Il Papa eretico? Ma è 'cristiano' chi lo dice?
Papa Francesco eretico???
di: Maria de falco Marotta
Ma è mai possibile che grandi cervelloni (pare siano più di una settantina tra teologi e uomini di cultura) non hanno altro da fare che criticare il beneamato Papa Francesco per alcune sue “aperture” verso i divorziati, separati e protestanti? E poi- figuriamoci- un papa cattolico mostra simpatia per Martin Lutero? Mai e poi mai, quell’infame che lottò contro la vergognosa corruzione della gerarchia del suo tempo! Non doveva neanche essere nominato dal Papa, per me super bomba, altro che di acqua! E’ in buona compagnia, cioè di papa Wojtyla, cui gliene attribuirono ben 101 di eresie. Giovanni Paolo II, per le sue affermazioni in linea con il Concilio Ecumenico Vaticano II, in materia di ecumenismo, libertà religiosa e dialogo con le altre religioni, venne ripetutamente attaccato mentre era in vita. E dopo la sua morte c'è chi, nell'area più estrema del tradizionalismo rappresentata dal sedevacantismo (cioè da coloro che ritengono non esservi più un vero Papa sulla cattedra di Pietro da Pio XII in poi), è arrivato ad attribuirgli ben 101 “eresie”, utilizzando, per contestarlo, citazioni estratte dai documenti dei Papi del passato, come quella sull'ecumenismo, cioè sui fratelli separati, che vengono appunto definiti fratelli e non più «figli del diavolo», la possibilità di definire “cristiani” anche i non cattolici, la salvezza possibile anche al di fuori dei confini visibili della Chiesa, o tuttora la salvezza dei bambini morti senza il battesimo, la possibilità del martirio cristiano lontani dalla Chiesa cattolica, la dichiarazione degli ebrei come «nostri fratelli», la libertà di coscienza come diritto umano, il diritto alla libertà di professare la propria fede per i non cattolici... Il tutto munito di note che indicano dove e quando Giovanni Paolo II ha fatto certe affermazioni, e dove e quando i Papi del passato avevano affermato il contrario. Torniamo agli autori del testo contro Papa Francesco. Si tratta, con ogni probabilità, di un primo passo verso quella “correzione formale” della quale ha parlato con frequenza il cardinale americano Raymond Leo Burke, uno dei quattro firmatari dei “dubiaˮ su Amoris laetitia presentati a Bergoglio. Il documento e l'elenco dei suoi sostenitori è online in un sito tradotto in sei lingue: le 7 eresie formulate in latino sono accompagnate da altri materiali. La firma più di rilievo, e per certi versi più prossima al mondo vaticano, tra quelle rese note in calce al documento, è quella del banchiere piacentino Ettore Gotti Tedeschi, già presidente dell'Istituto per le Opere di Religione (IOR), destituito nel 2012(!!!). Ci sono poi firme di sacerdoti, studiosi, giornalisti e blogger originari di 20 diverse nazioni, direttamente riconducibili al mondo lefebvriano, del tradizionalismo e della destra cattolica. Non dimentichiamo che parliamo di frange estremiste e marginali, che oggi si fanno conoscere sfruttando le potenzialità di Internet ma non hanno reale consistenza presso il popolo cristiano. E ci mancherebbe! (Cfr: tutti i quotidiani italiani ed internazionali, oltre a vari Siti online).