Frode informatica e appello della Polizia

Nella giornata di ieri 12 giugno una  donna, residente in provincia, ha denunciato presso gli Uffici della Questura di Sondrio un episodio di frode informatica che la vedeva come parte offesa. 
La denunciante ha dichiarato di aver stipulato nel mese  di maggio un contratto di acquisto di un’autovettura usata presso una nota concessionaria valtellinese.
A seguito di accordi con il venditore, avvenuti tramite email, ha effettuato un bonifico di euro 1.000,00 a titolo di caparra; successivamente, dopo aver ricevuto un’ulteriore comunicazione proveniente da un indirizzo di posta apparentemente molto simile a quello del venditore, procedeva a saldare il pagamento effettuando un secondo bonifico di euro 40.000, 00.
Solo nei giorni scorsi la signora si accorgeva di esser stata vittima della frode informatica in quanto, contattato il venditore per ultimare le operazioni di ritiro dell’autovettura, apprendeva che lo stesso aveva ricevuto la sola distinta del pagamento e non anche l’ importo di euro 40.000,00 pattuito.
Verosimilmente dai primi accertamenti è emerso che i truffatori avrebbero  avuto accesso alla casella di posta elettronica della malcapitata e avrebbero cambiato l’IBAN di pagamento della concessionaria, indicandone un altro con un’email molto simile a quella utilizzata dal venditore di auto.
La Polizia di Stato esorta i cittadini a prestare massima attenzione alle operazioni di compra-vendita on-line e di utilizzare software e browser completi ed aggiornati in quanto il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico.

Sondrio, 13 giugno 2020

Giustizia