NON BISOGNA OFFENDERE I MUSULMANI CITANDO GESU’. MA ALLORA VA CAMBIATO ANCHE IL CALENDARIO. BASTA 2008 dopo Cristo! SIAMO NEL 1430. ANNOTARE. POI IL RESTO

Anche quest'anno il principio che sta prendendo piede è uno solo: non offendere. Gesù Bambino nei presepi? Meglio toglierlo, anzi, meglio sostituirlo con un'icona del martire Che Guevara. La parola Gesù nelle canzoncine di Natale? Sostituirla con il termine «virtù». Non è proprio la stessa cosa ma più consono all'ipocrita clima politically correct. E nella recita di fine anno la Natività si può rimpiazzare con la storia di Cappuccetto Rosso o di Maometto e delle sue 4 mogli. Il Natale ormai, grazie ai politeisti che amano tutte le religioni fuorché quella cristiana, rischia di diventare davvero una festa sui generis. Il motivo? Ovvio, per non offendere i musulmani e non creare differenze tra i bambini cattolici e quelli di altre religioni. Un conto è la tolleranza ed il rispetto per tutte le confessioni, altro è la cancellazione di ogni riferimento alle nostre radici cristiane. Di questo passo si andrà verso una deriva nichilista che peserà sul futuro e sull’identità del popolo italiano. Stiamo andando verso una ghettizzazione e una marginalizzazione dei cattolici veramente insopportabile. Ed è ora di dire basta anche a chi con il pretesto della (falsa) laicità sta tentando di distruggere la civiltà cristiana.

Gianni Toffali

Nostra nota

Accompagnamo il commento di Gianni Toffali con la nostra proposta di cambiare il calendario. Se bisogna far sparire Gesù e il resto per non offendere i musulmani bisogna essere conseguenti. La prima cosa da fare è cambiare il calendario perché usarne uno la cui origine è convenzionalmente fissata nella nascita appunto di Gesù non può non costituire un’offesa permanente per loro. Non siamo quindi nel 2008 ma nel 1430. Infatti basta usare una semplice formula per il calcolo del muovo calendario. Al nostro 2008 dobbiamo togliere 622, inizio dell’Egira, e cioè 1386, e poi aggiungere il rapporto tra 1386 e 32 ossia 43,31. Diventa, come dicono, il 1430.

Poi ci sarà da vedere il resto, le varie feste cristiane, quella del Patrono compresa – offensiva al massimo per i musulmani -, le campane da zittire, le chiese da sconsacrare per trasformarle in Musei dove possano andare anche loro, eccetera. Per non parlare poi delle proibizioni che dovranno essere introdotte, per gli alcolici, per le minigonne, per i capelli delle donne al vento, delle nuove regole per il Ramadan e via dicendo. Poco alla volta. (ndr)

Gianni Toffali e ndr
Fatti dello Spirito