CONSUMMATUM EST. IL NOSTRO VESCOVO MAGGIOLINI RIPOSA IN PACE. IL TESTAMENTO SPIRITUALE

Alle 22.13 di martedì 11 novembre, presso l'Ospedale Valduce di Como, è tornato alla casa del Padre il Vescovo Emerito della diocesi di Como monsignor Alessandro Maggiolini

Ricoverato da poco più di un mese presso la struttura ospedaliera, le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate oggi. Solo nell'ultima ora di vita monsignor Maggiolini è stato più sereno, dopo una giornata di profonda sofferenza che Egli ha offerto per la Chiesa che ha amato e servito per oltre 53 anni. Nonostante le precarie condizioni di salute, il Vescovo è rimasto cosciente per tutto il giorno. Anche nell'ultima ora ha recitato il Santo Rosario insieme a suo fratello, a sua cognata, alle due consacrate che lo hanno seguito in questi anni e ad alcuni sacerdoti.

Per tutto il giorno, inoltre, molti sacerdoti si sono recati in visita a monsignor Maggiolini, assicurando le loro preghiere.

Mercoledì 12 è stata poi allestita la camera ardente presso la Cattedrale, ove è accorsa la sua gente per rivolgere il proprio saluto con la preghiera di suffragio al Vescovo Emerito.

Chi era

Milanese, è nato a Bareggio il 15 luglio 1931, monsignor Alessandro Maggiolini fu ordinato sacerdote il 26 giugno 1955.

Docente di Filosofia nei seminari ambrosiani e di introduzione alla Teologia all'Università Cattolica. Assistente diocesano degli universitari cattolici. Vicario episcopale per le università di Milano. Assistente diocesano dei Giuristi cattolici, direttore di una Rivista culturale del mondo cattolico italiano. Eletto Vescovo di Carpi il 7 aprile 1983 e consacrato il 29 maggio 1983.

Trasferito alla diocesi di Como il 31 gennaio 1989. Entrato solennemente il 19 marzo 1989, Domenica delle Palme. Membro della Commissione episcopale per la Dottrina delle fede e la catechesi. Membro della Commissione episcopale italiana per la cultura e la scuola. Unico Vescovo italiano nel Comitato di redazione del Catechismo della Chiesa cattolica.

Nel luglio del 2006 presentò le dimissioni dall'incarico episcopale per raggiunti limiti di età. La nomina del suo successore è datata 2 dicembre 2006.

Domenica 14 gennaio 2007 monsignor Maggiolini celebrò la Santa Messa di saluto alla diocesi di Como.

Il Testamento spirituale

Mons. Alessandro Maggiolini, Vescovo già di Como - Testamento spirituale

Signore Gesù, Tu conosci i sentimenti contrastanti che ho sempre avuto nei riguardi del mio morire. La paura della sofferenza che accompagna la fine/inizio della vita: il non possedere più nulla da offrire se non me stesso; e, a un tempo l'espormi al tuo giudizio di verità. Ho cercato di essere sincero con Te. Mi affido a Te, Giudice Crocifisso e Risorto per amore. Confido nella Tua misericordia e, di contro, esprimo il desiderio di guardarti negli occhi, lasciandomi amare senza resistenze; e la nostalgia di incontrarmi con i miei cari e di sentirmi perdonato anche da loro: fino, talvolta, a invocare di morire. Mi consegno nelle Tue mani; affondo nel mistero del Tuo cuore. Si compia ciò che hai deciso per il mio bene. Aiutami.

Professo la fede cattolica insegnata, ricevuta e vissuta nella Chiesa: ogni affermazione e ogni esperienza, senza sgarri e senza attenuazione. Ho anche sofferto per la componente umana della Tua Chiesa. Ma Ella, nel suo essere sacramento del Tuo mistero, è mia Madre. L'accolgo trepidante perché mi si porga come lo spazio della Tua Presenza, la Santa mediazione della salvezza che mi offri, la comunione dei tuoi discepoli miei fratelli: a cominciare dal Papa per il quale ho offerto e offro la mia vita; coloro che mi hanno preceduto presso di Te; coloro che hanno percorso un tratto del cammino della vita con me. Quanta gratitudine per la paternità che Cardinal Colombo e lo zio Mons. Carlo Maggiolini hanno sempre avuto nei miei confronti.

