IL CASO DEL CAPOGRUPPO DS NEL CONSIGLIO REGIONALE CALABRESE

Prima diavolo, in galera. Poi angelo, fuori - Delle due l’una

Prima diavolo, in galera. Poi angelo, fuori

Un caso giudiziario che dovrebbe riguardare il Consiglio Superiore della Magistratura come vedremo dopo aver illustrato i fatti. Due settimane or sono il capogruppo DS nel consiglio regionale calabrese Franco Pacenza, a Villasimius in Sardegna per le vacanze, viene arrestato dalla Guardia di Finanza di Cosenza con l’accusa di truffa, con altri, all’Europ.a. In base a quanto apparso sulla stampa ci sarebbe stato un versamento di sei milioni e mezzo di contributi dal Fers - fondo europeo per lo sviluppo regionale - per due aziende che avrebbero dovuto sorgere a Corigliano Calabro, di due società che avrebbero dovuto produrre sensori per i contatori del gas, e oggetti di cancelleria. Avrebbero in quanto, firmati i contratti gli operai non hanno mai lavorato un giorno.

In galera come un delinquente per sei giorni e poi in casa agli arresti domiciliari.

Clamoroso: dalle stalle alle stelle. Passano due settimane, meno un giorno e si riunisce il Tribunale della libertà di Cosenza, Presidente Adalgisa Rinaldo, che la pensa in maniera diametralmente opposta annullando per assoluta mancanza di indizi la custodia cautelare decisa dal GIP Giuseppe Greco e ridando la libertà all’uomo politico.

Delle due l’una

Di solito si dice che la moneta ha due facce e delle due l’una, o testa o croce. Nel nostro caso però non c’è nulla da estrarre a sorte. C’è invece da guardarci bene dentro, e lo facciano in fretta CSM e Guardasigilli.

Come fa, pensa l’uomo della strada, la Magistratura a ritenere per un verso che ci siano reati tanto gravi da far finire in carcere l’accusato, e per l’altro che invece manchino assolutamente non solo le prove ma addirittura gli indizi?

Uno dei due ha preso una cantonata. Chiunque sia dei due sarebbe bene al minimo fare come si fa per la patente, ossia togliergli un bel po’ di punti,. E magari di stipendio.

Al di là della battuta massima trasparenza in ogni caso, anche per non far pensare che, in un senso o nell’altro, ci sia stato lo zampino della politica. Non lo crediamo ma meglio sgombrare il campo anche da semplici dubbi.

Luca Alessandrini

Luca AlessandrinI
Giustizia