Colluttazione con gli agenti, ucraino e sondriese arrestati

lesioni giudicate guaribili con prognosi di sette giorni l’uno ed otto giorni l’altro

 “Arresto di due cittadini di nazionalità ucraina e italiana per i reati di violenza, resistenza oltraggio e lesioni a P.U. per resistenza e violenza a P.U., tentata rapina, rifiuto di indicazioni della propria identità personale e danneggiamento”. 
Nella serata del 29 dicembre u.s, alle ore 23.20 circa, personale della Squadra Volante della Questura di Sondrio interveniva in una strada del capoluogo cittadino ove era stata segnalata una violenta lite tra due persone.
Gli operatori giunti sul posto riscontravano la presenza sul pianerottolo del terzo piano di due ragazzi che stavano discutendo molto vivacemente.
Gli Agenti tentavano di calmare i due giovani, ma immediatamente  questi assumevano un atteggiamento molto aggressivo ed offensivo, ingaggiando nella circostanza una violenta colluttazione durata alcuni istanti, durante la quale uno dei  due giovani tentava di sottrarre dalla fondina l’arma di ordinanza di uno degli operatori.
I due soggetti  venivano successivamente identificati in K.Y., nato 21.01.1997 in Ucraina, residente in Sondrio con precedenti di polizia in materia di stupefacenti e P. A., nato il 01.07.1996 a Sondrio ed ivi, con precedenti in materia di stupefacenti.
Alla luce di quanto accaduto, alle ore 01.50 odierne venivano tratti in arresto rispettivamente per: K. Y. per i reati di violenza, resistenza oltraggio e lesioni a P.U.; il P.A. per gli stessi reati, per tentata rapina in quanto, durante la colluttazione, cercava di sottrarre la pistola di ordinanza ad un operatore, rifiuto di indicazioni della propria identità personale e danneggiamento, in quanto associato presso la locale camera di sicurezza della Questura procurava grave danneggiamento del locale e successivamente associati presso la locale Casa Circondariale.
A seguito della colluttazione gli operatori riportavano lesioni giudicate guaribili con prognosi di sette giorni l’uno ed otto giorni l’altro.

Sondrio, 31 dicembre 2020

Giustizia