IL COMUNE DI SONDRIO DICE NO AL TELERISCALDAMENTO. PERSI 8 MILIONI DI EURO BOCCIATO UN PROGETTO CHE AVEVA OTTENUTO IL PRIMO POSTO IN LOMBARDIA

Un comunicato dalla Provincia:

(9 ottobre). Al tavolo tecnico regionale convocato ieri a Milano, a cui avrebbe dovuto partecipare il Comune di Sondrio, né il sindaco né il suo assessore sono intervenuti a illustrare le motivazioni della mancata adesione al progetto 'Sondrio Calore Pulito', comunemente noto come teleriscaldamento. Hanno demandato a una nota fatta pervenire al presidente della Regione Roberto Formigoni dal sindaco Alcide Molteni, evitando un opportuno confronto tecnico con coloro i quali, funzionari ed esperti regionali, hanno analizzato il progetto in questi mesi. L'assessore Massimo Sertori, presente alla riunione in rappresentanza della Provincia, ha stigmatizzato, nel suo intervento, il comportamento del Comune, sottolineando la genericità e la superficialità di osservazioni errate sotto il profilo tecnico. Anche gli esperti regionali hanno peraltro evidenziato la non pertinenza delle osservazioni riportate nella delibera consiliare e in base alle quali il Comune ha dato parere negativo al progetto di teleriscaldamento. In conclusione, quindi, l'assessore Sertori ha ufficialmente affermato che, alla luce del voto negativo del Comune, la Provincia si adeguerà alla volontà del consiglio comunale, nonostante creda fortemente nella bontà del progetto. Va ricordato che l'Amministrazione Provinciale aveva fatto proprio il piano e l'aveva migliorato per partecipare al bando regionale, conseguendo il risultato di vederlo al primo posto e assegnatario di un finanziamento europeo di 8 milioni di euro. "A fronte di motivazioni tecniche inconsistenti è evidente che la decisione del sindaco Molteni è politica e contro l'interesse pubblico - sottolinea Sertori -. I sondriesi avranno più inquinamento, costi per il riscaldamento più elevati e gli Enti Pubblici pagheranno il rinnovamento delle caldaie e gli allacciamenti fino a 10 volte di più di quanto non sarebbe stato con il teleriscaldamento. Con l'attivazione di questo sistema, infatti, ciascun condominio o Ente Pubblico avrebbe dovuto semplicemente allacciarsi alla rete pagando un costo medio di 5mila euro. Ora, invece, sarà necessario adeguarsi cambiando la caldaia e spendendo dai 70 agli 80mila euro. Rimane totalmente incomprensibile come questo sistema di calore pulito sia ritenuto conveniente e poco inquinante dalla Giunta di centrosinistra di Morbegno e demonizzato dalla Giunta di centrosinistra di Sondrio. Va ricordato oltretutto - conclude l'assessore - che Morbegno ha concesso l'autorizzazione a realizzare il progetto ad una società privata, mentre invece a Sondrio il pubblico avrebbe avuto un ruolo determinante".

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