IL PICCOLO ONOFRI E LA PENA DI MORTE

E’ un orrore che si possa rapire un bambino e ucciderlo così. La vita è sempre sacra e la vita dei bambini rappresenta tutta la vita del mondo, è una violenza inaccettabile, è una barbarie. Per questo il dolore dei familiari è accompagnato da quello di tante persone comuni, uomini e donne di tutto il paese e anche dalla solidarietà anche di tanti della Comunità di Sant’Egidio.

Ma abbiamo visto le scritte negli stadi. Abbiamo sentito le parole di chi chiede la pena di morte, e di esponenti politici che in piena campagna elettorale la chiedono in nome del paese.

Vogliamo ricordare a tutti che nessuna morte, inflitta dallo stato, restituisce mai la vita. Al contrario conferma e fa crescere una cultura di morte. Il dolore, l’orrore, non possono esser una occasione perché chi compie il crimine più efferato ottenga anche l’effetto, terribile, di farci diventare come lui. L’Italia è il paese in Europa che più di ogni altro si è speso perché questa barbarie sparisca dai codici penali del mondo intero, ed è un grande onore fare parte di questo paese anche per questo.

Chiediamo a tutti responsabilità, nelle parole, nel non incoraggiare gli istinti peggiori del paese, che ci fanno essere tutti peggiori. Non c’è mai giustizia senza vita. Occorre ricordarlo tutti, cominciando da chi ha più responsabilità e da chi ha un ruolo pubblico.

Comunità di Sant’Egidio ( www.santegidio.org )

- Pubblichiamoa parte un commento a questo intervento ndr)

Comunità Sant’Egidio
Giustizia