IN LOMBARDIA "PACCHETTO DIRITTI ANIMALI". UNA SERIE DI NO. POSITIVA UNANIMITA'
Con un unico emendamento approvato all'unanimità, proposto dalla LAV e presentato in Aula dalla Consigliera Monica Rizzi (Lega Nord), in Lombardia saranno vietati (dal giorno successivo la pubblicazione del provvedimento su Bollettino Ufficiale) l'esposizione di tutti gli animali d'affezione nelle vetrine e all'esterno degli esercizi commerciali e la vendita di animali a minorenni; inoltre è fatto obbligo ai Servizi Veterinari ASL di sterilizzare i cani direttamente presso i canili sanitari prima del trasferimento ai canili rifugio (con ingenti risparmi di denaro per le associazioni che si occupano di gestire queste strutture).
Altra modifica che cambierà radicalmente la gestione del "randagismo" in Lombardia è la definitiva esclusione di imprenditori privati come possibili soggetti gestori di canili: molte di queste strutture gestite appunto da alcuni privati senza scrupoli, sono state in passato oggetto di attenzione dell'autorità giudiziaria per le discutibili modalità con cui svolgevano il servizio di ricovero degli animali, con anche forti indisponibilità nel promuovere le adozioni dei cani.
"Si tratta di un cambiamento epocale che porterà molteplici benefici agli animali in primis, ma anche alle istituzioni locali e alla collettività lombarda - dichiara Simone Pavesi, Coordinatore LAV Lombardia -; la Lombardia sarà esempio per le altre regioni e per le imminenti modifiche della legislazione nazionale".
"La LAV ringrazia la Consigliera Monica Rizzi (Lega Nord) - prosegue Pavesi - per essersi fatta promotrice in Consiglio Regionale di queste importanti modifiche e tutti i Consiglieri che hanno votato a favore del provvedimento, in particolare Carlo Monguzzi (Verdi), Sara Valmaggi e Maria Grazia Fabrizio (PD) per avere presentato analoghi emendamenti e il consigliere Stefano Zamponi (IDV) per la proposta di un ulteriore emendamento per favorire l'accessibilità degli animali d'affezione in luoghi pubblici (proposta che, condivisa nel merito dalla maggioranza, sarà oggetto di un prossimo progetto di legge)".
Unico rammarico del provvedimento approvato ieri, è la modifica alla legge regionale 20/2002 "Contenimento della nutria", che autorizza l'abbattimento diretto di questi animali escludendo metodi ecologici (contravvenendo alla normativa nazionale), con il rischio che per tutto l'anno, nei campi della Lombardia, i cacciatori possano aggirarsi armati di fucile per sterminare le nutrie.
LAV Lombardia