RIFORMA DELLA SCUOLA: PER IL MOIGE "UN OTTIMO AVVIO"

Non ci sono più dubbi, il nuovo anno scolastico comincerà con molte novità. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato un decreto legge in cui si specificano le misure che entreranno in vigore subito. Tre le novità fondamentali per quest'anno. La prima è l'introduzione dell'insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione" fin dall'asilo e per tutto il primo e secondo ciclo di istruzione. Si tratta, in sostanza, delle vecchia 'educazione civica' alla quale però sono stati aggiunte alcune tematiche nuove, in line con i tempi. Gli insegnanti di questa materia, che saranno gli stessi che si occupano delle materie storiche e sociali, dovranno anche tenere lezioni sull'educazione alla salute e sulla sicurezza stradale. Torna poi, come largamente annunciato, il voto in condotta espresso in decimi. Un voto che concorrerà alla valutazione finale e dunque peserà su promozione o bocciatura. Il Ministro Gelmini ha specificato anche che per chi avrà un 5 in condotta scatterà la bocciatura. C'è poi anche il ritorno, nel primo ciclo, al voto espresso in decimi, che andrà ad affiancare il 'giudizio'. Non più dunque 'buono', 'distinto' o 'sufficienté ma veri e propri voti numerici sulle pagelle, sia quelle di metà anno che quelle finali. Nello stesso decreto sono anche specificate alcune novità che entreranno in vigore dal prossimo anno. La più incisiva riguarda le scuole elementari, dove l'insegnamento non sarà più affidato ad un pool di tre maestri divisi secondo aree didattiche; si torna al vecchio 'maestro unico'. Un solo docente seguirà i bambini in tutte le materie e sarà il loro punto di riferimento. Un fatto positivo sicuramente, mentre lascia qualche perplessità la riduzione dell'orario settimanale che da 30 ore passerebbe a 24. Infine, sempre dal prossimo anno, gli editori dovranno impegnarsi a garantire la durata del libro di testo per almeno 5 anni; in questo lasso di tempo sarà ammessa solo la pubblicazione e vendita separata di dispense di aggiornamento. Il libro però rimarrà lo stesso e non potrà cambiare; di certo un passo in avanti nella lotta contro l'ormai vecchio e pesante problema del caro libri. Confermiamo che, a nostro giudizio, questo è un ottimo avvio. Il voto in condotta, ad esempio, funzionerà certamente da deterrente del fenomeno bullismo, che in questi ultimi anni era divenuto un vero e proprio problema. Certo, auspichiamo un maggiore coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica dei figli, perché riteniamo sia necessaria una forte alleanza tra scuola e famiglia. Questo perché le regole si dettano, principalmente, in casa, e se si vuole che vengano percepite come valide e dunque rispettate è necessario che scuola e famiglia parlino lo stesso linguaggio e non diano messaggi discordanti.

Moige

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