seaton (1947).

Il Natale ha ispirato molti film, opere liriche, teatrali, balletti, ma anche musiche sacre, colonne sonore, con lo scopo di diffondere lo spirito di questa festività religiosa cristiana in una forma di ricorrenza che segua il corso dei tempi restando sempre attuale, al di là del significato religioso. Fra le opere che hanno lasciato il segno al di là del racconto natalizio in sé stesso vi è sicuramente il brano musicale "Stille Nacht".
Tra le opere più conosciute vi sono Lo Schiaccianoci di Pëtr Il'ič Čajkovskij: un balletto, con sfondo Natalizio, una storia di una giovane ragazza Russa che si risveglia da un sogno; l'Oratorio di Natale (Oratorium tempore nativitatis Christi o Weihnachtsoratorium), opera BWV 248 di Johann Sebastian Bach e l'oratorio Messiah di Georg Friedrich Händel.
Un'altra storia tipica riguardo al tema del Natale è - nella narrativa - il "Canto di Natale" di Charles Dickens, una storia di incredibile miseria: una avaro rifiuta la compassione e la filantropia come simboli del natale, finché arrivano a fargli visita i fantasmi del Natale del Passato, del Presente e del Futuro, che gli mostrano le conseguenze del suo comportamento. Attraverso questa e altre storie Natalizie, Dickens è qualche volta considerato l'autore più aderente al sentimento natalizio nei paesi di lingua inglese. In ambito letterario italiano si ricordano i racconti di scrittori come Luigi Pirandello (Sogno di Natale), Mario Soldati (Natale e Satana), Mario Rigoni Stern (Quel Natale nella steppa), Giovanni Guareschi (La favola di Natale), Vincenzo Consolo (Il teatro del Sole. Racconti di Natale) e Sebastiano Vassalli (Natale a Marradi). Oltre a Dickens, icona delle tradizioni natalizie del mondo anglosassone, anche Tomas Nast e Clement Moore contribuiscono a rendere popolari e aderenti allo spirito del natale l'immagine di Santa Claus. Ma sono importanti anche opere narrative natalizie di Robert Louis Stevenson (Markheim), Rex Stout con Festa di Natale e la scrittrice premio Nobel Pearl S. Buck con Il segreto di Natale.
Sul versante della poesia non si possono dimenticare le liriche di Guido Gozzano (La pecorina di gesso), Clemente Rebora (Il tuo Natale), Giovanni Testori (Un bambino per sempre) e molti altri (celebre è l'antologia dalle origini a oggi Natale in poesia), ma anche gli Inni natalizi di sant'Ambrogio poi vescovo di Milano.
Il Natale è presente anche in molte film.

