LA CIVILTA' CATTOLICA, quaderno 3926
ARTICOLO
CARLO MAGNO, UN PADRE DELL’EUROPA
Giancarlo Pani S.I.
Dodici secoli fa moriva Carlo Magno: un singolare personaggio che è divenuto un mito nella storia. Egli è anche all’origine di una nuova realtà geografica e politica che prende il nome di «Europa». Attraverso intricate vicende, Carlo Magno diventa imperatore del Sacro Romano Impero: cristiano e germanico, per i valori a cui si ispira, e fermento di unione tra Chiesa e società. Nasce così la Res publica christiana, che costituisce pure la ragione del contrasto tra Papato e Impero nei secoli seguenti. L’eredità dell’imperatore, pur nelle sue molte ombre, lascia un segno indelebile nella storia dell’Occidente: vanno ricordati l’Impero e la riforma politica, l’unificazione della liturgia secondo il modello romano, l’inserimento del Filioque nel Credo, l’interesse per la cultura, l’invenzione della «minuscola carolina». Oggi il mito di Carlo Magno è tramontato, ma rimane la fama del grande franco «padre dell’Europa».
FOCUS
LA SOCIETÀ ITALIANA: TRA SOPRAVVIVENZA E INNOVAZIONE
Francesco Occhetta S.I.
La società italiana si caratterizza per essere «sciapa e infelice», afferma il 47° Rapporto Censis. Gli italiani sono impauriti sia per le conseguenze della crisi — disoccupazione, povertà, riduzione del potere d’acquisto dei salari, mancanza di servizi, legami sociali deboli — sia per l’inerzia della classe politica, caricata di troppe attese dalla società civile. A sopravvivere sono le famiglie e le piccole imprese, mentre l’iniziativa delle donne imprenditrici, le aziende gestite dagli immigrati e i giovani che emigrano sono i segnali di un Paese che sta cercando di uscire dalla crisi. Il motore di sviluppo in grado di far ripartire il «sistema Italia» è riassumibile in un concetto: «la connettività», che è la rete fra i soggetti coinvolti nei processi culturali e di produzione e si basa sull’interesse generoso e gratuito per tutti e di tutti.
SOVRANITÀ STATALE E CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
Luciano Larivera S.I.
La minaccia del crimine organizzato, nei Paesi in crisi di governance, è rappresentabile come «un elefante in una stanza»: non si può far finta di non vederlo, ma è troppo grande da affrontare, soprattutto con i mezzi repressivi. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha iniziato a includere nei suoi mandati di intervento il contrasto al crimine organizzato per evitare che esso si ingerisca nei processi di stabilizzazione politica ed economica. Ma per non minacciare la sovranità dei singoli Stati, l’Onu non possiede proprie Forze armate, non è dotata di una agenzia di intelligence, di una procura anti-«crimine organizzato transnazionale», né di una forza di polizia di pronto intervento nei casi in cui uno Stato sia incapace, o non voglia proteggere la sua popolazione dalle violenze della criminalità. L’Onu deve quindi chiedere, ogni volta, agli Stati membri l’invio di esperti di anti-mafia. Ma si tratta di competenze ancora scarse a livello globale.
PROFILO
UN RITRATTO DI ETTY HILLESUM A CENT’ANNI DALLA NASCITA
Gabriele Semino S.I.
La vicenda umana e spirituale di Etty Hillesum ha ottenuto un rilievo sempre maggiore anche in ambito italiano. A cento anni dalla nascita di questa donna (15 gennaio 1914) il lettore italiano ne può conoscere la ricchezza di vita attraverso gli scritti tradotti integralmente. In quelle circa mille pagine ritroviamo in presa diretta il racconto delle vicende da lei vissute nel contesto del nazismo in Olanda. Alcuni temi (il contesto familiare, la Shoah, il valore di essere donna, il rapporto con Dio) gettano luce su tutta la sua esistenza, drammaticamente terminata ad Auschwitz. Lo stile di vita da lei praticato appare ancora oggi fecondo per percorrere strade di accoglienza dell’esistenza personale, dei rapporti sociali e di interpretazione della storia.
VITA DELLA CHIESA – DOCUMENTO
DIO TRINITÀ, UNITÀ DEGLI UOMINI. IL MONOTEISMO CRISTIANO CONTRO LA VIOLENZA
Commissione Teologica Internazionale
Nel quinquennio 2009-14 la Commissione Teologica Internazionale ha condotto uno studio circa alcuni aspetti del discorso cristiano su Dio, confrontandosi in particolare con la tesi secondo la quale esisterebbe un rapporto necessario fra monoteismo e violenza. Nei 5 capitoli del documento vengono esaminati: il tema del monoteismo religioso secondo gli orientamenti dell’odierna filosofia politica; le «pagine difficili» della fede biblica; il mistero pasquale di Gesù; le implicazioni filosofiche del pensiero di Dio; e l’impegno della testimonianza ecclesiale per la riconciliazione degli uomini con Dio e fra di loro. Il testo mostra che la rivelazione cristiana purifica la religione da ogni tendenza a un potere e a una violenza mondani, nel momento stesso in cui le restituisce il suo significato fondamentale per l’esperienza umana del senso.
NOTE E COMMENTI
MALINCONIA, NOIA, SOLITUDINE
Giandomenico Mucci S.I.
La nota delinea innanzitutto la concezione che della malinconia, della noia e della solitudine ebbe Romano Guardini e poi la applica al caso del suicidio di un ragazzino romano che ha lasciato tutti sgomenti e che ha riproposto il problema dell’educazione nella famiglia e nella scuola. Occorre presentare ai giovani mete desiderabili e figure positive di riferimento. Si deve promuovere la condivisione del compito educativo tra genitori e professori, la «genitorialità compartecipata».
ARTE MUSICA SPETTACOLO
«LAS ACACIAS», UN FILM DI PABLO GIORGELLI
Virgilio Fantuzzi S.I.
Vincitore di numerosi premi in diversi Festival internazionali, giunge sugli schermi italiani Las Acacias, lungometraggio di esordio di un giovane regista argentino, Pablo Giorgelli, che narra una storia minima, piena di sfumature aderenti alla situazione di gente semplice, che vive ai piedi della scala sociale e cela la ricchezza della propria realtà interiore sotto una scorza ruvida e il riserbo suggerito da una naturale timidezza. Il cognome del regista lascia intuire l’origine italiana della sua famiglia e rende plausibile il riferimento a un cinema attento a ciò che si nasconde, o si manifesta, nelle pieghe più riposte della condizione umana, come fu il cinema italiano del dopoguerra, da Rossellini a De Sica, da Zavattini al primo Fellini.
RECENSIONI
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
Ascione A. 228 - Cremascoli C. 226 - Guasco A. 236 - Illibato A. 237 - Lariccia M. 235 - Lariccia R. 235 - Lunardini V. 226 - Mazzei F. 231 - Scavo N. 224 - Sellier Ph. 233 - Vita Romeo M. 233 - Zuccaro C. 230