VEDIAMO QUALI SONO LE LINEE GUIDA PER L'UNIVERSITÀ. SE NE DISCUTE MA LE SI CONOSCONO?

Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Mariastella Gelmini, ha presentato al Consiglio dei Ministri del 6 novembre 2008 le linee guida per l'Università, che deve saper cogliere la richiesta di rinnovarsi, rendersi trasparente nella condotta e nei risultati, dimostrare di saper progettare un futuro ambizioso. Se da una parte il Ministero deve accreditare, valutare, incentivare e garantire il rispetto degli standard qualitativi, dall'altra gli atenei devono assicurare educazione di qualità, ricerca di alto livello, gestione efficiente delle risorse, contributo efficace allo sviluppo economico e tecnologico del Paese. Ecco alcune delle azioni prioritarie. 1) Per l'offerta formativa: - ridurre gli insegnamenti e i corsi di studio, proliferati senza alcuna motivazione scientifica; - combattere la dispersione degli studenti; - incentivare in particolare i corsi di laurea specialistica con insegnamenti in lingua straniera, anche in partenariato con istituzioni estere; - avviare le procedure di accreditamento dei corsi e delle sedi sulla base della qualità e della sostenibilità. 2) Per il merito e alla valutazione: - predisporre un modello di valutazione delle strutture di ricerca, che prenda in considerazione l'attività scientifica di ogni dipartimento nel suo insieme e consenta un'allocazione delle risorse su base qualitativa; - attribuire ai risultati di tale valutazione un peso significativo nell'attribuzione delle risorse e nell'allocazione delle borse di dottorato e di nuovi posti da ricercatore; 3) per il reclutamento e lo stato giuridico dei docenti: - dare priorità ad un meccanismo di reclutamento dei giovani ricercatori ispirato ai principi della "Carta europea dei ricercatori", e basato sulla valutazione del merito; - incentivare l'internazionalizzazione del corpo docente. 4) Per i dottorati di ricerca: - riorganizzarli attraverso il rafforzamento di scuole dottorali dotate di elevati livelli di qualità e produttività scientifica; - predisporre modalità di ammissione in linea con la prassi internazionale; - facilitare lo sviluppo di progetti di ricerca di altissima qualità, selezionati secondo i più avanzati standard internazionali.

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