Film sul Natale
Molte storie natalizie sono state adattate ai film e alle fiction televisive, e sono state trasmesse molte volte alla TV. L'esempio più classico di film natalizio è La vita è meravigliosa, il cui tema rispecchia il racconto Carole Natalizie. L'eroe del film, George Bailey, è un uomo d'affari che sacrifica i suoi sogni per aiutare la sua comunità. Durante la vigilia di Natale, un angelo custode lo trova disperato in procinto di suicidarsi, e magicamente gli mostra quanto lui ha condizionato la realtà che lo circonda.
Ecco     Una     serie di film “natalizi”””
iSanta Claus, regia di George Albert Smith (1898)
Le rêve de Noël, regia di Georges Méliès (1900)
Scrooge, or, Marley's Ghost (1901)
A Little Girl Who Did Not Believe in Santa Claus, regia di J. Searle Dawley e Edwin S. Porter (1907)
The Christmas Burglars, regia di D. W. Griffith (1908) <perduto>
A Trap for Santa Claus, regia di D. W. Griffith (1909)
A Christmas Carol, regia di J. Searle Dawley, Charles Kent e Ashley Miller (1910)
A Christmas Accident, regia di Harold M. Shaw (1912)
Scrooge (anche Old Scrooge), regia di Leedham Bantock (1913)
The Insects' Christmas, regia di Wladyslaw Starewicz (1913)
The Adventure of the Wrong Santa Claus, regia di Charles M. Seay (1914)
The Right to Be Happy, regia di Rupert Julian (1916) <perduto>
Situazione imbarazzante (Bachelor Mother), regia di Garson Kanin (1939)
Ricorda quella notte (Remember the Night), regia di Mitchell Leisen (1940)
La taverna dell'allegria (Holiday Inn), regia di Mark Sandrich (1942)
Incontriamoci a Saint Louis (Meet Me in St. Louis), regia di Vincente Minnelli (1944)
Il sergente e la signora (Christmas in Connecticut), regia di Peter Godfrey (1945)
La vita è meravigliosa (It's a Wonderful Life), regia di Frank Capra (1946)
La moglie del vescovo (The Bishop's Wife), regia di Henry Koster (1947)
Il miracolo della 34ª strada (Miracle on 34th Street), regia di George Seaton (1947)
Tu partirai con me (Holiday Affair), regia di Don Hartman (1949)
Il ratto delle zitelle (The Lemon Drop Kid), regia di Sidney Lanfield (1951)
Lo schiavo dell'oro (Scrooge), regia di Brian Desmond Hurst (1951)
Bianco Natale (White Christmas), regia di Michael Curtiz (1954)
L'appartamento (The Apartment), regia di Billy Wilder (1960)
Christmas Evil, regia di Lewis Jackson (1980)
A Christmas Story - Una storia di Natale, regia di Bob Clark (1983)
S.O.S. fantasmi (Scrooged), regia di Richard Donner (1988)
Mamma, ho perso l'aereo (Home Alone), regia di Chris Columbus (1990)
Festa in casa Muppet (The Muppet Christmas Carol), regia di Brian Henson (1992)
Nightmare Before Christmas, regia di Henry Selick (1993)
Santa Clause (The Santa Clause), regia di John Pasquin (1994)
Uno sguardo dal cielo (The Preacher's Wife), regia di Penny Marshall (1996)
Una promessa è una promessa (Jingle All the Way), regia di Brian Levant (1996)
Babbo bastardo (Bad Santa), regia di Terry Zwigoff (2003)
Elf - Un elfo di nome Buddy (Elf), regia di Jon Favreau (2003)
Love Actually - L'amore davvero (Love Actually), regia di Richard Curtis (2003)
Joyeux Noël - Una verità dimenticata dalla storia (Joyeux Noël), regia di Christian Carion (2004)
Polar Express (The Polar Express), regia di Robert Zemeckis (2004) -- animazione
A Christmas Carol, regia di Robert Zemeckis (2009)
Il figlio di Babbo Natale (Arthur Christmas), regia di Sarah Smith (2011)
Almost Christmas - Vacanze in famiglia (Almost Christmas), regia di David E. Talbert (2016)
Dickens - L'uomo che inventò il Natale (The Man Who Invented Christmas), regia di Bharat Nalluri (2017)
Qualcuno salvi il Natale (The Christmas Chronicles), regia di Clay Kaytis (2018)…

In   modo particolare  
«Il Figlio di Dio, nella sua incarnazione, ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezza»: papa Francesco fa notare che, nel mistero di Cristo, i segni rivelano la tenerezza di Dio, e sant’Ignazio di Antiochia dice che il Signore si riconosce nel suo silenzio.
La Parola non sa parlare. Il silenzio di Dio invita alla contemplazione, all’ammirazione, all’adorazione. Il Verbo s’è “abbreviato”, dicono i Padri della Chiesa: il Figlio di Dio si è fatto piccolo perché la Parola sia alla nostra portata, segno silenzioso e tenero che chiede amore.
La liturgia estende questo silenzio all’intera natura. “Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose, e la notte era a metà del suo corso” – recita il libro della Sapienza -, scese sulla terra «la tua parola onnipotente dal Cielo» (Sap 18, 14-15). L’attribuzione di questo testo alla nascita di Gesù rimonta probabilmente ai giudeo-cristiani, vale a dire, ai primi tempi della Chiesa.
 

Fatti dello Spirito