Lo Spirito mi animi e mi trasformi in Te a gloria del Padre.

Ti ringrazio, Signore, dei doni che mi hai elargito. Immisurabili. A cominciare dalla mia famiglia povera e attraversata spesso dal dolore, ma sempre in comunione con Te. Particolarmente il papà che quasi non ho conosciuto e il fratello morto ventitreenne, invocando la tua visita. Per giungere al Seminario, dove sono stato educato e dove ho prestato - volentieri - la mia opera di insegnamento. E poi all'Università Cattolica e al Collegio Marianum, dove sono stato accolto e ho trovato un entusiasmo immeritato e generoso.

Signore, quanta gratitudine devo esprimerti per le persone che mi hai messo accanto. Riconoscenza devo a Te per il sacerdozio. Meno per l'Episcopato, che però, ho accettato con disponibilità per servire la tua Chiesa, e che mi ha gettato in una sofferenza talvolta straziante: l'Episcopato con il quale mi sono riconciliato, con il passare del tempo, e che ho vissuto con amore. Grazie anche di questa paternità. Ho amato incessantemente, a volte con fatica, ma con affetto sincero e sempre più grande la Chiesa di Carpi e Como.

Ti ringrazio perché mi hai chiesto di esercitare il ministero della tua riconciliazione: ivi ho incontrato fratelli e sorelle, peccatori come me, eppur protesi a chiedere il perdono e a promettere la vita nuova in te. Per me il confessionale si è rivelato momento di grazia e di gioia: anche quando perdonavo e consolavo a nome tuo e del tuo Spirito.

Vengo a Te recando il ricordo dei miei cari, dei miei maestri, dei miei studenti, dei sacerdoti, dei seminaristi, delle persone consacrate e dei fedeli laici della Diocesi di Carpi e della Diocesi di Como ( di Sondrio e di Varese ).

Ti raccomando particolarmente mia cugina Marcellina, Bettina e Tina Franchi; poi Franca, Carlina, Don Aurelio e Bruno. Ho voluto loro un bene grande; tra i preti che mi sono stati più vicini, ti raccomando Mons. Bedetti, don Enrico Malinverno, Don Carlo Calori, Mons. Ruffini, Don Bataloni, Don Isidoro Malinverno e altri che tu conosci.

Non riesco a immaginarmi solo a presiedere i credenti che mi hai affidato. E che porto in cuore davanti a Te. Salvali tutti. Portali alla santità.

Mi affido a coloro che mi sono stati e mi sono vicini perché mi aiutino con il suffragio ad arrivare a Te nella beatitudine senza limiti e senza fine. Soprattutto alla gente fedele e semplice che ho amato, amato, amato.

Chiedo perdono a chi ho offeso e procurato dolore. Da parte mia non vedo chi devo perdonare.

Ringrazio il dott. Angelo Beretta, i medici, gli infermieri e tutto il personale dell'Ospedale Valduce, insieme alle care suore per l'affetto e la professionalità con cui mi hanno sempre curato e accompagnato in questi anni.

Se sarà possibile, domando di essere sepolto in Cattedrale, accanto all'altare dell' Assunta, Virgo Potens, ( tomba terranea e sarcofago semplice), a mie spese, se necessario.

Iscrizione sul sarcofago:

Alexander Maggiolini Ep.

15-07-1931 - 11-11-2008

Ne mors dissociet

quos sociavit amor.

Alessandro Maggiolini, Vescovo

Como, 24 novembre 2005 - Aggiornato a Como, 9 novembre 2008

Fatti dello Spirito